Quei cattolici che stanno con Grillo

Sondaggio Ipsos: in ascesa gli elettori che vanno in parrocchia e a messa e votano il Movimento 5 Stelle.

05/03/2013
Un articolo del new York Times dedicato a Beppe Grillo e al suo movimento.
Un articolo del new York Times dedicato a Beppe Grillo e al suo movimento.

Anche i cattolici sono sempre più attratti dal Movimento Cinque Stelle. È quanto emerge da un'indagine Ipsos che ha mappato il voto dei cattolici recatisi alle urne il 24-25 febbraio.
È sospendente notare come ai grillini sia andato il 19,9% dei consensi di chi dice di frequentare la messa ogni domenica. Pdl e Pd sono i primi partiti col 24% dei voti; ma la formazione di Bersani fa registrare un calo di dieci punti rispetto a dicembre 2012, mentre l'emorragia che ha colpito il partito di Berlusconi e' più lenta ma costante nel tempo se si considera che dal settembre 2011 ha perso l'11% dei voti dei praticanti.
Ed è impressionante la progressione di Grillo tra l’elettorato cattolico: a settembre del 2010 raccoglieva solo il 2,3% dei consensi, valore salito al 10% a dicembre del 2012 e poi raddoppiato, appunto il 19.9%, al momento delle consultazioni.
Tutto sommato, rispetto al risultato generale, va bene per Scelta Civica di Monti che racimola l'11,8% dei voti dei cattolici 'assidui'. Udc e Fli rimangono invece al palo: solo il 3,3%, qui il travaso di preferenze verso la lista del premier è stato evidente.

Nel complesso le formazioni di centrodestra raccolgono il 34,5%, quelle di centro sinistra il 26,8%, il centro il 15,1%. È comunque preoccupante come quasi il 30% di chi contattato da Ipsos abbia deciso di non andare al seggio elettorale, e questo perché, evidentemente, non c'era alcuna lista in grado di rappresentarlo.

C'è da aggiungere che se sommiamo i cattolici impegnati, ovvero coloro che partecipano in modo assiduo alla vita delle parrocchie, e gli assidui, ovvero chi va tutte le settimane a messa, si arriva a una consistente fetta dell'elettorato di tutti i partiti.

E per la precisione al 29% di chi si è espresso a favore del Pd, al 35% di chi ha dato la propria preferenza a Berlusconi. Si piazza bene il Movimento Cinque Stelle col 25%. Ma la 'palma d'oro' va a Monti, che raccoglie il 44%.

Il politologo Alberto Gambino, professore di diritto Civile all'Università Europea di Roma, aggiunge che "oramai i cattolici votano come tutti gli altri segmenti di elettori". E visto che la campagna elettorale, aggiungiamo noi, è stata caratterizzata per nulla dai temi etici e principalmente da quelli economici, evidentemente queste sono le priorità anche per i cattolici.

Gambino rimarca il fatto che "i cattolici che sono andati alle urne hanno individuato in Grillo una possibilità per uscire dallo stallo della politica. E Grillo se davvero vuole essere un elemento di novità deve rispondere alle richieste di confrontarsi sui programmi che arrivano dai partiti", soprattutto dal centrosinistra, formazione di maggioranza alla Camera.

Alessandro Guarasci
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Postato da ci volete marchiare il 07/03/2013 12:37

grillo come monti vogliono lßeuropa nei nostri cervvelli e renderci schiavi del denaro ancor piu di quanto non siamo...la chiesa li appoggia entrambi ,anzi e loro mandante nella missione di consegnarci al diavolo...ma non ci avrete tutti...solo quelli che vi temono, non coloro che temono solo il nostro Signore

Postato da Rodolfo Vialba il 07/03/2013 09:34

Qualche giorni fa, Gennaro Malgieri ha scritto su “Il Tempo” un articolo da titolo “Il voto cattolico senza più peso” sostenendo la tesi che le recenti elezioni dimostrano che “il voto cattolico è sparito semplicemente perché i cattolici impegnati in politica, a prescindere dai partiti di appartenenza, sono diventati pavidi, sottomessi alle logiche culturali nichiliste, al materialismo pratico che sta corrodendo le coscienze”. Credo che Malgieri abbia più di qualche ragione per sostenere simili affermazioni ma, ugualmente, credo che il tema non sia solo di interesse dei cosi detti “cattolici” impegnati in politica ma anche della Gerarchia Ecclesiastica a tutti i livelli compresi, e soprattutto, quelli più vicini alla gente, cioè nelle Parrocchie, realtà nelle quali sono presenti e tollerate tutte le scelte politiche possibili, prevalentemente di centrodestra, quasi che la Dottrina Sociale della Chiesa le legittimasse tutte o, peggio, che fosse una Dottrina non meritevole di attenzione e dunque non soggetto di riferimento pastorale e oggetto di insegnamento. Se non vi coscienza di questa drammatica realtà, come si può pensare che il mondo cattolico, ad esempio sui temi dei “valori non negoziabili”, possa incidere e determinare?

