Se la Lega si squaglia

Malumori e mal di pancia nel movimento di Bossi. Che per il momento continua a usare il pugno di ferro. Anche se la formula della Lega di lotta e di governo ormai non tiene più.

10/10/2011
 Il leader della Lega Umberto Bossi con Maurilio Canton, appena eletto segretario provinciale della Lega Nord a Varese.
Il leader della Lega Umberto Bossi con Maurilio Canton, appena eletto segretario provinciale della Lega Nord a Varese.

Ma quante sono le pensioni di anzianità al Nord? Se lo domandano in  molti tra i ranghi e la base del Carroccio. Il leader della Lega Umberto Bossi ne ha fatto una bandiera, una Stalingrado, un punto di non ritorno, un capitolo non negoziabile nella Manovra. Ma molti militanti continuano a chiedersi perché arroccarsi ostinatamente sulle pensioni di anzianità e gettare a mare le indennità di accompagnamento, le pensioni di reversibilità, i trasferimenti ai Comuni, gli sgravi fiscali oltre che imporre i ticket sanitari, nuove tasse e innescare inflazione grazie all’aumento dell’Iva. Il tutto a spese delle famiglie. Famiglie del Nord, beninteso.

Il capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni e il segretario della Lega Lombarda, Giancarlo Giorgetti, due esponenti del cosiddetto Cerchio Magico, cioè i fedelissimi a Bossi.
Il capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni e il segretario della Lega Lombarda, Giancarlo Giorgetti, due esponenti del cosiddetto Cerchio Magico, cioè i fedelissimi a Bossi.


Il malumore e i mal di pancia nella Lega aumentano se si considerano gli ultimi giochi di potere intorno ai vertici, ormai sempre più divisi tra “Cerchio Magico” (i fedelissimi di
Bossi) e i “Maroniani” ( i ribelli, facenti capo sostanzialmente a molti sindaci del Veneto e della Lombardia, capitanati dal ministro degli Interni). Il caso più eclatante è quello di Maurilio Canton, 44 anni, unico candidato alla segreteria provinciale della Lega Nord di Varese, dopo l’investitura pubblica del “senatur”. La nomina però rischia di costare parecchio al Carroccio, perché risulta indigesta per almeno metà dei delegati del congresso. Gli altri due candidati  sono stati infatti convinti a tirarsi indietro. Qualcuno ha parlato di “voto sovietico”, anche perché le indicazioni erano di eleggerlo per acclamazione. Ma la folla del congresso ha rumoreggiato: “Voto, voto”. Il giorno in cui nella Lega vi saranno correnti o almeno primarie è rimandato a data da destinarsi.

L'esponente di Futuro e Libertà Italo Bocchino alza un cartello contro la Lega alla Camera dei Deputati.
L'esponente di Futuro e Libertà Italo Bocchino alza un cartello contro la Lega alla Camera dei Deputati.


Ma è evidente che qualcosa nella Lega sta ribollendo, e anche molto velocemente.
La formula della Lega di lotta e di governo non tiene e sta facendo emergere tutte le sue contraddizioni. I sondaggi la danno in buona salute. Ma il rischio è che si squagli, e anche molto velocemente.

Francesco Anfossi
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Postato da Celso Vassalini il 04/11/2011 12:19

