18/06/2013
Si chiama Lia ed è il catalogo on-line di ebook accessibili per offrire a chi ha disabilità visive le stesse possibilità degli altri lettori: il merito è dell'Aie, Associazione italiana editori, con il contributo prezioso dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti e il finanziamento attinto a un fondo messo a disposizione dal Ministero per i beni e le attività culturali.
Romanzi e saggi, novità, classici e best-seller, per un totale di oltre 40 marchi editoriali coinvolti e una prima ondata di oltre 2.500 titoli in digitale che spaziano dalle inchieste del commissario di Maigret (Georges Simenon) all'ultimo libro di ricette firmato da Benedetta Parodi, dai finalisti del Premio Strega ai capolavori di Luis Sepùlveda. E ancora, per i più piccoli, "La fabbrica di cioccolato" e i "Croods" passando per "Le cronache di Narnia".
«Ci tengo ad esprimere grande apprezzamento per l'iniziativa - ha fatto sapere attraverso un messaggio il presidente della Camera Laura Boldrini. - Voi avete saputo praticare l'inclusione in un ambito, quello della cultura, dove troppo spesso invece crescono le diseguaglianze e si fa più profondo il divario sociale. È una concreta applicazione di quanto chiede di fare l'articolo 3 della nostra Costituzione».
Si tratta, nel suo "piccolo", di una "grande" rivoluzione considerando gli oltre 362mila non vedenti e il milione e mezzo di ipovedenti italiani come confermato da Tommaso Daniele, presidente dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti, partner privilegiato del progetto fin dalla sua nascita: «Il servizio Lia è un'esperienza importante, un cambiamento nel modo di affrontare il tema della disabilità visiva. Poter disporre di un catalogo di novità librarie nei tempi e nei modi dei lettori senza difficoltà visive è un grande passo avanti in termini di inclusione, da considerare non un punto di arrivo ma di partenza per la realizzazione delle pari opportunità di accesso alla cultura e per fruire appieno del diritto di cittadinanza».
E ancora, Marco Polillo, presidente dell'Aie per spiegare la scelta degli editoria italiani in questo senso: «Abbiamo voluto tracciare una strada, perché sempre più realtà possano percorrerla. Siamo partiti dall'assumerci la responsabilità di produrre libri pienamente accessibili e di certificarli come tali. Perché l'accessibilità caratterizzasse l'intero ciclo distributivo dei libri abbiamo coinvolto distributori, librerie on-line e sistemi di pagamento in rete e ci siamo impegnati a testare regolarmente software di lettura e device, sensibilizzando anche questi anelli della catena. Ora è fondamentale che questo processo non si fermi qui».
Il progetto è partito nel 2011 e ha ricevuto, strada facendo numerosi riconoscimenti a livello internazionale al punto che anche l'Onu lo ha preso ad esempio come uno tra i casi più interessanti in cui la tecnologia è stata messa al servizio dell'accessibilità.
Ma come leggono i non vedenti e gli ipovedenti? Dipende molto dal tipo di disabilità, dal tipo di preferenze personali e dalle abilità sviluppate nel corso del tempo. C'è chi utilizza un tablet che ingigantisce i caratteri o aumenta il contrasto con lo sfondo; altri invece collegano al computer, su cui scorrono i testi, un display Braille per sfruttare il sistema di lettura a rilievo basata sul tatto; infine, alcuni sfruttano la funzionalità di sintesi vocale che abilita la lettura ad alta voce del testo.
Un'indagine sulle abitudini di lettura di ipovedenti e non vedenti ha mostrato come le persone con disabilità visiva leggono tanto, almeno 9 libri in un anno... una quantità tre volte superiore alla media dei lettori vedenti.
Cosa deve fare un non vedente o un ipovedente per leggere un ebook Lia? Basta collegarsi al sito www.libriitalianiaccessibili.it e scegliere gli ebook suddivisi per genere, autore ed editore.
Alberto Picci