26/07/2012
Venezia. Foto tratta dal sito RedattoreSociale.it.
Estate: tempo di vacanze e viaggi. Le città d'arte italiane aprono le porte a milioni di turisti provenienti da tutto il mondo e promettono a tutti storia, fascino, bellezza. Forse non proprio a tutti. Scoprire e visitare una città può essere un problema per chi quotidianamente deve confrontarsi con la disabilità, tra ostacoli, imprevisti e barriere architettoniche.
Ecco perché la rivista SuperAbile Magazine ha preso in esame Venezia, Firenze e Lecce (tre città d'arte per definizione, una al Nord, una al Centro, una al Sud) e ha cercato di "misurare" il loro livello di accessibilità. Ne emerge un quadro multiforme: da un lato continua a essere difficile garantire l'accesso a edifici e monumenti antichi (costruiti in tempi in cui il problema dell'handicap non era oggetto di attenzione da parte di artisti e architetti), ma oggi i tempi sono cambiati e spesso le città si attrezzano per sopperire alle vecchie mancanze con ausili nuovi.
Venezia, ad esempio, che a prima vista sembra quanto mai impraticabile, ha recentemente ingaggiato una vera e propria sfida contro l'acqua. Sfida per molti aspetti vinta.
Firenze, mappa tattile della città. Foto tratta dal sito RedattoreSociale.it
Ben diversa la situazione a Firenze. Nella città
medicea quasi tutti i monumenti (a parte il campanile di Giotto che
resta off limits) sono accessibili, ma il problema è arrivarci. L’antico
lastricato della città non favorisce i movimenti delle carrozzelle, che
spesso s’intoppano nelle numerose buche della pavimentazione, sconnessa
in tantissimi punti del centro storico. Dettagli insignificanti e quasi
invisibili per molti turisti, ma argini insormontabili per le persone
con disabilità, costrette a improbabili zig zag tra le spaccature delle
pietre. Inoltre le associazioni di disabili segnalano l'inadeguatezza
della maggioranza delle strutture alberghiere, compresi gli hotel più
lussuosi.
Tra i dati positivi va segnalata l'accessibilità totale agli
Uffizi, dove recentemente è stata inaugurata la “Nascita di Venere” del
Botticelli tridimensionale per i non vedenti. Bene anche le chiese di
Santa Croce e di Santa Maria Novella.
Spostandosi al Sud, si incontra
una situazione per certi versi analoga. A Lecce, città del barocco, vi
sono diversi monumenti accessibili, ma le infrastrutture restano il vero
punto debole. In alcune delle meravigliose chiese cittadine sono state
recentemente adottare soluzioni per abbattere le barriere
architettoniche. Ma molte restano le bellezze visibili solo da fuori,
perché mancano rampe di accesso e strutture adeguate. Soprattutto
scarseggiano i servizi di collegamento, cosa che di fatto impedisce la
mobilità. Ma anche qui recentemente qualcosa è cambiato: ad esempio,
grazie a una collaborazione dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti
della provincia di Lecce, è nato un percorso tattile che permette di
vistare la città anche a occhi chiusi.
Lorenzo Montanaro