Postato da RT57 il 07/03/2013 02:46

Risulta chiaro che i Cattolici abbiano perso la bussola politica e sociale e certamente dimostrano la lontananza della dottrina sociale della chiesa. Sembra proprio che "la Chiesa ha perso ogni capacità di orientamento delle coscienze" come qualcuno ha scritti qui sotto. Votare Berlusconi con tutto quello che ha combinato a livello economico, sociale ed etico ( quasi fallimento dell'Italia, sfascio dello stato, uso ad personam dell'istituzioni, favoreggiamento delle cricche, corruzione, sudiciume morale, ecc) ha dell'incredibile se non del blasfemo. Del resto se lo stesso segretario di stato cardinal Bertone ha intrapreso iniziative per favorire la riunificazione dei moderati italiani sotto l'ombrello berlusconiano partecipando al compleanno di B.Vespa ( lo sciacallo delle disgrazie degli italiani ) non ci si può aspettare molto meglio dai singoli credenti. E' evidente che siamo al tempo del vitello d'oro del popolo di Israele: Mosè se ne era andato sul monte Sinai a dialogare con Dio mentre, il suo popolo, abbandonando ogni regola e rinnegando il patto con Dio, si è messo ad adorara una nuova divinità appunto il vitello d'oro. Soltanto il ritorno di Mosè con i 10 comandamenti rimise a posto il tutto. Ebbene tutti quei cattolici che per almeno un decennio al mattino invece di rivolgersi al signore si sono rassicurati di avere il caimano come loro capo hanno dimostrato il degrado della loro fede. Molti di essi votano anche per una questione di tornaconto personale di fatto mercificando il voto e rendendolo di scambio ! Credo che Don Sturzo, De Gasperi, La pira, Moro si rivoltino nella tomba nell'osservare che viene sistematicamente distrutto quello che hanno tenacemente e profeticamente costruito. Mi sembra che sia un fallimento collettivo e pertanto anche il voto massiccio a Grillo sia una forma di disperazione che mostra il proprio fallimento politico. Forse occorre una radicale testimonianza sociale in sintonia con i valori del vangelo e tanta preghiera e tanto intervento dello Spirito Santo. PS se lo stesso pontefice ha lasciato a causa del marciume che ha attorno a se ( lotte di potere di soldi e molto altro ) vuol dire che siamo messi molto male .. il Diavolo probabilmente ! Anche quello dentro a noi !

Postato da 2anthemis il 06/03/2013 19:31

Faccio parte di quel 44% degli elettori che si professano cattolici e che hanno votato la Lista Civica di Monti. Vedo bene anche la volontà di cambiamento del Movimento 5 Stelle, ma non l'ho votato perché non mi sembra ancora all'altezza di affrontare i problemi legati alla necessità di permanere legati all'Europa, alla globalizzazione, a limitare i danni del consumismo, della pubblicità volta a creare esigenze inutili, alle sfrenate concorrenza e competitività e ad orientare il lavoro per la produzione di ricchezza e non solo per soddisfare i consumi soprattutto quelli inutili. Certo, più difficile è affrontare i problemi della disoccupazione, della povertà e della emarginazione. Molti degli interventi che sono stati postati su questo articolo sono però tipici di persone, comprese quelle che formano l'apparato organizzativo del PD, che hanno fallito nel loro operato e che invece di riflettere sui propri errori, attribuiscono ad altri le cause della loro disfatta.

Postato da Nonnaisa il 06/03/2013 19:17

Capisco il voto di protesta, ma non come si possa condividere lo stile di un leader che non fa altro che insultare tutti, il manicheismo di chi divide il mondo (anche quello politico) in buoni e cattivi, dove tutto marcio è solo da una parte e il buono dall'altra... non è questa la politica che mi piace! Vorrei che si pensasse al bene del nostro paese, più che alle vendette personali.

