Governo: tagli, tagli e ancora tagli

Il decreto sulla spending review della spesa pubblica impone sacrifici impressionanti. Ma non elimina l'aumento dell'Iva, che potrebbe dare il colpo di grazia ai consumi della famiglie.

04/07/2012
Un momento della presentazione del decreto sulla spending review (Ansa).
Un momento della presentazione del decreto sulla spending review (Ansa).

Del cosiddetto decreto sulla “spending review”, ovvero dei tagli sulla spesa pubblica decisi dal commissario straordinario Enrico Bondi, circola per il momento solo una bozza. Ma colpisce - nell'impostazione generale -  che di fronte a una quantità di tagli impressionante, il ventilato aumento dell’Iva – quello che se applicato potrebbe dare il colpo di grazia ai consumi della famiglie – non sia stato evitato, ma solo attenuato. A fronte di una tale mole di sacrifici infatti il Governo fa lo sconto di un punto e mezzo, ma aumenterà lo stesso l’imposta sul valore aggiunto di un punto, portandola dal 21 al 22 per cento, unico caso in Europa. Alcuni provvedimenti poi, sono a dir poco paradossali dato che sono adottati da un governo “tecnico” di impronta liberista, ma impongono prezzi “di Stato” a tutti, (prendere o lasciare) e addirittura rinegoziano contratti già firmati, con le conseguenze che si possono prevedere per i bilanci delle aziende appaltatrici.

Insomma: tagli, tagli e ancora tagli. Dalla riduzione della spesa sanitaria è atteso un contributo di un miliardo di euro da quest’anno e di due miliardi a partire dal 2013. Un piano draconiano, a dir poco: vengono rideterminati i tetti della spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera, rinegoziati al ribasso “ope legis” i contratti di appalto, riviste le convenzioni con le strutture private, ridotti i fondi per l’acquisto dei dispositivi medici, aumentato il contributo delle farmacie all’equilibrio del sistema e delle aziende farmaceutiche all’eventuale sforamento dei tetti di spesa. Per questi ultimi mesi del 2012 le farmacie dovranno concedere al servizio sanitario un extrasconto forzoso sui farmaci del 6,5 per cento, che a regime dall’anno prossimo sarà pari al 3,65 per cento. Indovinate su chi ricaricheranno le perdite le farmacie. Intanto le Asl, che potranno rinegoziare i contratti con prezzi eccedenti il 20 per cento rispetto al valore di riferimento, saranno obbligate ad ottenere le forniture attraverso la Consip.

La Consip, la Centrale di acquisto dello Stato, diventa la cabina di regia degli appalti pubblici. Il nuovo decreto prevede infatti  la nullità dei contratti di fornitura siglati fuori dalle convenzioni Consip e che non rispettano i prezzi di riferimento da questa stabiliti. Il decreto impone a tutte le amministrazioni pubbliche l’acquisizione obbligatoria attraverso le gare Consip dei contratti di fornitura di luce, gas, carburanti, combustibili per riscaldamento, telefonia fissa e mobile, con nullità degli acquisti effettuati in violazione della norma. La Pubblica amministrazione inoltre avrà il diritto di recesso dai contratti stipulati quando i parametri delle successive convenzioni Consip «siano migliorativi rispetto a quelli del contratto stipulato e l’appaltatore non acconsenta ad una modifica delle condizioni economiche».

Tagli anche nei ministeri, a partire dalla carta, con precisi obiettivi riguardo la dematerializzazione degli atti, la riduzione dei costi della telefonia fissa e mobile, la razionalizzazione del patrimonio immobiliare. L'Inps, inoltre, dovrà procedere alla rinegoziazione, in termini quantitativi e qualitativi, delle convenzioni stipulate con i Caf. Razionalizzazione in vista anche per le varie Scuole della Pubblica amministrazione, che saranno accorpate, mentre scatta una nuova sforbiciata sulle auto blu, che saranno ridotte di un ulteriore 50 per cento. Bloccati gli adeguamenti Istat per gli affitti pagati dalle pubbliche amministrazioni. Si taglierà l'organico delle forze armate «in misura non inferiore al 10%». I dipendenti delle forze di polizia con meno di 32 anni dovranno essere utilizzati per servizi operativi. Più che dimezzato, da 21 a 9 milioni, il fondo per le vittime dell’uranio impoverito. Una decisione che farà discutere. Entro venti giorni verrà varata un'ipotesi di riordino delle province», che nel frattempo non potranno procedere ad assunzioni a tempo indeterminato.

Saranno cancellate di sicuro quelle delle 10 città metropolitane. La spending review si abbatte anche sui trasferimenti dallo Stato centrale verso le amministrazioni locali. Alle Regioni, già “spremute” dai precedenti decreti del ministro Tremonti, viene chiesto un contributo di 700 milioni di euro nel 2012 e di 1 miliardo a partire dal 2013. Ai Comuni viene imposto un taglio delle risorse di 500 milioni quest'anno, e addirittura 2 miliardi dall'anno prossimo, mentre le Province (al di là del piano di accorpamento) dovranno risparmiare 500 milioni nel 2012 e 1 miliardo dal 2013. Anche per gli enti locali turn over delle assunzioni bloccato fino al 2016. 

Non c'è solo la conferma del taglio della pianta organica del 20 per cento per i dirigenti e del 10 per cento per tutti gli altri dipendenti. Nessuno è in grado di fare stime precise ma considerando che il settore conta 3,5 milioni di lavoratori. Potrebbero essere coinvolte oltre 300 mila persone. L’obiettivo sarà raggiunto con la messa in mobilità obbligatoria per due anni (con che criteri?) o, per i più anziani, con un meccanismo di accompagnamento alla pensione.  E che sarà affiancato, naturalmente, da un blocco del turn over.

Sono soppressi l'Istituto nazionale di ricerca metrologica, la Stazione zoologica Anton Dohrn, l'Istituto italiano di studi germanici e l'Istituto nazionale di alta matematica, l'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, il Museo storico della fisica e il Centro di studi e ricerche Enrico Fermi, l’istituto nazionale di astrofisica. I loro organi decadono, le loro funzioni sono redistribuite tra Cnr, Istituto nazionale di fisica nucleare e Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Proprio nel giorno della scoperta della “particella di Dio”.  

Francesco Anfossi
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Postato da ulmike il 22/08/2012 05:53

Spending review e tagli inutili. Si parla di limitare la spesa della pubblica amministrazione per evitare l’incremento dell’iva, ma se chi sperpera il denaro pubblico non può essere punito, allora qualcosa non torna signor Commissario straordinario per la spending review, dott. Enrico Bondi. Invece di tanto spending review contro le prescrizioni dei farmaci del medico di base, perché non prevedere il licenziamento a chi spreca il denaro pubblico, modificando il D.Lgs. n°150/2009 art. 55 quater comma 1 lettera F estendendo il licenziamento disciplinare d’ufficio senza preavviso oltre: 1) all’interdizione perpetua dalla pubblica amministrazione in caso di condanna superiore a cinque anni, 2) in caso di condanna definitiva per qualsiasi reato contro la pubblica amministrazione, 3) anche a chi produce un danno erariale di almeno 25 mila euro. A stabilire l’entità del danno alle casse dello stato c’è la Procura della Corte dei conti (non Procura della Repubblica) su esporto del cittadino. Urge quindi aggiornare l’art. 55-quater del D.Lgs.165/2001, introdotto dall'art.69 D.Lgs. 150/2009 che tratta il licenziamento disciplinare nella PA. Il primo dirigente dell’UMC di tal Ministero che fa installare un sistema automatico erogatore di biglietti elimina code negli uffici pubblici, che non riesce dopo nove mesi ad entrare in funzione perché i quindici sportelli non sono polifunzionali, piccola svista o negligenza costata almeno ventimila euro a noi contribuenti, in caso di condanna da parte delle Corte dei conti, su segnalazione del cittadino… Cosa ne pensate? Sapete dove si trova la Procura regionale della corte dei conti?

Postato da martinporres il 05/07/2012 06:42

Il governo Monti non è un governo politico, non è un governo tecnico. Il suo compito fondamentale è garantire la solvibilità dei nostri titoli del debito pubblico.

Postato da Vincenzo Alias Il Contadino il 04/07/2012 17:13

“Re George I” rewind o Giorgio Napolitano è il bosone Higgs? No,basta!E Berlusconi ci sta o non capisce che lo tengono in bagnomaria o per fagli fare la fine dello Statista Bettino Craxi? Meglio affermare che si stava meglio quando si credeva di stare peggio?In pratica,chi ha 4 voti e Saratoga sotto lo scranno come Fini-to e Casini-sta(Csm)gongolano nel fango dell'inganno$faziosità con tasse sul macinato come nel Regno Sabaudo:oggi col Governo dell'autoproclamatosi“Re George I”rewind o il PCI non proveniva dal Pianeta Marx e del Regime Comunista Urss,discendenti della“particella di Dio”scoperta al Cern senza saperlo che il bosone Higgs è sempre stato G. Napolitano con i suoi vice Casini,Fini e Bersani che non gliene frega nada dei 60.000.000 di Cittadini Italiani,visto che,appartenenza alla Casta con lauto stipendio e pensione d'oro?E io pago,loro incassano con leasing e case del Popolo gratis alla faccia del povero fottuto&gabbato Cipputi &Son,inc**to come Jean senza burro?http://vincenzoaliasilcontadino.ilcannocchiale.it/post/2745970.html http://vincenzoaliasilcontadino.blogspot.it/ http://vincenzoaliasilcontadino.wordpress.com/2012/07/04/re-george-i-rewind-o-giorgio-napolitano-e-il-bosone-higgs-5/ http://www.liberoquotidiano.it/news/home/1051232/La-pazza-idea-di-Casini--Monti-e-Napolitano-un-anno-in-piu.html http://www.ilgiornale.it/interni/colpo_sole_riformeun_accordo_congelare_voto/napolitano-riforme-assemblea_costituente-governo_monti-elezioni_politiche/04-07-2012/articolo-id=595450-page=0-comments=1#scrivi_commento

Postato da DOR1955 il 04/07/2012 16:01

Egregio Dr. Anfossi, cosa si aspettava da questo governo? Non mi dica che lei è uno di quelli che speravano nel "miracolo" Monti e compagni di merende (intesi come ministri-sottosegretari e via dicendo)? Uno di quelli che, presumendo (in buona fede nel suo caso - ne sono certo) "super-mario-fmi" essere stato un buon burocrate a livello europeo e essere un professore di economia (o econo-sua?) alla bocconi, fosse in grado di risollevare le sorti di questo Paese cannibalizzato da oltre trent'anni di malapolitica e malaffare? Monti (e con lui intendo tutto questo governo) non è e non sarà in grado di fare nulla di buono per l'Italia, a cominciare dalla cosa fondamentale sancita dalla nostra Costituzione. E cioè creare un solo posto di lavoro. Anzi, da quando si è insediato mi sembra che si siano persi oltre 200.000 posti lavoro, senza contare tutte le piccole attività (artigiani-commercianti-autonomi, ecc.) che hanno dovuto chiudere. Nella mia testa di "inesperto di economia" sono a ritenere che lo sviluppo di un Paese passi primariamente, e necessariamente, per una sola strada; il Lavoro. Cosa che questo governo non ha fatto; anzi, ha fatto e sta facendo esattamente il contrario. Questo è "tradimento" dell'articolo 1 della Costituzione: mi sembra insindacabile. Per quanto riguarda i "tagli" questo governo ne ha fatto e ne farà ancora; purtroppo dove era necessario tagliare realmente non lo ha fatto e non la farà in quanto andrebbe a toccare interessi propri, di lobby, di amici, di amici degli amici e sopratutto delle banche. Le "banche"; fanno gli affari con il denaro degli italiani (e degli europei) ma non fanno gli interessi degli italiani. Come mai? Che sia, pensiero malizioso, perchè "super-mario-fmi" e "corradino passera" sono emanazione delle banche? Boh? In ogni caso questo modo di fare politica (ma questa è politica o finanza pro-banche?) non si addice di certo a un Paese come l'Italia e le conseguenze le vedremo, estremizzate rispetto allo scenario attuale, nei prossimi mesi e in seguito per almeno 20 anni. Continuo a ripetere dal momento dell'insediamento di "super-mario-fmi" a capo del governo: meno 400.000 posti lavoro a fine 2012 e -3% del PIL. Per non parlare della disoccupazione reale che è ben oltre il 10,8% che ci vogliono far credere. A proposito, dati di oggi; entrate fiscali in diminuzione nel primo trimestre 2012, aumento dell'inflazione, diminuzione del potere di acquisto e dei consumi. Un’altra “chicca”; la Fiat, con la “benedizione” di “super-mario-fmi” (altro tradimento) ha detto che eliminerà uno stabilimento di produzione in Italia. In sintesi, nel giro di tre o quattro anni la Fiat non sarà più presente, in qualità di produttore, in questo Paese. Quanti altri posti lavoro diretti e indiretti verranno “bruciati”? E come disse l’allora Presidente della Repubblica Scalfaro sono a dire: “Io non ci stò”. Non ci stò a farmi governare da persone incapaci, egoiste ed egocentriche (la “fornaretta” tanto per non fare nomi), non ci stò a vedere il mio futuro, ma soprattutto quello delle mie figlie (e in subordine degli italiani onesti) non solo incerto, come in ogni caso è il futuro, ma segnato preventivamente e scientemente da un inarrestabile declino economico che porterà, inevitabilmente, anche a un declino morale e sociale. Non ci stò a contribuire, direttamente o indirettamente a mantenere un apparato politico-burocratico elefantiaco e autoreferente il cui unico scopo è sopravvive a se stesso. Non ci stò, da Cristiano, a vedere perpetrate ingiustizie sociali di ogni specie senza fare nulla, magari “girandomi” metaforicamente ( e non solo) dall’altra parte solo perché (non è il mio caso – ve lo posso assicurare e dimostrare) si ha la “pancia piena” e magari un qualche “tesoretto” legale o illegale messo da parte. Dove sono i veri “Cristiani” che si ribellano a questo andazzo? Non voglio essere blasfemo e chiedo perdono a Dio se lo dovessi essere; se oggi Gesù Cristo entrasse in Parlamento rovescerebbe o meno i tavoli ( e non solo) di questo “tempio” dell’iniquità, della volgarità, dell’ingiustizia? Forse però Gesù Cristo non lo farà in quanto ha dato a noi Cristiani la possibilità di farlo in “scienza e coscienza”; purtroppo da buoni “sedicenti cattolici” ipocriti ed egoisti non faremo nulla a meno che non ci venga toccato il nostro “orticello”. E allora ben ci sta che ci massacrino con tasse-licenziamenti-riduzione dei servzi e quant’altro va in direzione opposta a un qualsiasi tipo di sviluppo economico e sociale del Paese. Di certo i novecento e passa parlamentari, politicanti da strapazzo che brancolano per le aule parlamentari non sono la soluzione (visto che sono gli stessi che ci hanno portato in queste condizioni) ai problemi del Paese, ma il sostenere che “super-mario-fmi” sia la soluzione giusta mi sembra, dati alla mano, una tragica bugia. Che pagheremo cara!

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