Segnale di pericolo per gli amici della Lega. Non stupisce quindi che le confuse "chiacchiere" del Cavaliere sull'euro abbiano suscitato un vespaio di polemiche che significano poco o nulla, dato che si basano appunto solo su "chiacchiere". Peraltro, il Cavaliere da un pezzo ha abbandonato qualsiasi velleità di fare una "politica autonoma" - ammesso e non concesso che gli accordi con Putin e Gheddafi avessero anche per lui un "senso geopolitico" - ed è disposto a tradire tutto e tutti, pur di difendere i propri interessi, dacché da bravo italiano "tiene famiglia" e pure parecchia "roba". Il sasso però è stato scagliato nello stagno, anche se nel modo meno opportuno e nella maniera più sciocca possibile. Comunque sia, per rendersi conto di che "pasta" siano fatti i "sinistri" basta leggere le dichiarazioni sconclusionate di Prodi o quelle ridicole della Finocchiaro, secondo cui l'euro avrebbe salvato l'Italia. In particolare, quest'ultima non solo non ha capito nulla di quel che ha affermato il Cavaliere (il che dipende sia dal disordine mentale del nostro Presidente del Consiglio, sia da quello che contraddistingue i membri della "sottocasta" cui appartiene la Finocchiaro, ovvera quella dei camerieri dei "mercati"), ma addirittura ignora (o se ne infischia del fatto) che il 50% delle famiglie italiane detiene appena il 10% della ricchezza nazionale. Un 50% cioè che vive solo grazie ai redditi che guadagna lavorando, non avendo altra ricchezza se non la propria casa (e alcune famiglie non hanno nemmeno questa proprietà). E ancora più grave è che per gli italiani (dopo che hanno visto, con l'introduzione dell'euro, il proprio potere d'acquisto dimezzarsi) e per i loro figli si prospetta un futuro ancora peggiore: non solo crisi economica, ma! In sostanza, è l'internazionalizzazione del debito, più che il debito il problema - come prova anche il fatto che il Giappone, pur avendo un debito pubblico del 240% , non rischia alcun default, il debito essendo nelle mani dei giapponesi - di modo che, se l'Italia dovesse "crollare", l'effetto sarebbe disastroso non solo per Eurolandia, ma per l'intero Occidente, Usa compresi. L'Italia non ha solo una ricchezza immobiliare di notevolissima entità, come alcuni hanno ricordato in questi giorni, ma pure una ricchezza mobiliare di prim'ordine: oltre 3000 miliardi di euro in assets finanziari, che equivale a quasi il doppio del nostro debito pubblico, ed è oltre dieci volte superiore al fabbisogno annuo del ministero del Tesoro, per rinnovare i titoli in scadenza. Questo i "mercati" lo sanno, ma sanno pure - ecco l'intoppo! - che l'Italia è un Paese "ingessato", "sotto ricatto" di lobbies nazionali e straniere, incapace di riforme di struttura, coraggiose e di ampia portata, dalla PA al mondo della ricerca e della cultura. Inoltre - ma è "decisivo" - i "mercati" sanno pure che l'Italia non ha nessun "piano strategico", in un qualsivoglia settore chiave, che il governo è (ad esser "buoni") formato perlopiù da inetti e/o pusillanimi e che l'opposizione è perfino peggiore del governo, anche se ciò può apparire impossibile. D'altra parte, avere stracciato il Trattato di Bengasi è stato, per così dire, lo squillo di tromba per incitare i "mercati" ( e credo sia chiaro "chi" sono i "mercati") alla carica contro il nostro Paese. E' giunto allora il momento non solo di comprare "a prezzi di mercato" l'unico "pungiglione strategico" rimasto al nostro Paese (Eni, Enel, Finmeccanica e poco altro), ma soprattutto, ora che ad Ovest la "torta" diventa sempre più piccola e la lotta tra (sub)dominanti sempre più dura, di impedire che qualcuno possa, non tanto voler uscire dall'euro (rebus sic stantibus, per un Paese come il nostro basato su una economia di trasformazione, senza materie prime e privo di potenza militare, equivarrebbe probabilmente ad un suicidio), quanto piuttosto voler cambiare le regole del gioco, non solo economico, ma anche (di necessità) geopolitico. Vero che sembra un cambiamento quasi impossibile, ma il prossimo anno non sarebbe così difficile come oggi. Ecco perché occorre fare presto e dare tutto il potere alla Bce, dopo aver diviso l'Europa tra "nordici virtuosi" e "piigs", per garantirsi pure che nessun "contraccolpo" possa indurre la Germania a crescere politicamente, seguendo le orme della cosiddetta "Ostpolitik". Certo l'obiezione è prevedibile: ai "mercati" interessano gli affari e i "capitalisti" competono tra di loro. Questo però nessuno lo nega, né si tratta di fare un'analisi dei "fatti economici" in quanto tali (dacché di essi si occupa la "scienza" dell'economia). E sotto questo profilo è indubbio che le parole del Cavaliere assomigliano ad un cerino acceso in una polveriera, sebbene il Prof. Monti probabilmente sbagli a ritenere che un "guitto" (e voltagabbana) possa far saltare in aria gli "Stati Uniti d'Europa" (ma nessuno sa che cosa ci possa essere dietro l'angolo). E' anche innegabile però che questa Europa sta all'Europa come il gruppo di potere che La Grassa denomina GF&ID (ossia "grande industria e finanza decotta") e le varie "sottocaste" (politici, gazzettieri etc.) stanno all'Italia. Il che dovrebbe essere sufficiente per comprendere che, se il Cavaliere non può essere la soluzione del problema, non è nemmeno il problema. Del resto, se l''Italia è già di fatto "commissariata", anche a causa dell'analfabetismo politico dell’opposizione, ben più pericoloso è quello che i "commissari" vogliono fare per favorire la vera "casta", di cui quella italiana è solo una parte. La parte che conta meno. Questo i "mercati" lo sanno, ma sanno pure - ecco l'intoppo! - che l'Italia è un Paese "ingessato", "sotto ricatto" di lobbies nazionali e straniere, incapace di riforme di struttura, coraggiose e di ampia portata, dalla PA al mondo della ricerca e della cultura. Speriamo che la maggioranza si rafforzi con l’U.D.C. e che le parole del Papa, non restino inascoltate per l’incontro G20. Comunque sono ottimista: il nostro Paese e i nostri cittadini hanno in questi vent’anni dato all’Europa e aiuto agli equilibri mondiali! Oggi possiamo solo risalire. E menomale che abbiamo un grande vecchio l’On. Avv. Presidente del nostro Grande Paese Giorgio Napolitano. Buon 4 novembre 2011 e auguri o mia Italia. Celso Vassalini.

