Tettamanzi e i grilli (stra)parlanti

La sconfitta della Moratti? Per il quotidiano della famiglia Berlusconi la colpa è dell'arcivescovo di Milano Tettamanzi. Il discorso integrale dell'intervento al raduno dei cresimandi.

06/06/2011
L'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
L'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Al Giornale, il quotidiano della famiglia Berlusconi, la sconfitta della Moratti non è stata ancora digerita e c’è chi somatizza. Ci sarebbero i calmanti, i farmaci antiacidi, o almeno il bicarbonato. E invece si ricorre all’arcivescovo di Milano. Che c’entra il cardinale Tettamanzi con la vittoria di Pisapia? Niente. Ma serve un Nemico cui additare la colpa della disfatta e attenuare il bruciore di stomaco. Hanno applicato il giochetto persino col pastore di Milano, trasformato nel nuovo "Nemico della città", colpevole di aver predicato il Vangelo, l’integrazione e l’accoglienza, di aver raccolto tredici milioni di euro per cinquemila famiglie divorate dalla crisi e di non benedire i 500 sgomberi dei campi rom abusivi della giunta Moratti costati svariati milioni di euro. O magari manchevole di definire Pisapia l’Anticristo, come aveva fatto in campagna elettorale un giornalista illuminato di una devota testata di Centrodestra.

Quanto all’articolo di “grillo parlante” del Giornale contro l’arcivescovo ne trascriviamo l’incipit perché ogni commento sarebbe superfluo:

«In principio c’era Pisapia. Il verbo (rifondarolo) s’è fatto sindaco, gloria a Giuliano nell’alto di Milano e pace in terra agli uomini di buona volontà, soprattutto se votano Pd. La messa è finita, andate e predicate il vangelo della sinistra chic. Il cardinal Tettamanzi, ormai, fa le prediche così: sulle spalle il rosso cardinalizio, nel cuore il rosso politico. Più che parlare ai fedeli, sembra che parli all’Infedele. Manca solo Gad Lerner a reggergli il microfono».

Ora ricomponetevi sopraccigli e mascella, tirate un bel respiro e sentite come prosegue:

«Così succede quando si viene folgorati sulla via del politicamente corretto. E quando si sceglie come propria guida spirituale, non sant’Ambrogio o san Carlo, ma sant’Eugenio Scalfari: più che di seguire le indicazioni della Chiesa, si è attenti a seguire quelle di Repubblica. Risultato? Alla fine è inevitabile gettare la maschera, come ha fatto Tettamanzi l’altro giorno a San Siro, davanti a 50mila cresimandi. "La festa di Pisapia è l’inizio", ha detto, esaltando l’elezione del candidato di centrosinistra come una "primavera". Mancava solo l’immersione nel fonte battesimale della fascia tricolore e poi l’eresia sarebbe stata completa: "Io ti battezzo sindaco, nel nome del padre, del figlio e dell’antiberlusconismo". Amen. Andate e predicate il vangelo e i matrimoni gay”.

Clicca qui e leggi il testo completo del discorso del Card. Tettamanzi
Naturalmente la lettura meriterebbe un sorriso di compatimento (come abbiamo sempre fatto con gli sgangherati attacchi che ogni tanto muovono contro Famiglia Cristiana i volenterosi articolisti delle testate berlusconiane e filo berlusconiane), se non rimanesse l’indignazione per la mistificazione e lo stravolgimento della realtà perfino nei confronti di un pastore della Chiesa che parla a cinquantamila bambini. Bambini cresimandi per i quali l'arcivescovo ha tenuto il discorso "Capolavori di Dio, plasmati dallo Spirito" incentrato sul racconto evangelico del Buon Samaritano, come scrivono le cronache di chi a quell’incontro ha assistito.


