27/10/2012
La slovena Maze durante la sua gara vittoriosa a Soelden (foto del servizio: Reuters).
In
mattinata è partita la coppa del mondo di sci alpino, con lo slalom gigante
donne vinto dalla slovena Tina Maze. Migliore italiana Denise Karbon, settima,
davanti a Irene Curtoni, 21° Lisa Magdalena Agerer, sono finite fuori Federica
Brignone, Nadia Fanchini e Lindsey Vonn, che infilando il braccio in una porta
si è fatta male al polso sinistro.
Domani
tocca agli uomini, sempre sul ghiacciaio Rettenbach di Soelden e in Austria fa
davvero molto freddo.
Per
problemi alla schiena rinunciano all’esordio Christof Innerhofer (due ori e un
argento ai mondiali del 2011, adesso è in ritardo negli allenamenti) e Manuela
Moelgg, 29 anni e 10 podi. Su questa pista ha vinto solo un’azzurra, Denise Karbon
nel 2007, ha 32 anni e vanta 6 successi in gigante, 4 anni fa si aggiudicò la Coppa di specialità, da allora è rientrata fra le 3 appena due volte, finendo
spesso quarta.
Adesso fra l’altro è turbata dai guai con la giustizia militare:
la guardia di finanza è il suo corpo sportivo, l’ha rinviata a giudizio per 400 mila euro di sponsorizzazioni depositati all'estero. “Io non ne sapevo nulla – si difende
-, ha fatto tutto il mio manager”.
Si
chiama Roland Costa, è un consulente finanziario di Ortisei con interessi
professionali in Svizzera e ha patteggiato un anno e mezzo, ottenendo la
sospensione della pena poichè incensurato. Curava anche gli interessi dell’ex
azzurra Isolde Kostner, pure rinviata a giudizio dal tribunale militare di
Verona.
In
gara c’erano due coppie di sorelle, le valtellinesi Irene ed Elena Curtoni e le
bergamasche Nadia (9 podi, compresa una vittoria in Canada) e Sabrina Fanchini,
l’atesina Anna Hofer e l'esordiente orobica Michela Azzola, mentre Giulia
Gianesini se forza ha capogiri per una caduta estiva, per questo non è partita.
Favorita
per la classifica generale resta Lindsey Vonn, l’americana mantiene il cognome
del marito nonostante il divorzio, evitando di farsi chiamare Kildow: alla Fis ha
chiesto di gareggiare in Canada con gli uomini, a fine novembre, nella prima
discesa, poichè in campo femminile è imbattibile. “Uso sci da uomini e mi
alleno spesso con loro", racconta la fuoriclasse, già vincitrice di 26 discese e
53 gare di coppa: "E’ una sfida soprattutto con me stessa".
“Ma
è solo una mossa pubblicitaria – obietta Federica Brignone, 22 anni, la vera
punta azzurra, "neanche entrerebbe fra i primi 50. Peraltro non posso che
ammirarla, dal momento che mi batte regolarmente”.
Federica
ha raggiunto 6 podi, a luglio e settembre si è allenata bene in Argentina,
finchè non è stata penalizzata da una cisti tendinea alla gamba destra: “La
toglierò a fine stagione, intanto ho regolato lo scarpone”.
Punta
al podio nella coppa di gigante, alla continuità, dopo l’argento mondiale di
Garmish 2011.
“Preferisco
essere costante, anzichè vivere l’exploit di un giorno. Di qui a fine anno sono
in programma 6 degli 8 giganti, non voglio sbagliare”.
Capita
spesso allo slalomista Giuliano Razzoli, che a parte l’oro olimpico di
Vancouver nello slalom ha vinto solo due volte. “La sua sciata non è sicura, è
velocissimo ma commette tanti errori”.
Nel
circo bianco è Lisa Magdalena Agerer, 21 anni, la miglior amica di Brignone: è figlia
dell’austriaco Gerd Agerer, buon sciatore master, e di Kristine, commessa
fiorista originaria della val Venosta. Federica la vede miglior azzurra del
gigante, autoescludendosi dal pronostico.
“Prevedo
che Lindsay Vonn si aggiudichi la sua quinta coppa negli ultimi 6 anni, venne
battuta da Maria Riesch nel 2011 per soli 3 punti. Seconda può arrivare
l’austriaca Fenninger, poi la tedesca Rebensburg, mentre Elena Curtoni è la più
accreditata fra noi”.
Denise Karbon, una delle "punte" della squadra italiana.
In slalom vede l’austriaca Schild (“Costazza sarà la nostra punta”), in gigante la francese Worley e proprio Rebensburg e Fenninger, favorite anche nel superG, alle spalle però della Vonn. “Occhio però a Daniela Merighetti”. Le donne sono attese da un totale di 37 gare, due in più degli uomini, per i quali il calendario prevede una discesa in più, ma due superG e un gigante in meno. Suggestivi saranno in particolare gli slalom paralleli nelle metropoli, a Monaco di Baviera e Mosca. L’Italia ospiterà 4 tappe maschili, a dicembre: in val Gardena, venerdì 14 la discesa e sabato 15 il superg; domenica 16 gigante in Alta Badia e martedì 18 slalom a Madonna di Campiglio. Due le gare femminili, a Cortina d’Ampezzo (sabato 19 gennaio discesa, domenica 20 superg), mentre le finali sono in Svizzera, il 17 marzo a Lenzerheide.
I campionati del mondo si disputeranno invece dal 4 al 17 febbraio, a Schladming, in Austria, lì gli atleti arriveranno perfettamente rodati con i nuovi sci, più lunghi e meno stretti al centro, larghi almeno 6,5 centimetri: l’aumento del raggio di curvatura fa diminuire le torsioni delle ginocchia e dunque le lesioni ai legamenti, incrementando la sicurezza. “Personalmente mi trovo già bene, al di là della caduta odierna”, sottolinea Federica, all’inseguimento dei 15 podi di mamma Ninna Quario, dal ’79 in poi. “Sono io a farle da manager", racconta la madre, "e la tengo concentrata sullo sport, dicendo no a proposte commerciali fuori dalla pista. E’ giusto che si goda il tempo libero e il fidanzato”.
Si chiama Nicholas, è francese, ha 21 anni e vuol essere protagonista in coppa Europa di superG e discesa libera. Certo per il momento non può competere con i grandi di coppa del mondo, Federica vede favoriti l’austriaco Hirscher, detentore, e il norvegese Svindal, ma pure lo svizzero Janka può tornare protagonista. “Fra i nostri mi aspetto molto da Stefano Gross, in slalom è secondo solo a Hirscher e più forte dello svedese Myhrer, senza dimenticare Cristian Deville”.
Nel gigante il numero uno è l’americano Ligety, mito della Brignone, ma certamente sarà ancora protagonista Max Blardone. In superG l’Italia si affida al redivivo Werner Hell, in discesa a Dominik Paris; emergente è considerato il piemontese Mattia Casse. Dopo quest’antipasto austriaco, stop di due settimane, a metà novembre in Finlandia ci saranno due slalom, da fine mese le gare veloci in Nord America, da lì la stagione sciistica proporrà anche più di due prove a settimana.
Vanni Zagnoli