20/01/2012
(foto Reuters)
Mentre i repubblicani si scannano per la nomination, il presidente Obama
non ha certamente sonni tranquilli e quella che qualche settimana fa
sembrava una piacevole passeggiata verso la vittoria di novembre si sta
profilando come un sentiero pieno di insidie.
Mentre il presidente mette le virgole al discorso dell’ unione che terra
martedi’ 24, gli americani che hanno partecipato a un'indagine di
opinione condotta al telefono gli hanno gia’ dato il voto che, purtroppo
per lui, e’ insufficiente.
Il sondaggio, condotto da New York Times/CBS, rivela che
soltanto un terzo degli elettori indipendenti sono disposti a votare per
rieleggerlo, mentre due terzi non ne vogliono sapere e l’ accusano di
non aver fatto nulla per migliorare l’ economia.
L’elettorato indipendente gioca sempre nelle elezioni presidenziali un
ruolo di capitale importanza perche’ e’ gente che vota in base ai
risultati, ovvero all’ operato del presidente e non secondo lo
schieramento di partito.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama con la moglie Michelle alla Casa Bianca (foto Reuters).
Purtroppo Obama, votato letteralmente a furore di popolo nel novembre
2008, ha perso la fiducia degli elettori. Alla domanda ”Approvi il modo
con cui Obama gestisce il suo lavoro?” il 52% degli elettori
indipendenti ha risposto di no, il 37% si.
“Hai un’ idea su cio’ che Obama vuole fare nel secondo mandato?” Per il
54% la risposta e’ stata no, mentre il 43 ha detto di si.
Alla domanda fatta questa volta agli elettori in generale senza
catalogarli come repubblicani, democratici o indipendenti “ Hai
un’opinione favorevole sul presidente Obama?”, il 45% si e’ pronunciato
sfavorevole, mentre il 38% si e’ detto favorevole.
Sempre allo stesso gruppo di persone e’ stato chiesto “Il presidente
Obama ha per il paese priorita’ che tu condividi?” Il 52% ha risposto
no, mentre il 43% ha detto si.
“Ho creduto – ha rivelato al New York Times Jay Fernandez un credit
manager di 54 anni di Miami che si autodefinisce indipendente – in Obama
anche se non aveva molta esperienza. Sapevo che avrebbe portato con se
alla Casa Bianca idee nuove che avrebbero migliorato la situazione
economica. Non e’ successo. Se a novembre ci fosse un altro candidato
democratico potrei ripensarci, ma non votero’ piu’ per Obama”. “Non voglio dire che Obama abbia fatto tutto male – ha spiegato al NYT
Elaine Vignali, una casalinga di 60 anni della Pennsylvania – e forse
non e’ giusto dare la colpa di tutto a lui e al suo governo, ma ci
aspettavamo dei miglioramenti sul fronte economico. Onestamente se le
elezioni fosse oggi non andrei a votare”.
Mariuccia Chiantaretto