Il giorno dopo ci si è messo anche il convertito Magdi  Cristiano Allam, reduce dai successi della candidatura alle amministrative di Busto Arsizio (candidato sindaco con la sua lista “Io amo Busto Arsizio” ha preso 38 voti). Allam, a proposito del “raduno religioso di 50 mila cresimandi”, rivendica in un editoriale sul Giornale il diritto-dovere a «contestare l’asse Pisapia-Tettamanzi perché espressione di una concezione relativista della persona, della società, dell’identità e della fede». Ora, definire "catto-relativista" il cardinale Tettamanzi (già segretario generale della Conferenza episcopale italiana, autore di un Dizionario di bioetica di 457 pagine e membro del Pontificio consiglio della Pastorale per gli operatori sanitari), dandogli lezioni di etica, potrebbe apparire un tantinello pretenzioso per chiunque, ma evidentemente non per Allam. Che infatti prosegue: «La vera differenza, usando un’allegoria più che mai pertinente, è che dell’esortazione evangelica "Ama il prossimo tuo così come ami te stesso", il tandem Pisapia-Tettamanzi fa propria solo la prima parte "Ama il prossimo tuo" anche a scapito dell’amore per se stessi, mentre il tandem Formigoni-Maroni l’accetta nella sua integralità mettendo sullo stesso piano l’amore per il prossimo e l’amore per se stessi. Ebbene io dico che è arrivato il momento di avere la lucidità e il coraggio di privilegiare l’amore per se stessi, l’amore per l’Italia e per gli italiani, perché diversamente non potremo donare amore al prossimo in modo responsabile e costruttivo».

La conclusione è che «è arrivato il momento di far primeggiare l’Italia degli italiani occupandoci di noi italiani prima di preoccuparci degli immigrati». Allam forse si fa prendere un po’ la mano e non si rende conto che se dovessimo dare seguito fino in fondo al suo raffinato ragionamento teologico il primo a fare le valigie dovrebbe essere lui, che è di origine egiziana.  


La verità è che l’unica colpa dell’arcivescovo Tettamanzi, come ha scritto Giangiacomo Schiavi sul Corriere della sera
, è che «la nuova Milano c’era già nei suoi discorsi, quando parlava di città dei cittadini, umiltà dell’ascolto, bisogno di umanità in una metropoli luminosa ma spesso confusa sulla sua identità. E adesso che il potere si riflette in quegli appelli dal pulpito del Duomo, nei messaggi ripetuti sulla responsabilità di chi governa, sull’onestà da perseguire, sull’esempio da dare e sulla violenza verbale da mettere al bando, sembra quasi un obbligo dire che senza il cardinale Dionigi Tettamanzi non ci sarebbe stata la svolta di Milano». Questo sì, un incipit che sottoscriviamo. Non lo ha scritto un bollettino parrocchiale, lo ha scritto un grande giornale laico. Il resto è bruciore di stomaco: un attacco livoroso a un cardinale che si è sempre ispirato al Vangelo. Coraggio, volonterosi articolisti berlusconiani, fatevene una ragione, prima o poi l'acidità passerà.

Francesco Anfossi
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Postato da Franco Salis il 09/06/2011 13:50

Hai espresso opinioni e come tali è impossibile usare “reprimende o usare la matita blu” (fra l’altro non l’ho mai usata,neppure a scuola). Il numero di sbattezzi potrebbe essere una cosa positiva,la zizzania si è spontaneamente separata dal grano. In ogni caso la Chiesa non è un partito politico e come tale non deve mettere in atto strategie per la conquista del potere,ma si limita a reiterare che solo con la osservanza del Vangelo, con tutti i limiti dell’uomo,si può conseguire il bene comune. Io al termine “comando” preferisco “ministero” ma tu usa quello che vuoi. Nella mia frase, che tu riporti, il verbo “si è dato” non è passivo ma riflessivo,quindi non c’è nessuno che gli abbia data la regolata,ma riflettendo sulle reazioni,ha pensato di “aggiustare il tiro”. Quello di auto correggersi è qualcosa che fa chiunque sia dotato di capacità di discernimento. E mi pare che il Papa ne abbia in abbondanza. Non vorrei che te la prendessi,ma essendomi sfuggita “la celeberrima lettera da te citata”,non so a chi la attribuisci,e non sono in grado di fare commenti, e non reprimende, tuttavia la trovo strana in bocca a un Papa. Non ho alcun dubbio che il cardinale abbia gioito,nel sentire quegli attacchi violenti,e non critiche, si è sentito circondato da Gesù sorridente e compiaciuto che il suo sacrificio non sia stato inutile.Ciao

