21/05/2013
I tentativi di soccorso di una delle vittime del tornado.
La natura si accanisce di nuovo sull’America: un tornado di proporzioni mostruose – quasi 3 kilometri di diametro e venti fino a 300 kilometri l’ora – tocca terra nella periferia sud di Oklahoma city e ci resta per 40 interminabili minuti, viaggia per almeno trenta kilometri, distruggendo tutto quello che trova sulla sua strada fino ad abbattersi sul popoloso sobborgo di Moore e centrare in pieno una scuola elementare piena di gente , 75 tra bambini, insegnanti e amministratori. Quando si placa il vento e le nubi scure cominciano a diradarsi ci si rende conto di essere di fronte a una tragedia di proporzioni altrettanto mostruose. Anche perché’ tra i morti confermati, che alle 2 di notte, ora di New York risultavano essere ufficialmente 51, (ma con le notizie che parlavano di altri 40 corpi recuperati) sembrano esserci anche almeno 20 bambini, studenti di quella scuola di cui neanche i muri maestri sembrano aver retto all’impatto sia del vento sia soprattutto di ogni sorta di oggetto, da semplici tegole a intere automobili o capi di bestiame che sollevati dal vento diventano proiettili di artiglieria a tutti gli effetti.
Molti dei feriti infatti, per ora 145 quelli ricoverati in ospedale, hanno sofferto lacerazioni dovute a impatti con oggetti “sparati” dal vento. Di fatto le prime immagini che giungono in serata dalle zone colpite sembrano quelle di un bombardamento a tappeto con interi quartieri residenziali rasi al suolo e cumuli di macerie dove fino a ieri mattina sorgevano gli edifici più grandi, come appunto la scuola di Plaza Towers, teatro di una gigantesca operazione notturna di ricerca sopravvissuti che drammaticamente man mano che passano le ore diventa sempre più un'operazione di recupero cadaveri. Il tutto sotto l’occhio indiscreto e impietoso delle telecamere di tutte le TV d’America.
E pensare che da queste parti ci sono abituati ai Tornado: almeno altri due avevano colpito la stessa zona esatta negli ultimi 14 anni , ma di dimensioni minori e soprattutto con più tempo a disposizione per mettersi al sicuro. L’Oklahoma che occupa la parte più a sud delle grandi pianure centrali è uno degli stati del cosiddetto tornado Alley (il corridoio delle trombe d’aria) insieme al Texas a cui fa, in un certo senso, da “cappello”, al Kansas, al Missouri ed alti territori del Midwest con cui condivide una triste storia di stragi causate dalla furia di madre natura (la più grave nel 1925 con quasi 700 morti e oltre 2000 feriti). Dunque negli anni sono stati messi a punto sistemi di avvertimento, evacuazione e rifugio per limitare il più possibile i danni, almeno alle persone, di queste periodiche catastrofi. Stavolta però dall’allarme all’effettivo “touch down” (atterraggio) sono passati appena 15 minuti e quello che doveva essere una piccola tromba d’aria - parte di un previsto sistema di temporali che da domenica sera spazzava una zona che va dal Texas al Kansas e che sembra durerà fino a mercoledì inoltrato – si è rapidamente trasformato in un gigantesco tornado di categoria 4 , la seconda più grave nella scala Fujita (secondo la quale con 5 si indica il massimo dell’intensità).
Di fatto, mentre alle TV continuano ad arrivare immagini impressionanti girate con l’home video o i telefonini, tutti gli intervistati, dai semplici residenti ai più‘stagionati’ specialisti delle squadre di soccorso giurano di non ricordare niente del genere. Per ora si scava tra i detriti nella notte e quando sorgerà di nuovo il sole cominceranno ad arrivare anche le cifreufficiali. Viste le premesse si teme che quelle dei danni siano da record; e soprattutto che quelle dei morti e dei feriti come hanno fatto tragicamente per tutta la sera, continuino a salire.
Stefano Salimbeni