17/04/2011
Lavoratori stranieri in un cantiere.
Giulio Tremonti, come ben sappiamo, è il plenipotenziario del Governo per la politica economica e finanziaria. E', inoltre, il ministro di cui il premier Berlusconi non può fare a meno e, all'interno dello stesso Governo, l'interlocutore di fiducia della Lega Nord. Si presume, dunque, che le sue analisi e le sue opinioni abbiano non solo un certo peso ma in una certa misura rispecchino anche il modo di pensare del Governo stesso.
Se è così, cioè se Tremonti semplicemente non parla a vanvera (e non lo fa), le parole che il ministro ha pronunciato ieri ai lavori del Fondo monetario internazionale a Washington (Usa), dovrebbero chiudere per un bel pezzo lo sciocchezzaio che, in Italia, immiserisce e svilisce il dibattito sull'immigrazione. Tremonti ha detto questo: "In
Italia ci sono 4 milioni di immigrati, tra cui moltissimi giovani, che
lavorano da mattina a sera e anche di notte... Questo formula un'idea sulle cause e i perché della
disoccupazione giovanile. L'Italia offre
lavoro a certe condizioni a certe persone, evidentemente non c'è
domanda per questi tipi di lavoro da parte di altri. Bisogna piuttosto
chiedersi che lavoro fanno gli immigrati".
Interrogato sulla crescente disoccupazione giovanile in Italia (che
nella fascia d'età 15-24 anni supera il 28%), il ministro ha ribadito:
"Non mi risulta che tra i giovani immigrati ci sia
disoccupazione, è tutta gente che lavora tantissimo". E ha poi escluso
che si possa ipotizzare un blocco dell'immigrazione.
Fine, dunque, alla fabbrica delle bufale. Museruola a chi dice che gli immigrati rubano lavoro agli italiani: Tremonti dice esattamente il contrario, e cioè che gli immigrati fanno lavori di cui c'è comunque bisogno ma che gli italiani non vogliono più fare. Lavori che sono retribuiti "a certe condizioni", a quanto pare respinte da tanti giovani italiani. Escluso il blocco dell'immigrazione, in linea del resto con le recenti analisi del ministero del Lavoro guidato da Maurizio Sacconi, secondo cui da qui al 2020 l'Italia avrà bisogno di quasi 2 milioni di nuovi lavoratori immigrati.
Fa piacere sentir confermare anche da un personaggio potente e influente come Tremonti, poco sospettabile di cattocomunismo, i giudizi che molti ambienti cattolici, compresa Famiglia Cristiana, esprimono da tempo sul tema dell'immigrazione.
Fulvio Scaglione