14/03/2012
Un computer distrutto (foto del servizio: Reuters).
Da Washington - Hanna, una sedicenne di Albemarle nella Carolina del Nord, ha imparato a non tirare troppo la corda contro i genitori in maniera traumatica. Il padre, stanco d’essere sottoposto a richieste, rimproveri e rimbotti su Facebook, ha piazzato nove colpi di pistola nel laptop della ragazza mettendolo ovviamente fuori uso, poi ha messo il video della sparatoria su You Tube.
Il video, che dura più di otto minuti nel corso dei quali il padre spiega i suoi motivi e conclude con gli spari, è già stato visto 26 milioni di volte. Il più famoso psicologo d’America, il dottor Phill McGraw, ha commentato dai microfoni della NBC che il comportamento di Tommy Jordan (il padre pistolero) è sbagliato perché non si umiliano pubblicamente i figli. L’ America intera, però, gli ha dato torto. Un’indagine d’opinione condotta dalla NBC ha rivelato che il 73% delle persone interpellate sulla vicenda approva la punizione.
La furia che ha scatenato la sparatoria contro il laptop è stata causata da ciò che Hanna ha scritto sulla sua pagina di Facebook senza rendersi conto che il padre, da lei incaricato di sistemarle il computer, avrebbe potuto leggerlo. Dopo aver passato sei ore e speso 130 dollari per installare un nuovo software nel laptop di Hanna, Tommy ha avuto modo di leggere sulla pagina di Facebook della figlia: "Non sono la vostra schiava. Abbiamo una donna di servizio per fare i lavori. Se volete un caffè alzate il vostro (...) sedere e ve lo andate a prendere. Se volete un bel giardino, zappate voi e non state seduti a guardare mentre lo faccio io”.
A rincarare la dose la ragazzina ha poi scritto: “Odio vedere arrivare il giorno in cui sarete così vecchi da non essere in grado di pulirvi e mi chiamerete e io non verrò”. Tommy Jordan, ottimo lavoro, bello stipendio e splendida casa non ci ha visto più. I lavoretti che lui e la moglie richiedono ad Hanna non sono cose dell’altro mondo se si considera che quando lui aveva l’età della ragazza aveva dovuto lavorare a tempo pieno per mettere da parte i soldi con cui pagarsi gli studi universitari.
“Voglio troppo bene a mia figlia – ha spiegato - per privarla della capacità di vergognarsi per quello che fa, dice e scrive. Le voglio abbastanza bene da vedermi costretto a bucare, in senso figurato e letterale, il suo senso di aver diritto a ogni cosa. Voglio che impari che non tutto è dovuto, voglio che diventi una persona adulta in grado di contribuire alla società che la dovrà tollerare”. Mister Jordan ha poi aggiunto che la figlia dovrà rimborsargli il prezzo delle pallottole e che potrà riavere un computer quando sarà in grado di pagarselo.
La sparatoria di Tommy Jordan non ha contravvenuto a nessuna legge per cui, anche se ha sollevato un polverone, non ha provocato l’apertura di nessuna indagine.
Mariuccia Chiantaretto