15/05/2013
Carlo Petrini e José Graziano da Silva
La FAO e Slow Food International uniscono le forze per migliorare i mezzi di sussistenza dei piccoli agricoltori e degli altri lavoratori nelle zone rurali. Un protocollo d'intesa, firmato dal Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva, e da Carlo Petrini, presidente di Slow Food, prevede la collaborazione delle due organizzazioni per la promozione di sistemi agricoli e alimentari più inclusivi a livello locale, nazionale e internazionale.
Le azioni congiunte di FAO e Slow Food si concentreranno soprattutto nella creazione di campagne di sensibilizzazione, nel rafforzare le reti locali, regionali e globali e nel promuovere iniziative mondiali come l'Anno Internazionale dell'Agricoltura Familiare nel 2014. I messaggi porranno l'accento sul valore dei cibi locali e delle varietà di cereali sotto-utilizzate promuovendo allo stesso tempo l'accesso ai mercati da parte dei piccoli produttori, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, la riduzione degli sprechi alimentari e il miglioramento del benessere degli animali. «Slow Food e la FAO condividono la stessa visione di un mondo sostenibile, libero dalla fame e che tutela la biodiversità a beneficio delle generazioni future.
L'accordo di oggi ci permetterà di mettere in campo una serie importante di iniziative congiunte e ci porta un passo più vicini al mondo che vogliamo», ha detto Da Silva. Carlo Petrini ha sottolineato come: «La collaborazione tra FAO e Slow Food nasce dall'unità di intenti nel lavoro di valorizzazione del patrimonio gastronomico tradizionale locale che portiamo avanti da anni in tanti Paesi, basato sulla difesa della biodiversità agroalimentare e sul sostegno agli agricoltori e produttori di piccola scala».
Le attività previste dall'accordo includono la protezione dei prodotti alimentari tradizionali e la promozione delle tradizioni culinarie così come del patrimonio culturale delle comunità rurali. Più nello specifico, Slow Food può contribuire alla creazione di inventari di specie di cereali locali, indigene e sotto-utilizzate potenzialmente importanti per la sicurezza alimentare, offrendo, in questo modo, un valido supporto all'impegno della FAO per la rivalutazione e la promozione delle colture sottoutilizzate. Inoltre FAO e Slow Food lavoreranno assieme per facilitare l'accesso ai mercati dei piccoli agricoltori attraverso organizzazioni di produttori e cooperative rafforzate.
Roberto Zichittella