21/11/2012
Edoardo Patriarca, presidente del Centro nazionale per il volontariato
Il cantiere è ufficialmente aperto: ora bisogna darci dentro perché sia tutto pronto per il 21 febbraio quando il Festival del volontariato "Villaggio solidale" aprirà i battenti per quattro giorni di dibattiti, incontri, proposte e attività nel centro storico di Lucca, là dove il Centro Nazionale per il volontariato è nato e ha tuttora sede. Il presidente del Cnv Edoardo Patriarca ha annunciato che questa terza edizione sarà ancor più che in passato il risultato di un lavoro di rete, in cui a tessere le relazioni saranno in prima persona tutti gli enti del territorio interessati a promuovere una nuova cultura del volontariato. Un impegno diffuso, a cui ha voluto dare la propria benedizione anche l'arcivescovo di Lucca monsignor Italo Castellani, presente alla conferenza stampa di presentazione. A dimostrare le buone intenzioni delle istituzioni locali, da registrare la partecipazione dell'assessore comunale Katyuscia Tomei, del presidente della provincia Stefano Baccelli, del presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Lucca Arturo Lattanzi, oltre ai rappresentanti della Fondazione della Banca del Monte di Lucca e della Camera di commercio.
L'arcivescovo di Lucca monsignor Italo Castellani
L'idea di quest'anno è di allargare i confini anche spaziali del Festival, rendendolo protagonista della vita cittadina: uscendo fisicamente dai palazzi pur prestigiosi all'interno dei quali si svolgeranno alcuni degli incontri previsti, il volontariato scenderà dunque nelle strade e nelle piazze per vivere la città da vicino e mostrare la propria faccia migliore. Forte del successo dell'ultima edizione che ha visto il coinvolgimento di oltre 10mila persone, 2.850 addetti ai lavori, 230 associazioni, 200 relatori, 250 ragazzi e 180 volontari della protezione civile, il Festival vuole addirittura migliorare. La scaletta degli appuntamenti deve ancora essere stilata e completata ma si sa già che il tema che farà da filo conduttore sarà "Le parole da riconquistare". Dare nuova linfa e nuovi significati a termini e valori trascurati o dimenticati sembra una missione impossibile ma il calendario di quest'anno è il motore giusto per mettersi in moto in questa direzione. Tra gli argomenti su cui ci si confronterà in cerca di risposte e proposte concrete, la diffusione del volontariato nelle scuole e trai giovani, il futuro del servizio civile e le prospettive della Protezione civile, il destino dei beni culturali e le problematiche vecchie e nuove del carcere, i cambiamenti in atto nel welfare italiano, la sussidiarietà e il ruolo delle comunità locali. E ancora, grande interesse intorno ai temi del volontariato a livello europeo, delle nuove frontiere della comunicazione sociale, della necessità di rendere la donazione un fattore culturale. Infine, in concomitanza con l'anno europeo dedicato alla cittadinanza, il Cnv lancia al Festival del volontariato un progetto per avvicinare i giovani a questa realtà attraverso un'originale iniziativa, per il momento top secret, che avrà come partner Zelig, la community di Smemoranda e l'agenzia di comunicazione M&C.
Il Centro nazionale per il volontariato gestisce una banca dati di 56.616 associazioni di volontariato e dal 1984, anno della sua nascita, a oggi ha organizzato 15 convegni nazionali. In 25 anni di studi e ricerche, ha promosso circa 50 corsi di formazione per volontari, associazioni ed enti pubblici, ha pubblicato 40 volumi sui temi del volontariato, ha coinvolto circa un migliaio di giovani con progetti di servizio civile nazionale. Per maggiori informazioni e in attesa del programma definitivo atteso per il mese di gennaio consultare il sito www.festivalvolontariato.it
Alberto Picci