Postato da martinporres il 06/03/2013 18:59

Dedicato atutti i cattolici che votano Grillo:" Nel programma elettorale del M5S, tra gli obiettivi politici sulla scuola, c’è quello di prevedere finanziamenti pubblici soltanto per le scuole statali, un obiettivo che, a cominciare da Bologna, potrebbe trovare presto applicazione. L'exploit 'grillino' ora spaventa anche in proiezione referendum sui fondi alle scuole paritarie di Bologna, in programma il 26 maggio. Il M5S, in un inedito asse con Sel e la sinistra radicale, appoggia infatti la consultazione, promossa dal comitato Articolo 33, che mira a cancellare il milione e più di euro che la giunta Merola ha confermato verso gli istituti privati." Cari cattolici, come sempre facciamoci del male

Postato da lettrice il 06/03/2013 16:19

Spero che possa esserci un confluire di idee riformiste all'interno del parlamento aldilà degli schieramenti politici e delle categorie sociologiche (essere cattolici o meno) per cambiare legge elettorale, e che il m5s non agisca solo per distruggere il presente, ma anche per costruire il futuro. Oggi Angelino" Alfantozzi" diceva che Bersani con il m5s porta l'Italia a sbattere... ma secondo lui dovrebbe andare con Berlusconi? Perchè?... forse gli Italiani così non andrebbero a sbattere ma a battere.

Postato da DOR1955 il 06/03/2013 16:17

Mi sembra di capire da alcuni commenti che il voto dei "cattolici" al M5stelle sia visto solo come voto di protesta e quello al centro-destra come un "mistero" (o quasi scandaloso), mentre non trovo traccia di "critica" verso i sedicenti cattolici che hanno votato Bersani o Monti. E allora, per non fare torto a nessuno, riprendo le domande espresse da Giorgio Traverso, e cioè sul significato di "cattolico". Mi sembra che ciò sia oramai da molto-troppo tempo un "lasciapassare" che ognuno si da, a modo suo, per voler dimostrare agli altri la propria integrità morale (della serie però - pagliuzza nell'occhio altrui e trave in quello proprio) dimentico, che prima di tutto un cattolico deve essere, e ripeto, essere CRISTIANO. E se fossimo CRISTIANI anche solo la centesima parte di quanto scritto nei Vangeli, non avremmo avuto le tangentopoli, gli scandali vari e di vario tipo, i bunga-bunga e probabilmente "il Grillo" che atterrisce tanto i benpensanti. Forse per il motivo che questi "benpensanti" intravvedono la prospettiva che i propri patrimoni (spesso illeciti) e gli IMMORALI privilegi possano venire diminuiti o eliminati? E guarda caso i maggiori "nemici" di M5stelle mi sembrano proprio i sedicenti cattolici. Per questo motivo, già da molto tempo scrivo in varie occasioni su questa pregevole testata che mi ritengo un "cattivo cattolico" e un "buon Cristiano anche se grande peccatore". E preferisco di molto considerarmi tale piuttosto che un ipocrita cui il Signore Gesù ha detto esplicitamente (Matteo 23, 13-29) : "Guaii a voi ...... "

Postato da Andrea Zilio il 06/03/2013 15:06

Mi associo ai lettori che si sono chiesti: che vuol dire essere cattolici? Se i loro comportamenti sono vari, constrastanti, inconciliabili? Non si notano. Cosa dovrebbero fare? Oserei dire che devono rispettare i "Dieci Comandamenti", i "Cinque precetti della Chiesa" (scomparsi?) in aggiunta ai due comandamenti principali: ama Dio e il prossimo tuo come te stesso. Altro che Concilio! Ho abbastanza anni per avere visto che un risveglio di fede, di speranza e di carità l'ho conosciuto dopo sciagure tremende. Nei primi anni dopo il 1945. Quando i cosiddeti cristiani, meglio ancora i cattolici, se dicevano "Padre nostro" sapevano a Chi parlavano perché. Ora mi sa che ognuno interpreta, tira sé il Padre non per avere misericordia, ma per essere aiutato oa sconfiggere il correligionario che non ubbidisce al padre-padrone tereno di turno. Questo dialogo, qui, tra lettori, per la prima volta, mi interessa, mi coinvolge.

Postato da prattan il 06/03/2013 11:23

Sono daccordo che molti cattolici hanno votato M5 stelle per protesta(ora vediamo però che se da "guastatori" diventerrano costruttori) ma non condividio quel oltre 34% hanno votato per il centro destra,cosa ancora di scandaloso deve fare un partito per non essere più votato? La D.C. fu subito distrutta dopo mani pulite e a confronte di questi ultimi scandoli dell'uso impropio di soldi pubblici quei finaziamenti di illecito ai partiti da parte della classe impreditoriale sono solo caramelle

Postato da Pietro48 il 05/03/2013 22:37

Penso che il dilemma di tanti cattolici in queste elezioni sostanzialmente consisteva nello scegliere tra i seguaci del "Porcellum" ( a proposito , a memoria d'uomo mai nessun sistema elettorale si è così ben identificato con i risultati conseguiti ! ) e una sinistra piuttosto restia a lasciare un po' da parte le cosiddette conquiste civili . E Grillo ha rappresentato per tanti la terza via .

