10/08/2012
David Rudisha, vincitore degli 800 metri alle Olimpiadi di Londra 2012 (Reuters).
Nella notte di Londra in cui Usain Bolt è sfrecciato primo sul traguardo della gara dei 200 metri piani, la vera impresa l’ha compiuta un ragazzo kenyano di 23 anni, David Rudisha, vincitore degli 800 metri. Nella storia dell’atletica, mai la gara del doppio giro di pista era stata corsa così veloce. Il tempo di 1’40”91 è il nuovo record del mondo. E il podio è stato tutto africano: oro e bronzo al Kenya, argento a un giovane atleta del Botswana (prima medaglia olimpica della storia per questo Paese africano).
Padre Colm O’Connell con l'atleta kenyano David Rudisha al meeting di atletica di Rieti nel 2011.
Dietro il successo di Rudisha c’è un prete missionario irlandese che da
decenni si dedica alla preparazione atletica dei formidabili corridori
kenyani: padre Colm O’Connell è ormai una leggenda vivente del Kenya.
Appartenente alla congregazione dei Padri di San Patrizio (presenti con
le loro missioni in sette Paesi), padre O’Connell arrivò in Kenya nel
1976 per insegnare geografia alla St. Patrick’s High School di Iten.
Pensava di restare in Africa solo due o tre anni, invece è lì da oltre
trent’anni
Padre O’ Connell in Kenya mentre allena i suoi allievi.
Padre O’ Connell è stato anche preside della scuola e ha cominciato a
occuparsi di atletica leggera senza alcuna preparazione specifica. «Non
sapevo proprio nulla, ma ho imparato osservando gi atleti», ha
raccontato in un'intervista.
Nel corso degli anni, il prete irlandese ha seguito decine di atleti,
alcuni dei quali hanno raggiunto traguardi importanti. I più celebri,
prima di Rudisha, sono stati Peter Rono (medaglia d’oro dei 1500 metri
alle Olimpiadi del 1988), Wilson Boit Kipketer (campione mondiale e
argento olimpico nel 2000 nei 3 mila siepi), Ibrahim Hussein (vincitore
di tre edizioni della maratona di Boston e di una edizione della
maratona di New York).
Padre O’Connell ha avuto anche il merito di promuovere e incoraggiare la
pratica del mezzofondo e del fondo tra le ragazze kenyane. Due sue
allieve sono diventate campionesse mondiali: Sally Borosio (nel 1997 nei
10.000 metri) e Janeth Jepkosgei (nel 2007 negli 800 metri). Quando allena i suoi atleti padre O’Conell si concentra su alcuni
aspetti che ritiene fondamentali: lo stile di corsa (curato anche con
sessioni di yoga e pilates) e la motivazione. «Certo», dice, «da queste
parti conta molto il talento naturale e ci sono fattori importanti come
il clima non troppo caldo e l’assenza di malaria, ma se i miei atleti
vincono si deve soprattutto agli allenamenti e al loro spirito di
sacrificio».
Roberto Zichittella