E anche i fiori diventano azzurri

Il più celebre telefono per la difesa dei bambini compie 25 anni di vita e festeggia così l’anniversario in 2.300 piazze italiane.

18/04/2012

"Fiori d'azzurro", come quelli che verranno distribuiti in oltre 2.300 piazze italiane dai volontari del Telefono Azzurro. È questo il nome della campagna che ricorda i 25 anni di attività di una delle Onlus italiane più conosciute e attive, sempre schierata dalla parte dei bambini. Obiettivo della raccolta fondi: sostenere le linee d'ascolto e di emergenza alle quali è possibile aggrapparsi nei casi di più stretta o disperata necessità, dai maltrattamenti al cyberbullismo, dai comportamenti a rischio nell'adolescenza alla scomparsa di minori. Ogni giorno, 24 ore su 24, gli operatori del Telefono Azzurro rispondono ai seguenti numeri: 1.96.96: linea gratuita per bambini e adolescenti; 199.15.15.15: linea ascolto per adulti; 114: emergenza infanzia; 116.000: linea per bambini e adolescenti scomparsi. Saranno 10mila i volontari che sabato 21 e domenica 22 saranno nelle piazze italiane per accendere i riflettori sulle attività del Telefono Azzurro.


In particolare, le attenzioni della Onlus negli ultimi anni si sono concentrate sulle sabbie mobili di Internet dove, giusto per dare qualche numero, risulta che un quinto dei ragazzi abbia ricevuto o trovato informazioni false sul proprio conto. Le vittime più frequenti di cyberbullismo sono le ragazze (23,3%) rispetto ai ragazzi (14,7%). Un altro dato su cui riflettere è, in generale, la scarsa attenzione che i genitori prestano a ciò che i figli fanno su Internet e, peggio ancora, una sottovalutazione costante dei rischi che si corrono con un uso improprio della Rete e dei social network: quasi un genitore su due  (46,4%) quelli che ritengono pressoché impossibile che i loro figli entrino in contatto su Internet con un adescatore/pedofilo. La cronaca, però, quotidianamente racconta una verità differente. Inoltre, l'88,9% dei genitori interpellati esclude a priori la possibilità che i propri figli possano spogliarsi e inviare proprie immagini o video (il cosiddetto sexting) e l’84% non crede che siano “capaci” di far soffrire i loro coetanei. In realtà, e il dato è viziato certamente dal timore dei ragazzi a raccontare la verità su un tema che reputano molto intimo, pur in un sondaggio anonimo come quello del Telefono Azzurro, il 6,7% dei giovani italiani ha inviato sms o video a sfondo sessuale col proprio cellulare, mentre il 10,2% ne ha ricevuto almeno uno. Per dare un quadro ancora più completo del fenomeno, ricordiamo come il 37,7% degli adolescenti italiani trascorra quotidianamente da due a più di quattro ore al giorno su Internet; che il 41,4% utilizzi il cellulare più di due ore e addirittura il 27,4% più di quattro.

Alberto Picci
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