25/02/2013
Le persone che escono dal coma ma non comunicano sono coscienti? E se sì, in che misura? Una ricerca potrebbe migliorare diagnosi e riabilitazione di pazienti con gravi cerebrolesioni. Almeno è quello che pensano gli specialisti della Fondazione Don Gnocchi a cui, dal 24 febbraio al 17 marzo, è possibile fare donazioni tramite sms solidali al numero 45507.
Aprire la "scatola nera" del cervello per capire il dialogo interno è una sfida straordinaria che segnerebbe un determinante passo avanti nella diagnosi e, dunque, nella riabilitazione delle persone uscite dal coma. La sperimentazione è già partita all'istituto Palazzolo di Milano ma per andare avanti è necessario avvalersi delle prestazioni fornite da un macchinario ipertecnologico e innovativo chiamato TMS/EEG che, combinando stimolazione magnetica transcranica ed elettroencefalogramma, misura in maniera non invasiva il dialogo interno al cervello di pazienti usciti dal coma.
La distinzione tra pazienti in stato vegetativo e pazienti che possono recuperare un livello minimo di coscienza è tanto delicata quanto sottile al punto che l'errore diagnostico si attesta intorno al 40% dei casi.
Alberto Picci