E ora gli sceicchi adorano il calcio

La famiglia Al Thani del Qatar, una delle più ricche del pianeta, ha comprato il Paris Saint-Germain e vuole ingaggiare Ancelotti. Gli interessi della Francia per i giacimenti di gas.

27/12/2011
L'ex allenatore di Milan, Juventus e Chelsea Carlo  Ancelotti.
L'ex allenatore di Milan, Juventus e Chelsea Carlo Ancelotti.

Pareva essere solo e ancora lui, l'eccentrico Diego Armando Maradona a dover fare i conti col suo ultimo eccesso, questa volta monetario: uno stipendio di dodici milioni di euro netti all'anno per allenare la squadra di football di Dubai. Gli sceicchi hanno preso alla lettera il soprannome storico di Dieguito: pipe de oro. Ma adesso é giunto alla meta anche Carlo Ancelotti: dodici milioni pure a lui per due anni di contratto - ahimé, lordi - proposti per allenare il Paris Saint Germain, neoproprietà del Qatar. L'ex allenatore del Chelsea, sta riposando all'hotel New York di Disneyland Paris, pregustando una stagione a ventiquattro carati. Ma come mai tutto questo abbondare di mezzi? Come mai i re del petrolio sono diventati appassionati di calcio quanto tifosi da curva? Dove finisce l'amore per lo sport e dove incominciano gli interessi strategici e i giochi insidiosi della geopolitica? Che ruolo rivestono i leader europei in tutto questo?

Alcuni giocatori del Paris Saint-Germain alla stadio Parc des Princes, a Parigi.
Alcuni giocatori del Paris Saint-Germain alla stadio Parc des Princes, a Parigi.


Prendiamo il presidente Sarkozy, ad esempio, ora tutto impegnato tra le telefonate di Carlà neomamma e quelle della Merkel neomamma d'Europa. Se nell'Unione europea la liquidità scarseggia, bisogna pur trovare fondi da qualche parte, magari in ambiti che, certo, spesso gravitano attorno alla politica, ma non ne fanno parte a titolo ufficiale. Prendiamo dunque il calcio. E prendiamo qualche emiro che ha tanti, tanti soldi e ancora troppo poco calcio. Lo scambio va da sé. Cosí, quando, a giugno, il giovane Tanhim Bin Hamad Al Thani, di professione principe ereditario del Qatar, ha deciso di offrirsi come regalo di compleanno la squadra del Paris Saint Germain, Sarkozy non ci ha pensato due volte. Gli 85 milioni di euro offerti per il club e per qualche giocatore d'eccezione tipo l'argentino Javier Pastore, "comprato" lui solo per 40 milioni di euro, gli sono sembrati davvero un'ottima idea. Avercene, di emiri cosí. Quando il ministro dello sport Chantal Jouanno ha palesato il suo scarso entusiasmo per l'affare in atto, il presidente inviperito ha minacciato di farle saltare la poltrona, con tanta veemenza da essere poi definito dal quotidiano Libération come il "dodicesimo uomo del Paris Saint Germain".

I magazzini Harrods di Londra, di proprietò della famiglia Al Thani del Qatar.
I magazzini Harrods di Londra, di proprietò della famiglia Al Thani del Qatar.


La famiglia Al Thani del Qatar, una delle più ricche del pianeta, sta conquistando con discrezione alcune istituzioni europee. Dopo il PSG di Leonardo, é succeduta a Al Fayed nella proprietà dei grandi magazzini Harrods a Londra e le mani degli sceicchi si stanno attualmente allungando sul Manchester United. Come mai lo sport europeo diventa un luna park per emiri? Quali partnership esistono tra la Francia e il Qatar, per permettere ai giovani principi di esprimere il loro spirito ludico a colpi di miliardi sulle nostre squadre? Parlare della famiglia Al Thani in tempo di crisi, é un po' come parlare di caviale iraniano alla mensa dei poveri. Il Qatar é la terza riserva al mondo di LNG (gas naturale liquefatto), un bel pozzo di San Patrizio che frutta miliardi e miliardi di euro. Le infrastrutture per lo sfruttamento dei giacimenti sono in mano a due società, una é giapponese, e l'altra, guarda un po', è francese. Si chiama Technip.

