Sicilia, travolti dal fiume di fango

Nel Messinese il maltempo devasta le cittadine della costa tirrenica, soprattutto Saponara e Barcellona Pozzo di Gotto. Un bilancio di tre vittime, tra le quali un bambino di 10 anni.

23/11/2011
Una strada invasa da acqua e fango a Barcellona Pozzo di Gotto, provincia di Messina.
Una strada invasa da acqua e fango a Barcellona Pozzo di Gotto, provincia di Messina.

L’alluvione devasta la Sicilia nordorientale. Vittime, dispersi, frane, crolli, smottamenti, allagamenti e ingenti danni: la Provincia di Messina si sveglia come dopo un bombardamento. Un inferno d’acqua e un fiume di fango travolgono le cittadine della costa tirrenica. Le località più colpite sono Saponara e Barcellona Pozzo di Gotto. Il primo comune, colpito dalla frana, piange 3 vittime, tra cui un bambino di 10 anni. La seconda cittadina, invece, una delle più grandi della provincia di Messina, è sott’acqua, a causa dello straripamento di un torrente: per un miracolo non si contano morti e feriti, ma soltanto ingenti danni. Le vittime della frana di Scarcelli, frazione di Saponara, sono tre: il più piccolo è Luca Vinci di 10 anni; gli altri due morti sono Luigi e Giuseppe Valla, padre e figlio rispettivamente di 50 e 25 anni. Sotto il fango si cercano anche eventuali persone disperse. La madre di Luca Vinci, invece, per fortuna, è viva, sta bene, si è salvata aggrappandosi alla ringhiera, ma è distrutta per non essere riuscita a salvare il suo bambino, travolto dalla frana.

LA TUA OPINIONE CONTA - clicca qui

Entra nello spazio sondaggi e ricerche che Famigliacristiana.it e Demòpolis hanno creato per raccogliere il parere dei lettori sui grandi temi dell'attualità.

Strade invase dall'acqua nella zona tra Orto Liuzzo e Villafranca Tirrena, nel messinese.
Strade invase dall'acqua nella zona tra Orto Liuzzo e Villafranca Tirrena, nel messinese.


L’intera zona di Saponara, devastata da crolli e smottamenti, è raggiungibile soltanto a piedi, perché due metri di fango e detriti coprono il paese, seppellendo numerose automobili e bloccando l’ingresso per case e uffici. Pertanto, le ruspe non possono entrare in azione e i soccorritori scavano con le mani. Una frana devastante, senza precedenti: il sindaco Nicola Venuto assicura che negli ultimi 50 anni non si è mai visto nulla di simile e che non si tratta di una zona ad alto rischio idrogeologico, al contrario di altre località nella Provincia di Messina (come, ad esempio, Giampilieri, teatro del drammatico alluvione di alcuni anni fa). “Un inferno mai visto”, commentano gli abitanti del paese. L’altro epicentro dell’alluvione è Barcellona Pozzo di Gotto, allagata da ieri pomeriggio, a causa dello straripamento di un fiume. Molte abitazioni sono isolate, l’elettricità e le linee telefoniche subiscono frequenti interruzioni, i danni sono ingenti, perfino il Tribunale è allagato, ma per fortuna non si contano né vittime né feriti. Un vero e proprio miracolo in considerazione dei ponti crollati e delle voragini nelle strade. Numerose famiglie, residenti in alcune frazioni di Barcellona Pozzo di Gotto, sono state salvate dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione Civile.

Un ponte crollato per il maltempo a Barcellona Pozzo di Gotto, in zona Caldera, provincia di Messina.
Un ponte crollato per il maltempo a Barcellona Pozzo di Gotto, in zona Caldera, provincia di Messina.


Flagellate anche altre zone della provincia di Messina. A Villafranca Tirrena, venti famiglie sono isolate a causa dello straripamento di un torrente e non possono uscire dalle case
. Diverse zone di Milazzo sono sommerse dall’acqua e persino l’Ospedale è allagato. A Messina, per disposizione del sindaco Buzzanca, le scuole sono chiuse e le lezioni universitarie sono interrotte. Le Isole Eolie, invece, sono isolate da ieri, a causa della tempesta e del mare forza 7.

Soccorritori della Brigata Aosta dell'Esercito in azione per i primi soccorsi a Scarcelli, frazione di Saponara (Messina) dopo la frana avvenuta in seguito alla forte ondata di maltempo.
Soccorritori della Brigata Aosta dell'Esercito in azione per i primi soccorsi a Scarcelli, frazione di Saponara (Messina) dopo la frana avvenuta in seguito alla forte ondata di maltempo.


In relazione all’alluvione del messinese, i metereologi parlano di un vero e proprio ciclone, causato dallo scontro tra masse d’aria differenti, tra il vento caldo-umido di scirocco persistente da giorni e la perturbazione atlantica sospinta da venti più freschi occidentali. Un autunno davvero catastrofico, iniziato con il nubifragio di Roma, proseguito con l’alluvione delle Cinque Terre, con l’apocalisse di Genova e con il dramma di Scarcella. Sconvolge, soprattutto, la differenza climatica tra zone vicine della stessa regione. Mentre nella provincia di Messina imperversa la furia del maltempo, a Palermo splende un tiepido sole, la temperatura si attesta sui 22 gradi e la giornata risulta tardo-primaverile. Sembra che si stia parlando di due continenti differenti, invece la regione è la stessa.

Pietro Scaglione
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati