23/10/2012
Torna in pista Luigi Delneri, a sorpresa va al Genoa, mentre due anni e mezzo fa aveva portato la Sampdoria al preliminare di Champions League, meritando la chiamata della Juve. La scorsa stagione era rimasto fermo, per il secondo anno di contratto con i bianconeri, rilasciando appena tre interviste, la seconda era questa, il mese scorso.
Luigi Del Neri quando siedeva sulla panchina della Juventus durante il match contro il Genoa, la sua nuova squadra. (Corbis)
- Mister, la Juventus farà strada anche in Europa?
“Ha una struttura solida, anche come società. Le concorrenti sono numerose, l’anno scorso l’assenza dalla Coppa era stata un vantaggio, l’ultima campagna acquisti ha portato rinforzi nei ruoli più dispendiosi, sul piano delle energie”.
- Il Chelsea si è fatto rimontare due gol, da detentore della Champions League, da due debuttanti nell’ex coppa dei Campioni: Vidal, quasi zoppo, e Quagliarella.
“Fabio rappresenta uno dei miei motivi di rammarico. Nel gennaio 2011 si infortunò gravemente, Martinez si ruppe il piede e pure De Ceglie, Sissoko e Iaquinta ebbero problemi”.
- Neanche arrivò in Europa, negli ultimi 50 anni alla Vecchia Signora era capitato due sole volte, a parte la stagione in B...
“Nel girone d’andata la classifica era a posto, poi aumentarono le aspettative ma la squadra non era in grado di ripetersi”.
- Il suo erede in bianconero Antonio Conte ebbe vari rinforzi, in particolare Lichtsteiner, Pirlo, Giaccherini, Vidal e Vucinic. Con loro anche lei avrebbe vinto?
“Con il senno di poi non si può mai ragionare. Pirlo viene da un campionato eccellente, tuttora si avvertono al milan le conseguenze della sua partenza. La punta montenegrina è utile al gioco aggressivo voluto dal mister, il centrocampista cileno è uno dei punti di forza, come Buffon, Barzagli e altri. Giaccherini era partito titolare agli Europei, pur non essendolo sempre nella Juve”.
- Conte è squalificato anche in Europa, ma è giusto che in settimana alleni?
“Paga già abbastanza stando in tribuna in ogni partita. Da uomo di sport deve accettare il verdetto della giustizia, per condannare peraltro occorre essere certi della colpevolezza”.
- Stramaccioni a 36 anni è all’Inter, Delneri a 54 arrivò al Porto e poi alla Roma...
“Ha colto la palla al balzo, si gioca bene l’occasione. Fra i tecnici è in atto un ricambio generazionale, Ferrara aveva cominciato bene alla Sampdoria, al pari di Montella, idem il debuttante Maran nel Catania. Sono amico di Cosmi, penalizzato con il Siena, ovviamente non dimentico l’Atalanta, dove ho allenato per due anni, prima di raggiungere la Champions League con la Sampdoria”.
- A Bergamo Cristiano Doni era il suo capitano. Com’è possibile che poi sia diventato un fulcro del calcioscommesse?
“Lo ricordo con molto affetto, si comportava da professionista, poi non so cosa sia cambiato. Se ha sbagliato, è giusto che paghi. Chi non ha fatto niente, invece, può essere in pace con la coscienza”.
- Perchè Delneri è sparito, per quasi un anno e mezzo?
“Mi sono tirato via da tutto, non mi interessa neanche fare l'ospite televisivo. Vivo sereno, sono nel calcio da oltre 40 anni, si passano momenti di difficoltà. Ringrazio sempre tutte le società per le dimostrazioni di attenzione, durante l’inverno ne arrivarono di più che a giugno. Mi fa arrabbiare quando manca il rispetto delle persone, in certe situazioni ce n'è di meno".
- Adesso fa il pensionato?
“Mi sono ritemprato, vivendo la famiglia più intensamente, con un altro tipo di atteggiamento, rispetto a quando lavoro. Ho raggiunto un livello di normalità, con le figlie Elisa e Gaia, e i nipoti Giulia, 14 anni, Brian, 6, e Alessandro, 2 e mezzo, acquisendo conoscenze più appaganti. La calma professionale mi fa bene”.
Vanni Zagnoli