Youssou 'Ndour, il Senegal cambia musica

Il musicista nominato ministro della Cultura, tecnici fuori dai partiti negli altri ministeri chiave. Il Senegal volta pagina con il nuovo presidente Macky Sall.

05/04/2012
Youssou 'Ndour attorniato dai sostenitori durante un comizio (foto del servisio: Reuters).
Youssou 'Ndour attorniato dai sostenitori durante un comizio (foto del servisio: Reuters).

A quando in Italia Vasco Rossi o Laura Pausini ministro della cultura? Dopo l'esperienza del cantante Gilberto Gil in Brasile, che è stato ministro con il presidente Lula, ora tocca in Senegal a uno dei più noti musicisti africani, Youssou N'Dour.  

N'Dour è stato nominato ministro della Cultura e del Turismo dal neopresidente Macky Sall, dopo che era stato escluso dalla corsa alle presidenziali dal Consiglio Costituzionale. Il Consiglio non aveva convalidato la candidatura del cantante sostenendo che N'Dour aveva presentato un elenco di 12.936 elettori a sostegno della sua candidatura, ma solo 8.911 firme erano state riconosciute valide, mentre quelle necessarie erano 10.000.  

Le elezioni si erano svolte in un clima di tensione sia per questa sospetta esclusione di N'Dour, sia perché l'opposizione contestava, sulla base della Costituzione, la possibilità di Abdoulaye Wade di accedere a un terzo mandato. Molti gli scontri e lo stesso Youssou N'Dour era stato picchiato da agenti della polizia investigativa durante una manifestazione.  

Anima dell'opposizione di questa “primavera senegalese” è stato il movimento Y en a marre (Siamo stufi), giovani sospesi tra hip-hop e politica attiva. “Siamo senegalesi che vogliono cambiare il Paese, che vogliono un Senegal nuovo, positivo”, dicono: “Il nostro scopo è cambiare le mentalità, fare educazione civica, insegnare che la cosa pubblica è un bene di tutti e che ognuno di noi se ne deve prendere cura, che fregarsene non serve, che se trasformiamo le città in spazzature ambulanti, siamo noi che moriremo nella sporcizia e nessun altro. Vogliamo poi ristabilire la meritocrazia e ristabilire un equilibrio tra salari e costo della vita”.

Il presidente eletto, Macky Sall è stato premier durante la presidenza Wade, per poi passare all'opposizione. Una delle sue prime mosse è stata di ridurre il suo governo da 40 a 25 ministri. Per certi versi possiamo dire che il nuovo esecutivo assomiglia a un governo tecnico, visto che è un ex banchiere senza tessere di partito, Abdoul Mbaye, il nuovo primo ministro, mentre un altro ex banchiere, Amadou Kane, è il nuovo ministro delle finanze.

Haidar El Ali, leader dei Verdi (in Senegal c’è uno dei partiti verdi più attivi in Africa), è stato nominato invece ministro dell'Ecologia, con grande soddisfazione degli ambientalisti che avevano tenuto qui qualche settimana fa il loro congresso mondiale.   Macky Sall ha davanti un mandato presidenziale di 7 anni, ma vuole proporne la riduzione a 5 e attenersi al limite previsto di due mandati, a differenza del suo predecessore. Forse il Senegal sta davvero voltando pagina e potrebbe rappresentare una speranza per tutto il Continente.

Gabriele Salari
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