Postato da lettore02 il 05/03/2013 19:54

Sondare l'orientamento dei cattolici ha lo stesso senso di chiedere come votano le bionde o quelli sovrappeso. Forse ha più senso chiedere che religione praticano quegli che vanno in chiesa

Postato da Gegia il 05/03/2013 19:10

Il voto a Grillo è un voto di protesta che, io ritengo, essere fine a se stessa. Chi si professa cattolico (che a mio parere non si identifica con chi va a messa la domenica) dovrebbe utilizzare altre forme di protesta più propositive. Mi stupisco però che ci sia ancora qualcuno che vota Berlusconi una persona senza morale pubblica e privata.

Postato da giogo il 05/03/2013 18:54

Condivido quanto scritto da traverso,cristal e dor55, aggiungo solo due cosucce,fa un certo effetto (dirompente)sentire che lo stipendio dei nuovi deputati M5S sarà di 2500 € mensili e tutti gli altri...si quelli che devono da sempre ridursi le prebende il silenzio è tombale.Ora so che mi ripeto ma la cosa mi esplode dentro,mi riferisco a quei "bravi cattolici" che guardano di traverso il centosinistra...e votano un vecchio-puttaniere,corruttore-corrotto,evasore fiscale,acquirente a suon di milioni di deputati e senatori perchè passino dalla sua parte...ecco questo è SCONCERTANTE E IMMORALE!! Aggiungo allo sconcerto una ciliegina sulla torta del bunga-papi-partito...ritornano alle camere due beniamini dell'Italica coerenza,acquistati da papi nella passata legislatura...scilipoti e razzi alleluia!! Saluti

Postato da Metttiu il 05/03/2013 18:43

Quasi tutte le proposte "grilline" dovevano essere il cavallo di battaglia di ogni cattolico in politica.

Postato da giorgio traverso il 05/03/2013 17:59

Mi sono stufato di sentire parlare dei cattolici.Ma cosa vuol dire essere cattolici?Qualcuno me lo deve spiegare.Forse uno è cattolico,perchè và in chiesa la domenica?Credo che serve qualcosa d'altro. giorgio traverso

Postato da cristal il 05/03/2013 17:43

Una domanda: chi dovevano votare i cattolici al posto di Grillo? Altra domanda: ritenete gli altri candidati migliori di Grillo dal punto di vista della morale?

Postato da DOR1955 il 05/03/2013 17:32

Probabilmente non riesco a comprendere bene cosa intenda dire l'articolista (perchè anonimo?) con il titolo "Quei cattolici che stanno con Grillo". Perchè è forse meglio essere "cattolici" (sedicenti, visto il comportamento che troppi di loro hanno avuto e sopratutto cosa hanno fatto) con Bersani o Berlusconi o Monti, piuttosto che, magari, esserlo per davvero e aver votato M5stelle? Mi sembra un articolo troppo preconcetto e per la prima volta mi trovo in totale dissenso con chi lo ha scritto. E il mischiare i "temi etici con quelli economici" come priorità per i cattolici nella scelta di chi votare mi sembra una offesa all'intelligenza degli italiani, ma ancor di più alla loro coscienza. Forse l'articolista vive "in un'altra dimensione" dove i problemi economici non esistono? O forse, i cattolici in quanto tali (e continuo a ripetere di non vantarci troppo dall'essere cattolici visto i tanti cattivi esempi di cui siamo circondati) vivono di "Provvidenza" per cui non importa se hanno o non hanno il lavoro, se pagano tasse a un livello insopportabile, se devono accettare supinamente di essere "derubati" di chi è stato al potere da decenni e/o dagli IGNOBILI e IMMORALI che hanno privilegi a non finire? Un chiarimento sul senso dell'articolo non mi sarebbe affatto sgradito.

Postato da Giorginho il 05/03/2013 16:39

Che cattolici "impegnati" e "assidui" possano per il 35%votare Berlusconi, per me è il quarto mistero di Fatima. Passi per i ciellini, che ormai con la doppia morale sono abituati a convivere, ma gli altri? Per me vuol dire proprio che la Chiesa ha perso ogni capacità di orientamento delle coscienze.

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