La scuola italiana? Bocciata

Secondo un'indagine di Comunicazione Perbene, gli studenti sono insoddisfatti dei professori, dei programmi e dei metodi di insegnamento. E chiedono più tecnologia in classe.

17/09/2011

    La scuola italiana? Non arriva alla sufficienza. Mentre ritornano sui banchi di scula, gli studenti italiani danno il loro voto all'organizzazione scolastica. Il risultato, impietoso, è una sonora bocciatura: ben due studenti su tre la bollano come vecchia e antiquata; il 21% di loro la considera addirittura un luogo di "tortura"; il 56% lamenta i programmi troppo "antichi", il 52% i metodi di insegnamento "preistorici". A fotografare i giudizi del mondo studentesco è uno studio promosso dall'associazione no profit Comunicazione Perbene (www.comunicazioneperbene.it), realizzato su 1.500 giovani che frequentano la scuola media inferiore e superiore, con un'indagine attraverso blog, social network, forum e community on line specializzate sulla scuola. 

    Dallo studio emerge una generale insoddisfazione verso il mondo scolastico, tra professori giudicati poco competenti, materie noiose e poco stimolanti, aule e strutture sporche, trascurate, fatiscenti, con sedie scomode e colori deprimenti. Le critiche maggiori riguardano gli insegnanti, considerati troppo anziani (37%) e poco preparati (29%). C'è' chi non sopporta più i compiti in classe e le interrogazioni (54%), chi vorrebbe buttare via la mole di libri che spacca la schiena (53%).

    Se potessero cambiare qualcosa nella scuola, cosa vorrebbero? Prof più giovani e materie più attuali, certo. Ma soprattutto tecnologia: la maggior parte degli studenti, infatti, sogna di poter avere Internet in classe (51%), e studiare attraverso le applicazioni Ipad e Smartphone (71%). Un po' come già avviene al St.Colman's College di Cork, in Irlanda, dove a partire da quest'anno gli alunni possono scegliere se continuare gli studi con i libri cartacei tradizionali o con l'Ipad. Molti (47%) dichiarano addirittura che studierebbero e si impegnerebbero di più se potessero sfidare i loro compagni in classe sulle materie di studio con giochi interattivi.

Giulia Cerqueti
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Postato da Lorena Nicardi il 19/09/2011 13:21

Più che un commento una domanda: vi sembra serio per una rivista come la vostra pubblicare questa robaccia invece di qualche meditata riflessione di studenti che sappiano di ciò che stanno parlando? o di insegnanti, giovani o vecchi, non importa, appassionati e critici a ragion veduta? Questa inchiesta ha lo stesso valore che avrebbe chiedere a che squadra di calcio tieni e pretendere di trovare delle motivazioni sensate. Lorena Nicardi

Postato da folgore il 19/09/2011 00:51

Un'indagine di millecinquecento giovani darebbe un quadro di come i giovani vedono la scuola? Dai, pensiamo ad altro ch'è meglio!

Postato da lorenzo20 il 18/09/2011 13:57

tra l'altro, non vi rendete conto che, oltre a essere uno strafalcione madornale chiamare gli "istituti di istruzione secondaria di II grado" scuole medie superiori", dato che, appunto, "medio" vuol dire "che sta in mezzo", e le scuole superiori (dizione gergale per definire licei, ist, tecnici, ecc.) mi volete dire a che stanno in mezzo, dato che sono i cicli conclusivi dell'istruzione (l'università è a parte, tent'è vero che non si chiama "scuola" nè "istruzione universitaria")? inoltre, è in qualche modo un "degradare" istituti che, spesso, rilasciano titoli professionali, ad es. geometri, ragionieri, ecc,, definendoli "scuole medie", seppur "superiori" (bontà vostra!). quindi, prima di sparare sentenze sulla scuola italiana, anche se di seconda mano, documentatevi per bene, perchè la scuola è una cosa molto, ma molto seria, da non mettere in bocca (o sulla penna) a chi non sa neanche di cosa sta parlando (o scrivendo)!! e, per favore, non peggiorate la situazione dicendo "tutti le chiamano così", primo, perchè non è vero: gli ignoranti (compresi, ahimé, tanti insegnanti, ma non troverete mai non dico un funzionario, ma neanche un impiegato del ministero o di un provveditorato chiamarle così) le chiamano così!! secondo, non mi sembra un buon mortivo: tanti cristiani sono convinti, per fare un esempio, che l'adorazione eucaristica del giovedì santo si chiama "sepolcri" e che (gulp!) bisogna fare visita (già non è vero che sia obbligatorio) in numero dispari (!?) ma questo non vuol dire che tutto ciò sia ben detto e ben creduto!!!!

Postato da lorenzo20 il 18/09/2011 13:36

e dàgli con la scuola media inferiore e superiore. ma ci tenete proprio tanto a essere ignoranti? la scuola media si chiama media e basta, perchè sta in mezzo (sapete cosa vuol dire "in mezzo"?) tra la scuola primaria (elementari) e le superiori (dette così, ma in effetti la dizione esatta è "istruzione secondaria di II grado", mentre le medie sono dette così, ma la dizione esatta è "istruzione secondaria di I grado", anche se, oramai, anche nelle intestazioni si chiamano SMS, scuole medie statali, ma non SMSI, scuole medie statali inferiori!!!!). se, poi, ci tenete così tanto a essere ignoranti, fate pure, ma siete nauseanti.

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