Postato da folgore il 09/06/2011 03:32

"Visto che tu sei così attento all’azione del Papa,avrai senz’altro notato che si è dato una regolata." E chi gliel'ha data questa regolata che dici? Forse quelli di cui nella celeberrima lettera, da me citata, affermava un “A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio. E se qualcuno osa avvicinarglisi – in questo caso il Papa – perde anche lui il diritto alla tolleranza e può pure lui essere trattato con odio senza timore e riserbo”. E in quel caso il Santo Padre stava effettuando un atto del suo Magistero. Anche quello del cardinale in questione lo è? Non lo so e sinceramente non faccio commenti (non essendo il mio Vescovo). Resta il fatto che se un Vescovo tratta di argomenti che attengono alla politica poi si deve, in questo particolare periodo, aspettare un ritorno in forma di eventuale critica che è paragonabile alla modalità odierna di esperire le critiche politiche. In quanto alla frase non la commento, perché rischierei certamente, se facessi paragoni tra le due espressioni del Papa, una bella reprimenda e una matita BLU sul mio testo da parte di un insegnante. Tettamanzi ha gioito? Sono contento per lui. Mentre sta felice si ricordi che a Milano c'è stato il boom del fenomeno dei cd. sbattezzi e per la maggior parte sono dai 40 ai 50 anni di età. E il boom è sotto il suo periodo di comando (passami il termine) a Milano del Tettamanzi. Lascio a chi legge un commento.

Postato da Franco Salis il 08/06/2011 19:04

A me sembra che folgore non abbia le idee chiare tra “critica” e maldicenza”.La prima è, non solo opportuna,ma auspicabile,la maldicenza mai. La prima,la critica consiste nell’analisi approfondita di uno scritto o di un pensiero e evidenziarne le contraddizioni con ciò che l’autore, e non il critico, voleva esprimere. La critica è un servizio,la seconda è una condanna. Per quanto mi riguarda i titoli che gli ecclesiastici si auto attribuiscono santità,eminenza,eccellenza, sono in contraddizione col volere di Gesù che non voleva essere chiamato neppure “buono” o “maestro” e violano il principio dell’umiltà. Gli atti che tu hai ricordato sono tutti criticabili,se volti a migliorare l’azione pastorale del Papa,diverso è se invece si voglia cogliere l’occasione per dire “dagli all’untore” di manzoniana memoria. Visto che tu sei così attento all’azione del Papa,avrai senz’altro notato che si è dato una regolata. Tanto per dirne una sola per spiegare,una volta si affacciò in televisione e disse:” l’inferno esiste eh”.Girala come ti pare,ma detta così,forse complice la TV, appariva una minaccia e soprattutto una bestemmia:violava la bontà in finita di Dio. Di recente il Papa ha spiegato che Dio non condanna nessuno: è l’uomo che sceglie se appartenere al coro degli Angeli di Dio o a quello di Satana. L' aggiunta,”Dio si limita a sancirne la scelta”,mi lascia perplesso. Ebbeh? io mi tengo la perplessità fintanto che qualcuno o mie letture me la faranno superare. Concludo: Ti sembra che nell’attacco al cardinale Tettamanzi vi sia stato anche un solo briciolo di critica e non solo ed esclusivamente maldicenza? Punitiva per non essere stato dalla parte dei potenti? Sono convinto che Tettamanzi non solo non se l’abbia presa,ma abbia gioito pensando “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli » (Matteo 5,3-12).Ciao

Postato da folgore il 08/06/2011 00:21

Vedi genepi, qui in questo sito non si sono (da parte dei commentatori, chiaramente) evitate occasioni per criticare il Santo Padre. Basti pensare al viaggio in Africa che in tanti fedeli ha fatto urlare allo scandalo per la frase sui preservativi. Basti pensare alle critiche sullo stesso battesimo pubblico del Magdi Cristiano Allam. Per non tacere delle critiche all'interno della Chiesa stessa sul caso Williamson ed al motu proprio o al ritiro delle scomuniche ai vescovi della Fraternità di San Pio X°. E cito solo alcuni casi. Nel caso Williamson il Papa scrisse una lettera che fece scalpore, ve la rammentate? Ora invece viene attaccato il card. Tettamanzi e si urla allo scandalo? Per dirla con Totò, ma mi fate il piacere....

Postato da patrizia z. il 07/06/2011 18:24

Il livello spirituale, la testimonianza cristiana, il valore civile del cardinale Tettamanzi e degli articolisti di «Il Giornale» è semplicemente incommensurabile. Sono felice che lei esista, Eminenza. Non si preoccupi di costoro, non li bada nessuno.

Postato da Francesco il "Kid" il 07/06/2011 17:59

Ho letto l'articolo. Si tratta della solita "paccottiglia" di parole senza alcuna logica, connotata solo da ciò che si vorrebbe far passare per "ironia" e che, invece, sembra scivolare nella blasfemia (per l'uso superficiale e improprio di formule religiose). Non meriterebbe alcun commento, ad eccezione di quello di tipo storico. Infatti non è prima volta che certa stampa politicamente orientata attacca un'autorità religiosa per il solo fatto che non sia schierata dalla propria parte; e senza fare alcuna valutazione nel merito. Basta ricordare l'attacco, gratuitamente violento, che ricevette Don Lorenzo Milani dal giornale "Lo Specchio", il 21 marzo 1965. La didascalia era già tutto un programma: "Don Lorenzo Milani, il parroco che piace all'Unità". E poi il titolo: " La cellula in parrocchia- Rapporto sui preti rossi". A distanza di 45 anni, lo stile è pressoché identico. Almeno, però, oggi abbiamo l'esperienza per capire subito la qualità degli interlocutori e non perdere altro tempo a curarsi di loro, se non nell'avvisare i più giovani a prestare sempre il giusto spirito critico e a riconoscere le insidie della vita. Anche quelle editoriali.

Postato da genepi il 07/06/2011 17:51

Caro folgore, sarei d'accordo con te se "ogni città" potesse scegliere il Vescovo.....ma mi risulta che l'unico Vescovo che una città ha scelto, è proprio guarda caso, Aurelio Ambrogio detto sant'Ambrogio. Parafrasando, si può dire che ogni città ha il Vescovo che è stato "mandato". Ne consegue che sono passati 1637 dalla proclamazione, da parte dei fedeli di una città, di un vescovo. Fraternamente

Postato da micheleverona il 07/06/2011 13:17

Se Gesù, il Gesù del Vangelo e non dei ciellini, si reincarnasse oggi, secondo voi cosa predicherebbe ? L'erezione di muri (di cemento o legali non importa) ? L'abbattimento o il disconoscimento dell'ISLAM all'insegna dell'occhio per occhio ? Di portare al pascolo i maiali nei siti dove dovrebbero essere erette delle moschee (come già fatto dai leghisti veneti) ?

Postato da folgore il 07/06/2011 11:41

Ogni città ha il Vescovo che si merita. Tra l'altro non è il mio e pertanto non faccio commenti sul suo operato.

