29/11/2011
Alberto Masi con la maglia della Nazionale Lega Pro.
La prima volta di una squadra di calcio palestinese in Italia – anzi, in Europa - coincide con un incredibile e atteso momento di fratellanza fra ragazzi che si sono incontrati per la prima volta fra loro ma che sono stati capaci di fare “spogliatoio” senza neanche pensarci due volte. Al “Migaghelli” di Santa Maria degli Angeli, Assisi, la nazionale della Palestina ha affrontato la rappresentativa italiana della Lega Pro, ma subito va spiegato che il risultato finale della gara (1-0 per gli Azzurrini) ha interessato ben poco perfino chi è sceso in campo. «Perché ha vinto l’amicizia», come ha spiegato Jibril Rajoub, presidente della Federcalcio palestinese dopo il triplice fischio finale.
Di rimando Francesco Ghirelli, direttore della Lega Pro, ha spiegato come è nata l’idea della partita-incontro con i palestinesi: «Ci sono oltre 700 chilometri di un muro che dividono Palestina e Israele, una storia tragica e dolorosa, e il pallone può rappresentare un dialogo per scalfire quel muro. Siamo stati nei giardini del Vaticano con la squadra palestinese, ragazzi emozionati, incredibile”. In sintonia anche le parole di Mario Macalli, presidente della Lega Pro: «È solo una partita e noi facciamo calcio, però certe cose vanno oltre: il calcio può essere strumento di pace e amicizia tra i popoli, il messaggio che lanciamo è molto significativo, come la scelta di Assisi».
Nessuna coppa del mondo in palio, neanche la Rimet, appena una semplice “Coppa dell’Amicizia”. Ma la sfida disputata in Umbria rientra comunque nel novero delle partite storiche disputate da una rappresentativa azzurra. Al pari d’un Italia-Germania 4-3, per lo meno per il valore umano dei novanta minuti disputati e per la cornice che ha accompagnato l’arrivo in Italia della delegazione palestinese. Che oltre ad essere stata ospitata in Vaticano è stata anche ricevuta dal presidente della Camera Gianfranco Fini.
Finale dedicato al vicepresidente del Cio Mario Pescante, anch’egli presente a questo evento nel segno dell’amicizia. «L’Italia - ha spiegato - è stata la prima nazione a portare una sua rappresentativa in Palestina lo scorso anno e oggi ha ospitato la Nazionale palestinese nel suo esordio ufficiale in Europa, ad Assisi, che è un simbolo di pace e di amicizia tra i popoli. Per il futuro il mio auspicio è ospitare presto qui un triangolare tra Italia, Palestina e Israele».
Massimiliano Morelli