La petroliera Duhail che trasporta il gas naturale liquefatto, di cui il Qatar detiene la terza riserva al mondo.
La petroliera Duhail che trasporta il gas naturale liquefatto, di cui il Qatar detiene la terza riserva al mondo.


Il colosso ha fatto parlare di sé in passato, in un paio di occasioni, una delle quali, piuttosto scottante. Agli inizi degli anni Duemila scoppiò l'affare Hulliburton-Technip in Nigeria. Il gruppo petrolifero Hulliburton era presieduto allora dall'ex vice presidente degli Stati Uniti Dick Cheney, uno dei falchi interventisti del governo Bush. Le due società, unite in un consorzio, avrebbero sbloccato misteriosi fondi occulti nella costruzione del complesso petrolifero di Bonny Island, in Nigeria. Centocinquanta milioni di dollari sarebbero stati versati a un avvocato inglese che a sua volta li avrebbe redistribuiti a soggetti non chiari, legati alle due aziende. Già allora si parlò di retrocommissioni, una parola tanto di moda nell'era Sarkozy, riproposta di recente per il caso delle fregate militari vendute a Taiwan. Retrocommissioni é un eufemismo tecnico per dire tangenti. Insomma, la Technip, ha i suoi scheletri nell'armadio, nonostante la società sia in ottima forma, dopo aver ottenuto contratti miliardari per sfruttare i giacimenti al largo di Rio de Janeiro in Brasile e l'autorizzazione di far scorrazzare sotto il mare del Nord - sí, proprio quello che Greenpeace voleva proteggere dalle mire dei petrolieri - le sue piattaforme mobili FLNG, il più grande oggetto galleggiante al mondo, sorta di sanguisughe mobili sottomarine in grado di aspirare 110.000 barili di petrolio al giorno.

Lo sceicco Tamim Bin Hamad Al Thani, principe ereditario del Qatar, che è diventato il nuovo proprietario della squadra di calcio francese del Paris Saint-Germain.
Lo sceicco Tamim Bin Hamad Al Thani, principe ereditario del Qatar, che è diventato il nuovo proprietario della squadra di calcio francese del Paris Saint-Germain.


Altra enorme zona strategica per Technip é propio il Qatar. Normale, quindi, che il giovane principe ereditario venga accolto in Francia a braccia aperte. Normale anche il fatto che i Mondiali di calcio nel 2022 vengano ospitati dallo stesso stato arabo, dove gli ingegneri si sono già messi all'opera per progettare una nuvola artificiale da piazzare nel cielo sopra lo stadio, in modo da fare ombra agli sportivi e agli spettatori. Costo dell'operazione? Meglio non saperlo, ma sicuramente, se a tutti i tifosi presenti venisse regalato un ombrellino parasole di Hermès, il costo sarebbbe infinitamente inferiore. Ma il Qatar pensa in grande. E sono diverse le nazioni europee a mettere hotel storici, shopping mall di lusso e squadre calcistiche sull'amo per attirare gli investimenti di Al Thani, fosse mai che il giovane principe volesse togliersi un nuovo sfizio per il prossimo compleanno. La Francia gli ha anche puntato sul petto la medaglia della Legion d'Onore. E a guardare bene non si può dire esattamente che la famiglia Al Thani sia cosí pro-occidentale. Il padre di Tanhim, Hamad Bink Halifa Al Thani, offrí un cavallo al giornalista iracheno che nel 2009 scagliò una scarpa contro George Bush. Ma in Europa, nessuno sta a guardare per il sottile. A caval donato....

Eva Morletto
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