Postato da Franco Salis il 07/06/2011 08:02

L’estensore dell’articolo su il giornale avrebbe dovuto dire dove e quando il cardinale ha predicato così. In difetto sarebbe dovuto intervenire l’Ordine per sanzionare la falsità. Il sarcasmo usato è in netto contrasto con la disponibilità del cardinale,che non può neppure essere scalfita. Ho letto il discorso di Tettamanzi ai cresimandi:è un inno all’autentico amore cristiano. Con umiltà difficilmente riscontrabile,quasi impercettibile, invita i cresimandi a farsi portatori della Buona Novella. Tettamanzi ricorda loro che Cristo risorto non si accontenta più di amare il “prossimo tuo come te stesso”, della Legge di Mosè,ma richiede di amare “l’un l’altro come io ho amato voi,da questo riconosceranno che siete miei fratelli”. Il tutto in una aria di festa di gioia. Ha coniugato amore gioia croce in una mirabile sintesi quasi fossero un tutt’uno per cui non si sente la sofferenza della Croce. Non lo so,ma immagino che abbia parlato a braccio. Ma Allam che cosa ne sa di amore se è passato dal fondamentalismo islamico al fondamentalismo cristiano,che si allei con pontifex .Tutte queste cose indegne(quelle del giornale) sono possibili perché non si pone ordine nell’associazionismo cattolico. Che fine hanno fatto i criteri di ecclesialità? Ma quanto ci vuole in questo clima e disgregazione della maggioranza far cadere il governo? Non pensate che nel 2013 la situazione sia più facile! Le divisioni interne nella sinistra saranno più intense ma non superate. Le scaramucce tra Bersani e Vendola di oggi ne sono la prova. Non si può contare su Casini che spudoratamente proclamando la non vendita dei valori,di fatto è sempre in vendita al miglior acquirente,non per niente proviene dalla feccia della D.C. In Sardegna governa con la destra. IL GOVERNO DI DECANTAZIONE E’ ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE. Coloro che possono, sappiano che, se non intervengono, saranno responsabili della nuova vincita del caimano che avrà via libera al Quirinale. Con un parlamento del tutto privato delle sue prerogative, si farà dare tutti quei poteri così come ha fatto il suo amico Putin.Ho postato questa mattina, perché ieri ero shoccato.

Postato da vdiste1939 il 07/06/2011 07:49

il giornale di berlusconi è un pessimo esempio di giornalismo, stravolgei fatti, nasconde la verità, inventa qualsiasi bugia pur di infangare chi non si piega ossequioso al capo. non varebbe la pena di scriverne.

Postato da nicolag il 06/06/2011 22:57

Andrea Annibale ha parlato di stile, di sostanza, di degenerazione grave del tessuto politico e civile del Paese rappresentata dal berlusconismo; ha parlato anche di scelta non ottimale del suo partito nella indicazione di voto agli elettori e di Pisapia che nomina uno dei più stimati personaggi del Centro, Tabacci, Assessore Comunale. Fa delle riserve su Tettamanzi, censurandolo, che a fronte della ignobile caccia alle streghe ha ritenuto cristianamente di evidenziare la positività di punti programmatici divenuti motivo di quella caccia e che hanno turbato, come poco cristianamente esplicitato nel suo articolo sul Giornale, Cristiano Magdi Allam . Non mi sembra perciò per niente coerente né condivisibile la strana critica-censura a Tettamanzi, il cui esempio dovrebbe essere puntualmente seguito da chi, nella Gerarchia Vaticana, preferisce una ben più fruttuosa e gratificante prudenza. La conferma su questo la si ritrova proprio nella prudente indicazione di voto data dall’UDC agli elettori, non condivisa certamente da Tabacci.

Postato da santrev il 06/06/2011 22:17

Quello che mi preoccupa non é quello che scrive l'amanuense di casa Berlusconi, ma é il silenzio che proviene dalla gerarchia vaticana! Quale forma di santitá si sprigiona dal premier che riesce ad incantare perfino la gerarchia vaticana ?

