Wall Street, indignati e organizzati

Il movimento di "Occupy Wall Street", che vuole sfidare lo strapotere della finanza in tutto il mondo, in appena un mese di vita ha già organizzato 950 eventi in 82 Paesi.

19/10/2011

Su Facebook 246.944 persone hanno espresso il loro parere favorevole con "Like", "Mi piace". In banca hanno già 300.000 dollari e ogni giorno a Zuccotti Park, dove ha sede il quartiere generale della protesta, situato fra Broadway e Liberty street nella zona di Wall Street (da cui prende il nome il movimento), arrivano una media di 300 scatole contenenti cibo, abiti e materiale vario di sopravvivenza. "Occupy Wall Street", il movimento di protesta più stimato del mondo, ha soltanto un mese di vita, aderenti in molti Paesi e tanta voglia di sfidare lo strapotere della finanza, la disoccupazione e l’incapacità della classe politica nel gestire la crisi.


Varato ufficialmente il 17 settembre con un corteo cui hanno partecipato circa mille persone, "Occupy Wall Street" ha avuto la sua giornata di gloria lo scorso fine settimana quando sono stati organizzati 950 eventi in 82 Paesi. A Zuccotti Park, l’ex Liberty Park di proprietà della Brookfield Properties, gli attivisti della prima ora spiegano con garbo e determinazione ai nuovi arrivati come mantenere la pulizia del parco, cosa si può e cosa non si può fare e dove possono prendere un libro in prestito per ingannare le ore. Alle donne interessate vengono addirittura offerti gomitoli di lana per fare la maglia.


I donatori che riempiono le scatole da spedire ai dimostranti non lasciano nulla al caso. Coperte per la notte quando vento comincia ad essere decisamente freddo, maglioni, sciarpe, cuscini, sacchi a pelo, cibo in scatola e medicinali. C’è sempre un infermiere di turno che distribuisce pillole a chi ne ha bisogno e spesso decide che il "paziente" ha più che altro bisogno di recarsi alla mensa dove può trovare bevande calde, pizza, panini e spesso pasta al sugo. I clienti del ristorante da campo se vogliono mettono nel salvadanaio qualche dollaro. Non è però assolutamente necessario e meno che mai richiesto.


Sono addirittura arrivati a Zuccotti Park degli occhialini da nuoto, utili se si metterà male con la polizia che di tanto in tanto minaccia di evacuare il parco e per farlo potrebbe usare gli spray al pepe. Il materiale in arrivo viene catalogato e in attesa d’ essere usato, immagazzinato nei locali della United Federation of Teachers, il sindacato degli insegnati che ha uffici in zona. Il denaro raccolto, sia vaglia postali sia contante lasciato nei salvadanai del parco, viene registrato su una lavagna affinché tutti possano controllare, poi depositato alla Amalgamated Bank, l’ unica banca americana di proprietà al 100 per 100 dei sindacati.

Mariuccia Chiantaretto
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