23/12/2010
Sarà dunque del 25 per cento il taglio al fondo del 5 per mille del 2011 rispetto al
2010. In cifre: 300 milioni invece di 400. E’ quanto emerge dal testo del
decreto Milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri il 22 dicembre. Un
testo tecnicamente “in bianco”, nel senso che si è in attesa di definirne i
particolari dopo Natale, ma che lascia al momento pochi dubbi. L’equivoco sul reintegro complessivo
del 5 per mille si è giocato sul termine “300 milioni”. Questa era la somma che
il mondo dell’associazionismo attendeva dal governo come aggiunta ai 100 milioni
già stanziati dalla Legge di stabilità. E questa era anche la cifra promessa dal
ministro Tremonti nel brindisi con i giornalisti: «Ci sono
300 milioni per il 5 per mille» sono state le sue parole.
Nel Milleproroghe
viene sì riportata la somma di 400 milioni: si specifica però che si tratta
delle «risorse complessive destinate alla liquidazione della quota del 5
per mille nell'anno 2011» (e quindi - è l'interpretazione più accreditata -
includendo i 100 già stanziati), e viene detto che
100 di quei 400 milioni sono destinati «ad interventi in tema di
sclerosi amiotrofica (Sla) per ricerca e assistenza domiciliare dei malati». Il
totale destinato al 5 per mille diventerebbe dunque di 300 milioni, contro i 400
dell’anno precedente.
Da sottolineare che i 100 milioni per la Sla erano
stati già previsti nella stessa legge di stabilità, mentre i nuovi 200 milioni
non sono tali in quanto provengono da tagli ad altri fondi (editoria in
particolare).