Postato da erguri' il 06/06/2011 21:41

Il Cardinale non ha certo bisogno della mia difesa, al contrario io ho bisogno di lui, delle sue opere, per ricordarmi la presenza quotidiana di Gesu. Gli insulti del Giornale, le pseudo elucubrazioni di Allam, fra qualche settimana saranno cadute nell'oblio. Tettamanzi rimarrà per sempre nel nostro cuore

Postato da ironyman il 06/06/2011 21:24

Questa è la parte politica che si richiama ai valori irrinunciabili della comune (sigh!) fede. Sarà mica il caso di fare di fare una riflessione profonda su quali siano questi valori? Il cardinale Tettamanzi, nonostante i suoi tanti detrattori, ahimè cattolici anch’essi come la loro guida ispiratrice, resta uno di più fulgidi esempi (davvero pochissimi in verità) di coerenza e testimonianza dei valori del vangelo. E’ per questo che viene fatto bersaglio preferito degli strali dei difensori della “ortodossia” con attacchi vergognosi, ridicoli e meschini. Pensare che con spirito di completa adesione ai precetti evangelici, il cardinale rilasciò anche una intervista al Giornale, alla stessa testata che in modo vile attaccava i nemici del suo ispiratore-padrone con i sistemi ben noti. Certo non si poteva nascondere che anch’Egli avrebbe potuto restarne vittima, anzi è più che probabile che lo avesse messo in conto. Ma questo non gli impedì, con coraggio, di dare grande prova di apertura e generosità. E puntuali, come un orologio svizzero, gli attacchi sono arrivati. E’ davvero amaro, eccome, il boccone che il vero anticristo (che non è quella persona mite e dotata di buon senso che è Pisapia) ha dovuto trangugiare, ma ciò che proprio non gli riesce proprio di mandar giù è l’idea che ciò che è successo, stando alle letture critiche del risultato elettorale (quelle ovviamente non propinate dalla televisione serva del padrone) è solo il preludio alla sua futura uscita di scena (speriamo nel Signore!). Ecco dunque da dove trae origine tanto livore e accanimento della stampa e della società civile asservita alla Mammana (e non agli insegnamenti di Cristo) verso un uomo di specchiata ed indiscutibile fede. Speriamo solo che il resto della Chiesa non cerchi come al solito di preservare i privilegi terreni rispetto ai doveri di guida spirituale. In verità le colpe che non potranno mai perdonare al Cardinale sono quelle di non aver esitato nemmeno un istante nello schierarsi contro una campagna di opinione (cavalcata magistralmente dalla voce del padrone) che negava ai musulmani il sacrosanto diritto di avere un luogo nel quale pregare e che invece secondo gli integralisti portatori del vero messaggio evangelico spetta solo agli eletti e non ad ogni esser umano in quanto tale, l’essersi speso senza indugi e senza lesinare energie nella difesa dei deboli ed in special modo degli immigrati e degli zingari e l’aver apertamente professato una verità inconfutabile e che cioè chi ambisce legittimamente a riformare il sistema giudiziario non può poi sottrarsi al suo giudizio quando è accusato di reati gravi. E’ apparso troppo a coloro che riempivano i muri della città di manifesti allarmistici su presunte “zingaropoli” e moschee di dimensioni megagalattiche e sul brigatismo giudiziario. Un azzardo imperdonabile che avrebbe minato alle fondamenta la coesione e l’unità della comunità dei credenti. Ha ragione genepi, certa gente non è nemmeno degna di citare Sant’Ambrogio, di cui ignorano opere e virtù, e che se fosse oggi tra noi, verrebbe vilipeso come il cardinale Tettamanzi.

