Silvio, c'è la crisi, vieni fuori

Del premier Berlusconi si sono perse le tracce proprio nel pieno dell'assalto speculativo contro l'Italia. Dopo vent'anni di overdose presenzialista.

12/07/2011
Il premier Silvio Berlusconi.
Il premier Silvio Berlusconi.

Per vent’anni questo Paese è stato invaso da Silvio Berlusconi. A colazione, pranzo e cena. In Tv, allo stadio e in politica. Al G8 e sui giornali di gossip. Un diluvio. Un’overdose. Oggi la stampa italiana, per una volta unanime, chiede al Cavaliere una cosa sola: di farsi vedere, battere un colpo, dire qualcosa. Mostrare al mondo, insomma, che l’Italia ha ancora un primo ministro.

     Mentre la speculazione internazionale si abbatte sulla nostra economia, e il secondo partito della maggioranza, la Lega Nord, si esercita sul folklore dei ministeri a Monza, il capo del Governo sparisce in una delle sue 21 ville. Non esattamente una prova da leader della nazione. Dicono che sia furente e amareggiato per la sentenza sul “lodo Mondadori”, per quei 560 milioni di euro che gli toccherà versare alla casse della Cir e del detestato rivale De Benedetti. Certo è una bella sommetta, e si può capire che Silvio, Marina e Piersilvio non siano proprio felici.

     Hanno però di che consolarsi: Cir perde in Borsa più di Fininvest, le televisioni del Cavaliere sono in calo di ascolti ma guadagnano in pubblicità, presto il beauty contest per l’assegnazione delle frequenze beneficerà ulteriormente il Biscione a scapito delle Tv locali. Marina e Piersilvio lamentano una campagna d’odio nei confronti del padre, ma qualche vantaggio l’avrà pur avuto dirigere le aziende del Presidente del Consiglio, o no?

     Resta il fatto che l’uomo del “miracolo italiano”, della crisi che non c’è, della crisi che comunque abbiamo già superato, della crisi che però affrontiamo meglio degli altri, nel giorno in cui i mercati ci mettono al rango di una qualunque Spagna, si nasconde. Comunque non se la sente. E in un certo senso ha ragione: detentore di una maggioranza che resiste solo in Parlamento, aggrappata a Scilipoti; firmatario di una finanziaria che grida di dolore oggi ma chiama il medico domani; da tre anni responsabile di un Governo che taglia i servizi essenziali e fa contemporaneamente crescere il debito pubblico, Berlusconi è stato sfiduciato dai mercati, cioè dal resto del mondo. I “grandi” sanno quando il loro tempo è scaduto.

Fulvio Scaglione
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Postato da dino avanzi il 14/07/2011 17:22

Berlusconi, come scrive fioredin, dell Italia non gliene frega niente, ma il vero problema è un altro, non è in grado di gestire la situazione per cui è stato messo "sotto tutela". Ogni suo intervento pubblico crea solo danni, ed è per questo motivo che ha diffuso solamente una nota scritta.

Postato da fioredin il 14/07/2011 13:32

Il nascordersi conferma -per chi non l'avesse ancora capito- che a Berlusconi dell'Italia tutta non gliene frega assolutamente nulla, ciò che interessa a lui è solo ed esclusivamente i suoi interessi privati.

Postato da saravera il 14/07/2011 01:14

spero che non cambiate idea in cambio di qualche generoso finanziamento statale. vedi scuole.

Postato da RT57 il 13/07/2011 14:19

Articolo che sottoscrivo totalmente. Lo facciamo leggere a qualche alto prelato che sta organizzando vertici segreti per affiliarsi ad Alfano che l'amico dello scomparso ? Forse da questa controfigura c'è da aspettarsdi qualcosa di diverso dal Caimano ! PROPRIO NO ! Questi non ne azzeccano una !

Postato da elcamero il 13/07/2011 13:26

I “grandi” sanno quando il loro tempo è scaduto. Questa frase finale ad un articolo che individua abbastanza bene la situazione di Silvio Berlusconi io la completrei così: I “grandi illusionisti e truffatori” sanno quando il loro tempo è scaduto. Una constatazione dolorosa è che come i grandi illusionisti fanno il pienone ai loro spettacoli e i grandi truffatori riescono a imbrogliare tanta gente così anche noi siamo caduti nelle rete di Berlusconi, e ora ci dibattiamo per uscirne ma in ogni caso per ora ci siamo dentro fino al collo. Lui è ricco, straricco e straordinariamente benestante e noi invece siamo quà che facciamo fatica a sbarcare il lunario con le nostre buste paga, chi ce l'ha, che perdono sempre più di potere di acquisto. E i cattolici da che parte guardano? E si che dovremmo essere in molti, forse la maggioranza in Italia eppure le statistiche dicono che la maggioranza degli italiani sta con lui. Mi sa tanto che siamo proprio strabici per poter seguire lui e dar ragione al Vangelo. Un solo monito, vale anche per me, ad andare con lo zoppo si impara a zoppicare. Chi ha orecchi per intendere intenda.
Mauro

Postato da micheleverona il 13/07/2011 12:49

Il primo degli speculatori - intendendo per tali, nel senso più ampio, coloro che hanno lucrato sul nostro Paese e sul suo sistema socio-economico - è stato proprio il sig. Silvio Berlusconi. Peraltro, più che di speculazione, lecita entro certi limiti, i comportamenti posti in essere dal sovrano supremo configurano vere e proprie figure criminose, a cominciare dalla corruzione. Se pertanto dobbiamo riporre la nostra in fiducia in questo personaggio semicircense, "siamo a posto" ...... Infatti, le finanziarie di questo pseudogoverno, che colpiscono sempre e solo lavoratori e dipendenti e pensionati, si dimostrano ogni volta fiacche e mal congenate, richiedendo interventi correttivi. Comunque lnon preoccupatevi; con queste misure fra uno o due anni saremo daccapo. Ma intanto Silvio e compagnia e loro vassalli, valvassori e valvassini (l'Italia che conta) saranno sempre più al sicuro. Ma d'altra parte, per il nulla del "testamento biologico", possiamo concedere questo e altro .......

Postato da dino avanzi il 12/07/2011 23:31

Per il bene dell'Italia è meglio che, in una situazione cosi grave, Berlusconi rimanga in silenzio.

Postato da RT57 il 12/07/2011 18:34

PIU' CHE FUORI DEVE ANDARSENE A CASA PER MILLE RAGIONI !

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