04/11/2011
In Liguria è stata diramata dalla Protezione Civile l'allerta meteo di livello 2 fino alle 12 di domenica. Oggi, sabato 5 novembre, potremmo assistere agli stessi fenomeni intensi registrati ieri nel capoluogo ligure nella fascia tra Genova e Savona. Lì la situazione è di allerta massima.
La situazione è considerata "critica" in Piemonte già dalle prossime ore. Ieri si è verificato un fenomeno di rara intensità dovuto, secondo i metereologi, a un fortissimo updraft (movimento verso l’alto) in un punto determinato da dove nasce il sistema temporalesco a forma di “V” sul radar. L’espandersi del fenomeno a forma di “V” è causato dalla divergenza della corrente a getto in quota e il risultato è che il temporale riesce a coprire un’area vasta nonostante il punto di origine sia ristretto.
Per Daniele Cat Berro, della Società Metereologica Italiana, “la previsione è stata eccellente, ieri sapevamo che oggi avremmo avuto 300 millimetri sulla città”.
- Cosa si sarebbe potuto fare quindi?
"Chiudere tutte le attività oggi sarebbe stata forse la scelta più prudente, ma naturalmente non è detto che fosse risolutiva. Entra in gioco il comportamento individuale con le persone che, nonostante l'allerta sia stata resa nota, si spostano in auto ed entrano anche in sottopassi allagati".
- Si è trattato di un fenomeno eccezionale per quanto previsto?
"Sì, 390 millimetri di pioggia caduti in gran parte in 4 ore, causerebbero un'alluvione anche in una foresta vergine, il disastro si sarebbe verificato comunque in un'area meno sensibile. Certo, il territorio fortemente antropizzato amplia notevolmente il fenomeno".
- La Liguria ha anche delle caratteristiche particolari...
"Certamente, impressiona assistere a due fenomeni disastrosi a una settimana di distanza, ma non dimentichiamoci che è la regione più esposta d'Italia. Genova è costruita a ridosso di un ventaglio di torrenti che si ingrossano in un tempo ridottissimo, poche ore contro alcuni giorni in Val Padana. La città, inoltre, si trova sul bordo di un mare soggetto a nubifragi con montagne molto vicine alla costa".
- Cosa possiamo aspettarci per il futuro?
"I climatologi intravedono purtroppo una tendenza all'aumento di piogge intense e concentrate, un'intensificarsi dovuto ai cambiamenti climatici".
Gabriele Salari