Postato da RT57 il 06/06/2011 20:21

Un tempo il Giornale era un vero giornale fondato da Montanelli contro tutto e tutti. ORA E' UNA ARMA MEDIATICA USATA DAL CAIMANO INFRANGENDO QUALSIASI REGOLA. Purtroppo, Boffo, Tetamenzi ed altri a turno sono stati sacrificati dalle alte gerarchie che alla verià preferiscono gli intrallazzi anche personali fatti a cene private a casa di Vespa ! Ma i cattolici sono orami maturi e sanno distinguere tra veri giornalisti e dipendenti del sultano dal quale ormai dipendono anche il TG1 TG2 ed anche la nuova sostituta di Masi caldeggiata anche dal Vaticano per proseguire forse la linea Masi più cattolicamente.

Postato da Andrea Annibale il 06/06/2011 20:18

Lo stile e la sostanza sono due cose diverse. Invece, quanto al primo, cioè allo stile, si leggono parole usate come macigni. Anch’io in passato ho sbagliato in questo senso. Lapidazioni pubbliche, stile da far west a destra (soprattutto) e anche un po’ a sinistra. Se sei un migrante devi andare “fuori dalle balle”. Se appoggi un candidato ex comunista sei poco meno che un bandito. Se ti permetti di esprimere liberamente un pensiero teologico poco ortodosso se un eretico da bruciare sul rogo. Siamo alla caccia alle streghe, ad un clima da guerra civile verbale (paradossalmente, qualcosa di simile lo ha detto Berlusconi), alla politica inguardabile (sono parole di Bagnasco). Dovremmo tutti imparare da Enzo Bianchi che quando ha parlato delle tesi teologiche di Mancuso ha detto che non era d’accordo con lui praticamente quasi in niente ma che si guardava dal parlare di eresia. Quanto alla sostanza, c’è chi non si rassegna, a destra come a sinistra alla diaspora politica dei cattolici e lancia anatemi e delegittimazioni. Personalmente, sono di centro e penso si debba ricostruire una destra civile, anti-fascista, liberale. A Milano c’erano due candidati apparentemente impresentabili perché non moderati e tolleranti. Ma Pisapia aveva in lista più cattolici candidati della Moratti. Bene ha fatto il mio partito, l’UDC a lasciare libertà di coscienza agli elettori. Meglio sarebbe stato indicare per il voto Pisapia perché il berlusconismo è, in questo momento, una degenerazione grave del tessuto politico e civile del Paese peggiore, a mio avviso, degli errori veri o presunti della sinistra. Ma Pisapia ha nominato Assessore Tabacci e così ha cominciato bene, nominando ad un ruolo centrale un esponente del Terzo Polo. Perché Allam non è contento? Milano ha bisogno di un’anima e Tettamanzi ha cercato di dare un’interpretazione credibile dell’anima di Milano. Per un cattolico il vescovo è un essere umano con le sue idee politiche quando non esprime, in unione col Papa e con la maggioranza del Collegio Episcopale, verità in materia di fede. L’appoggio a Pisapia è legittimo ma non ne va sopravvalutato il collegamento carismatico e pastorale con il ruolo di Vescovo. Le intenzioni del Vescovo di Milano sono ottime ma anche qui la forma giusta è venuta a mancare. Bisognava e bisogna, secondo me, esprimere rispetto per la scelta dei cittadini di Milano non appoggio al merito della scelta. Tettamanzi per me ha sbagliato a non fare questa distinzione. Il voto dei moderati è “congelato” a sinistra fin quando la destra non si renderà presentabile nello stile e nella sostanza. La sfida per le prossime elezioni politiche è ancora aperta nel senso appena precisato.

Postato da cattolico il 06/06/2011 20:00

E' una vergogna assoluta prendersela con un uomo piu' che degno come Tettamanzi per addossargli parte della sconfitta elettorale. Questo paese sta andando veramente alla deriva e la Chiesa, come tutti, o sceglie di tacere in cambio di soldi e favori o decide di svolgere il suo ministero. Per fortuna grandi uomini come Tettamanzi (cosi' come Martini prima di lui) sono ancora li' a dare l'esempio e a guidare con rettitudine il loro gregge! Avete tutta la mia solidarieta' perche' bisogna resistere a questo degrado: ogni giorno impariamo da questi personaggi che non c'e' mai limite al peggio!

