Sabato sera, in auto si muore meno

Il fenomeno delle stragi del sabato sera" è in forte riduzione, soprattuto tra giovani sotto i 30 anni. Grazie alle nuove norme ora si sta più attenti.

31/01/2013
Uno dei manifesti della campagna "Brindo con prudenza".
Uno dei manifesti della campagna "Brindo con prudenza".

Certo non si può dire che le stragi del sabato sera siano risolte in maniera definitiva, però il trend è decisamente migliorato, al punto che ora nelle notti del fine settimana muoiono più adulti che giovani. L’anno scorso sono stati 362 gli incidenti mortali o gravi che, dalle 22 alle 6 del mattino, il venerdì e il sabato, hanno coinvolto ragazzi sotto i 30 anni, con 203 morti e 636 feriti. Nel Duemila, invece, le vittime furono 917, nel 2011 erano scese a 421.

Come sempre l'osservatorio Il Centauro-Asaps (associazione di sostenitori della polizia stradale, con oltre 10 mila tesserati) elabora i dati forniti dall’Istat, evidenziando l’uso di alcool o droga solo nell'11% degli incidenti gravi. “Sono state però 189 – spiega il presidente Giordano Biserni -, ovvero oltre la metà, le fuoriuscite per sbandamento di un veicolo, che ha fatto tutto da solo, perciò la stanchezza dei giovani incide, nel fine settimana. Metà sdegli incidenti è avvenuta su strade statali e provinciali, il 43% su strade urbane e solo il 7% in autostrada".

Al Nord avviene oltre la metà degli impatti mortali (194), con picchi in Lombardia (50), Emilia Romagna (46) e Veneto (32); 75 gli episodi al centro (32 nel Lazio, 24 in Toscana), per un 21%. Il 26% degli schianti si verifica al Sud, ovvero 93: 27 furono in Sicilia, 23 in Puglia e 16 in Campania, regioni in cui sino a pochi anni fa il fenomeno era inesistente. Gli episodi con più di un morto sono stati 20, mentre in 26 occasioni chi ha ucciso è fuggito senza portare soccorso. In 3 incidenti su 4, come media, è stata coinvolta una vettura, il resto ha visto protagoniste motociclette. In Romagna nel 2012 si sono contati solo 22 incidenti gravi, con 5 morti e 43 feriti: 10 incidenti a Forlì-Cesena con 3 vittime, 8 a Ravenna con una vittima e 4 a Rimini con un decesso e proprio in queste tre province il fenomeno delle stragi del sabato sera prese corpo un quarto di secolo fa.

"Le nuove norme più severe – spiega Biserni – sono un buon deterrente, i controlli decuplicati con l'etilometro e le campagne “Brindo con prudenza” hanno dato frutti. Dobbiamo mantenere questi modelli e la tensione, per evitare che la tendenza torni a far segnare cattivo tempo. Oggi i sinistri più gravi riguardano per oltre metà fasce di età più adulte". Fra anni '80 e '90, le mamme antirock sfidavano le lobby dei locali notturni costringendo le amministrazioni a far chiudere le balere alle 2 del mattino, anziché alle 4, lungo le strade della Bassa Emiliana, della Romagna o del nord-est. All’epoca auto di giovani si schiantavano contro muri, alberi e altri veicoli, perché al volante i riflessi erano appannati da alcol e stanchezza, mentre la velocità era elevata. Oggi il panorama è cambiato, guai però considerare archiviata l’emergenza.

Vanni Zagnoli
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