Postato da Franco Salis il 15/10/2011 09:00

Gent. Celso,grazie per la tua testimonianza. Certo è solo testimonianza. Sai quanti innocenti sono finiti in galera quando un processo si è basato solo sulle testimonianze e senza riscontri ? Io dalla tua testimonianza mi sarei atteso che dicessi :”non è vero che il segretario eletto ha dichiarato che Bossi mi ha scelto lui”.Avresti dovuto dire che gli altri si sono ritirati spontaneamente e non per non inimicarsi il gran capo indiscusso. Devo però apprezzare che non hai avuto il “coraggio” di mentire. Tutti i leghisti affermano e si rimettono alle decisioni del capo e poi vieni a parlarmi di democrazia! Ah,hai avuto una esperienza nel “socialismo italiano” immagino quello di Caxi. Immagino che giudicherai anche democratico il fatto che gli appalti avvenissero nella sede del P.S.I. anzi che del Comune! Celso,svegliati,del resto porti un nome impegnativo(fra l’altro diffuso al nord) sai vero che Celso è il suffisso di Eccelso? Ciao,buon week end

Postato da Celso Vassalini il 13/10/2011 10:09

Cortese Direttore, volevo esprimere la mia esperienza per la mia partecipazione al Movimento della Lega Nord, essendo partecipe dell’elezione del Segretario Provinciale. Confesso che erano anni che non avvertivo l’entusiasmo di molti militanti di uomini e donne e soprattutto di molti giovani in una assise Politica. La mia esperienza in campo politico parte dal Socialismo italiano e drammaticamente l’esperienza si è interrotta dallo scioglimento del mio partito nel 1994. Ho poi girovagato onestamente e correttamente a dando una mano ad alcuni amici e amiche. Ma non riuscendo a trovare più quell’entusiasmo e voglia di fare che ho trovato nel movimento Lega Nord. Tornando alla mia testimonianza del Congresso di domenica 2 ottobre, vi confido che ho notato una partecipazione democratica, rispettosa, cordiale e sincera di molti interventi che mi sono molto piaciuti per la loro spontaneità e immediatezza ma soprattutto per la loro passione, legati all’amore del proprio territorio e ai suoi problemi. La cosa che mi ha colpito di più è che dichiaravano la loro preferenza per il candidato prescelto senza tanti giri di parole. E concludevano, con spirito democratico, che chiunque fosse stato più votato, sarebbe stato il Segretario di tutti. Questa per me era musica di un vero movimento attento ai problemi e rispettoso della battaglia che un congresso deve avere. Così alla fine è avvenuto. I due candidati avversari alla fine si sono ripromessi di lavorare insieme per il bene di tutti i rappresentanti del movimento e soprattutto nelle istituzioni in cui molte donne e molti uomini ci rappresentano onorevolmente in molti organismi nelle nostre molte Città. Posso testimoniare che ho assistito ad un democratico Congresso, in cui ho percepito una battaglia di grande rispetto all’Assise Congressuale. Mi ha fatto piacere poi che l’On. Roberto Maroni, sia venuto personalmente a congratularSi per il buon lavoro svolto da parte del nuovo Segretario Fabio Rolfi, che sarà, e ne sono convinto, il Segretario del Fare e di tutti. Celso VassaliniBrescia

