24/08/2010
Il cardinale di Parigi André Vingt-Trois
La Chiesa francese non accetta la politica di Sarkozy delle espulsioni programmate dei rom e chiede che venga aperto un dibattito. Il portavoce della Conferenza episcopale monsignor Bernard Podvin, in un’ intervista alla Radio vaticana, ha anche respinto le accuse di ingerenza: “A volte, si rimprovera alla Chiesa di esprimersi troppo o, al contrario, mai abbastanza su argomenti che riguardano la società. Credo che sia questo il segno della sua libertà: la Chiesa deve essere libera di esprimersi e soprattutto non deve adeguarsi alle mode del momento. La Chiesa non è un camaleonte che prende il colore dell’opinione che va per la maggiore. A volte prendiamo posizioni che sono controcorrente, contro alcune tendenze che non sempre ci sembrano positive. E lo facciamo in nome dei nostri valori. Noi cerchiamo soltanto di portare il nostro contributo al pensiero e all’azione di una società di cui noi affermiamo che abbia grandissimi valori umani. La Francia ha un tessuto associativo formidabile e i cattolici sono molto, molto presenti in tutte queste realtà”.
Il portavoce ha anche sottolineato che “purtroppo il Papa non viene ascoltato a sufficienza”. Benedetto XVI domenica all’Angelus, parlando proprio in francese aveva esortato all’accoglienza “senza discriminazione”. Contro la politica di Sarkozy erano intervenuto il cardinale di Parigi Vingt-Trois e decine di vescovi francesi. Uniti nelle critiche anche i giornali cattolici francesi. La Vie, Le Pelerin e La Croix hanno osservato come i cristiani non possano restare indifferenti davanti alle espulsioni. La stampa cattolica francese mette in risalto anche il calo di popolarità tra i cattolici del presidente Sarkozy, parlando di “malessere” e di fine della “luna di miele”. Se nel 2007 il 61 per cento dei cattolici praticanti stava con il presidente nei giorni scorsi i sondaggi davano la popolarità di Sarkozy tra i cattolici in calo di 15 punti. Insomma non basta l’elogio della “laicità positiva” pronunciato davanti al Papa, se poi si fanno passi indietro sui diritti umani. Il cardinale di Parigi nella sua omelia il giorno di Ferragosto aveva anche fustigato l’immagine da “circo” offerta dalla politica nel dibattito sulla sicurezza e aveva denunciato l’uso spropositato delle “invettive” nel dibattito politico e il “fascino dei soldi”, chiaro riferimento all’affare Bettencourt e alle presunte tangenti che hanno coinvolto il presidente.
Alberto Bobbio