Postato da nicolag il 06/06/2011 19:22

Il Giornale è della Famiglia Berlusconi, che paga bene i suoi giornalisti. Questi fanno quindi del loro meglio per interpretare il pensiero e le indicazioni della proprietà. Meraviglia Cristiano Magdi Allam, che anche a costo di rimetterci qualcosa doveva forse astenersi dal sostenere una tesi così assurda per un CRISTIANO. E’ da credere che sia stato troppo frettoloso nella sua conversione, peraltro così platealmente avvenuta. In questo la Chiesa e/o i suoi Rappresentanti – pro tempore dovrebbero essere più prudenti. Rileggere frequentemente la Deus Caritas Est di Benedetto XVI aiuterebbe tutti a diventare un po’ di più “testimoni credibili di Cristo”.

Postato da vitorusso49 il 06/06/2011 18:42

Poveri noi!Eravamo già ridotti male ma adesso stiamo proprio toccando il fondo! C'è poco da commentare: le bugie e le mistificazioni si commentano da sole.

Postato da dino avanzi il 06/06/2011 17:15

Sono d'accordo e trascrivo:"Ma serve un Nemico cui additare la colpa della disfatta e attenuare il bruciore di stomaco. Hanno applicato il giochetto persino col pastore di Milano..... ; costa molta fatica fare una seria analisi autocritica.

Postato da Mario Paloschi il 06/06/2011 12:21

L’attacco al cardinale Tettammanzi sul Giornale di Berlusconi mi ha fatto tornare in mente una strofetta che canticchiava mia madre, classe 1915, che a sua volta l’aveva sentita da mia nonna. Erano i primi del ‘900 e imperversava l’anticlericalismo più becero. Sull’Asino di Podrecca, un giornale satirico, era comparso un articolaccio sugli esecrati “pretacci” con tanto di vignetta raffigurante il Vaticano (posso supporre con il colonnato del Bernini trasformato in zampacce artigliate). Sicché fra i goliardi cattolici cominciò a girare questa: “All’osteria anticlericale, paraponzi-ponzi-po’, c’è San Pietro sul giornale, paraponzi-ponzi-po, ma di carta è il poverino e San Pietro è in travertino…”. Ecco, forse i pennivendoli di turno farebbero bene a tenere a mente una cosa: la carta è deperibile, la Parola no.

Postato da genepi il 06/06/2011 12:12

Non è solo per "la mistificazione e lo stravolgimento della realtà" che questi "signori".... "meriterebbe un sorriso di compatimento", ma anche per la profonda ignoranza che hanno della Storia. Citano sant'Ambrogio senza neanche informarsi, prima..... « Per quale motivo [ebbero] "una cosa santa sul morso" se non perché frenasse l'arroganza degli imperatori, reprimesse la dissolutezza dei tiranni che, come cavalli, nitrivano smaniosi di piaceri, perché potevano impunemente commettere adulteri? Quali turpitudini conosciamo dei Neroni e dei Caligola e di tutti gli altri che non ebbero "una cosa santa sul morso"! » (In morte di Teodosio, 50) .....parole di un'attualità sconcertante, e poi: « La terra è stata creata come un bene comune per tutti, per i ricchi e per i poveri: perché, o ricchi, vi arrogate un diritto esclusivo sul suolo? [...] Tu [ricco] non dai del tuo al povero [quando fai la carità], ma gli rendi il suo; infatti la proprietà comune, che è stata data in uso a tutti, tu solo la usi. » (Naboth, 1,2; 12, 53) Studiate, ignoranti (per scelta)!

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