Postato da Mario Paloschi il 11/10/2011 09:56

No, caro Folgore”, non credo proprio che se la Lega si squagliasse, al nord ci sarebbe qualcuno ancora tentato dalla secessione (ammesso che ce ne sia mai stato alcuno, seriamente tentato). La Lega, come del resto il berlusconismo, secondo me è stato soltanto un movimento di protesta, durato troppo a lungo come tale e troppo a lungo strumentalizzato da un gruppo di furbastri. Che al nord ci fosse tanta gente scontenta dell’andazzo amministrativo, più ancora che politico, è cosa nota da sempre. Pur di cambiare, tante persone perbene hanno sopportato tutto il ciarpame “celtico-padano” di Bossi e compagnia bella e hanno provato a “fare da sé” nelle amministrazioni locali, lasciando che la cricca dei furbastri arrivasse a Roma con armi e bagagli (soprattutto bagagli) e vi si accomodasse felicemente. Parallelamente, molti Italiani stufi della “politica politicante”, hanno dato carta bianca a un “imprenditore” che sosteneva di essersi fatto da sé e dalle sue televisioni prometteva tutto a tutti, portando al potere niente di più e niente di meno che i sopravvissuti della loggia P2, con i loro metodi e i loro fini (c’è bisogno di ricordarli? Si leggano i verbali della Commissione Anselmi). Ora, dopo dieci anni di stagnazione economica e con un paese sempre più immiserito, mentre le cricche piduiste e leghiste accumulavano fortune e potere, anche gli “scontenti” del nord sembrano aver capito di essere stati, semplicemente, gabbati. E che cosa farebbero ora? La secessione? Ma andiamo!

Postato da folgore il 10/10/2011 23:40

Scusate, ma che ci azzecca la foto dell'On. Bocchino con la Lega Nord?

Postato da folgore il 10/10/2011 18:38

Vi piacerebbe....ma mi sa che se la Lega cade arriva la secessione, perché di mal di pancia al Nord ce ne sono tanti, ma essenzialmente sono per una secessione. Non ci credete?

Postato da Andrea Annibale il 10/10/2011 17:56

Prima di parlare della Lega Nord, vorrei fare una premessa. Quando Obama era osannato, espressi qualche dubbio su tale santificazione in vita, dicendo che gli davo un 6 su 10, cioè una sufficienza. Adesso che tutti (o quasi) gli danno addosso, mi schiero dalla sua parte, fermo restando che, se fossi cittadino americano, sarei Repubblicano e non Democratico. Se fossi nato negli U.S.A. forse non sarei neanche cattolico, sarei metodista, tanto ammiro la figura di John Wesley. Ora, venendo alla Lega Nord, mi pare quanto mai opportuno non buttare via il bambino con l’acqua sporca. E vorrei spendere alcune buone parole a favore del Carroccio ora che sembra “squagliarsi”. Si chiama, questo gioco, “salta sul carro del perdente”. Sì, non perderò mai questa cattiva (o buona?) abitudine di schierarmi con chi sta perdendo! Il problema di dare una rappresentanza politica al nord Italia esiste e in questo mi pare che la Lega abbia visto giusto. La scelta di tale personaggio Maurilio Canton da parte di Bossi mi pare saggia e azzeccata. La lotta contro l’assistenzialismo è giusta. Ed è indubitabile, per quanto ovvio, che un bresciano non è un romano o un napoletano. Tutto il male che penso della Lega Nord l’ho già detto un sacco di volte scrivendo a Famiglia Cristiana e non voglio ripetermi. Questa volta, dico viva Maurilio Canton e forza al vecchio Bossi: ci hanno azzeccato. Una Lega Nord che faccia più seriamente i conti con la Storia d’Italia (come suggerito dal Presidente Giorgio Napolitano) e abbandoni questa pagliacciata del mito antirisorgimentale e del mito di Alberto da Giussano può ancora dare un contributo utile a questa povera Italia. Facebook: Andrea Annibale Chiodi; Twitter: @AAnnibale.

Postato da fuma il 10/10/2011 17:47

Se la Lega si squagliasse, forse ne guadagnerebbe il panorama politico italiano ... solo da noi può succedere che il Ministro delle Riforme dell'Italia sia un portabandiera della secessione di una parte del Paese, o che il leader di un partito di Governo comunichi ormai solo col dito medio!!! O vogliamo accreditare ancora l'idea che il Bossi sia un fine statista col fiuto politico ... è solo un patetico vecchio arnese che ha pensato più a piazzare bene un figlio abbastanza discutibile, che non a operare per il bene del Paese. fuma'47

Postato da Giovanni Totaro il 10/10/2011 16:41

Mi domando perché voi giornalisti di "Famiglia cristiana" (e non solo voi) continuate a chiamare Bossi con l'appellativo di senatùr. Condividete, per caso, la sua padanità? (scusate il termine). Lo si chiami senatore e basta.

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati