19/03/2012
La scuola ebraica Ozar Hatorah, luogo del massacro (foto e foto copertina Reuters).
«È una tragedia nazionale. E’ impossibile accettare l’idea che si possa fare un tale massacro. Ed è una tragedia anche che esistano dei dementi capaci di commettere atti simili». Lo ha dichiarato il presidente Nicolas Sarkozy, accorso lunedì mattina a Tolosa, davanti alla scuola ebraica Ozar Hatorah dove poche ore prima un killer con un casco, arrivato su uno scooter nero, ha aperto il fuoco sulla piccola folla dei bambini e dei loro genitori fermi come tutte le mattine al punto di raduno. Sono morti un insegnante (un rabbino) di 30 anni, i suoi due figli di 3 e 6 anni e una bimba di 10 anni figlia del direttore dell’istituto. Anche un adolescente di 17 anni è rimasto vittima dell’agguato: gravemente ferito, il ragazzo è in fin di vita all’ospedale di Tolosa. Il killer è riuscito a fuggire a bordo del medesimo scooter nero.
Una vera e propria caccia all’uomo si è scatenata in città e nella la regione, dove tutte le forze di polizia disponibili sono state mobilitate. Da Parigi è giunto un gruppo di agenti dell’antiterrorismo. Gli investigatori non hanno dubbi: il killer della scuola ebraica è lo stesso che nei giorni scorsi ha freddamente assassinato tre militari, tre paracadutisti, uno a Tolosa (l’11 marzo) due nella vicina città di Montauban (15 marzo). Un quarto militare, gravemente ferito, è in fin di vita. In tutti e tre i casi la “tecnica” degli attentati è stata la stessa (agguati fulminei con uno scooter, esecuzioni perpetrate con una freddezza impressionante) e anche l’arma è la stessa, una pistola mitragliatrice di calibro 11,43. Nell’assalto alla scuola ebraica l’assassino aveva tentato, in un primo tempo, di fare fuoco con una pistola di calibro 9, ma l’arma si era inceppata. I magistrati di Tolosa che coordinano le indagini mettono l’accento sul carattere razzista degli attentati: le vittime di oggi sono tutte ebree, mentre due dei tre soldati assassinati nei giorni scorsi erano musulmani, il terzo, originario delle Antille francesi, aveva la pelle nera.
Subito dopo Sarkozy si è recato sul posto della tragedia anche il leader socialista François Hollande, principale concorrente (favorito dai sondaggi) del presidente uscente nella corsa all’Eliseo. La classe politica nel suo insieme ha espresso orrore e indignazione, ed è stato deciso, di comune accordo, di fare una pausa nella campagna elettorale, a un mese esatto dall’appuntamento con le urne. Saranno sospesi per due o tre giorni i comizi, i raduni, gli interventi in Tv e alla radio. Tutti e dieci i candidati in pista per la corsa all’Eliseo, compresi Marine Le Pen (estrema destra) e Jean-Luc Mélenchon (estrema sinistra) si sono solennemente impegnati a non strumentalizzare per fini elettorali la tragedia di Tolosa. Sarkozy ha anche decretato, per martedì, un minuto di silenzio in tutte le scuole pubbliche e private di Francia. Lunedì sera, a Parigi, c’è stata una marcia silenziosa seguita da una messa nella Cattedrale di Notre-Dame e da cerimonie nelle sinagoghe (una alla quale è intervenuto Sarkozy).
Misure straordinarie sono state messe in opera per rinforzare la sicurezza attorno agli istituti scolastici, e per proteggere i militari. La polizia, come si è detto, ha mobilitato tutte le sue forze per tentare di catturare l’assassino. Gli investigatori si sono rivolti anche agli psicologi per stabilire un profilo del serial killer, di cui si ignorano (per ora) gli obiettivi e il movente. Quello che è certo è che l’uomo ha un eccezionale sangue freddo e conosce molto bene i luoghi in cui compie le stragi. Segno che le autorità sono ormai persuase che il serial killer sia un solo e medesimo uomo, la sezione antiterrorismo del tribunale di Parigi ha deciso di unificare le inchieste sulla strage della scuola ebraica di Tolosa e sugli assassini dei militari a Tolosa e a Montauban. Anche in Israele le popolazione ha espresso orrore e sdegno, mentre la comunità ebraica francese è sotto shock. I sentimenti i orrore e di inquietudine sono alimentati dalla dinamica dell’attentato contro la scuola ebraica, così come l’ha ricostruita il procuratore della repubblica di Tolosa, Michel Valet. «E’ successo in un attimo, qualche minuto prima delle 8 del mattino», ha detto il magistrato. «Il killer prima ha sparato contro tutto quello che aveva di fronte, poi ha anche inseguito alcuni bambini all’interno dell’istituto, sempre sparando all’impazzata». Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della scuola, ha aggiunto il procuratore, «sono insopportabili».
Paolo Romani