13/06/2013
13mila chilometri di strade sterrate, paesaggi incontaminati, imprevisti e beneficenza: sono gli ingredienti dell'avventura che ognuno, almeno una volta nella vita, ha sognato di realizzare, e che tre ragazzi italiani, Lorenzo, Emanuele e Giuseppe, tra circa un mese inizieranno a bordo di un'utilitaria scassata, motorizzata 1.200 cv e con un bel "bozzo" sulla fiancata. Questo ritratto racchiude il senso del Mongol rally, un viaggio con destinazione Ulan Bator che ha come obiettivo quello di raccogliere fondi a favore di organizzazioni non profit che operano in Mongolia.
I tre giovani partiranno da Roma il prossimo 13 luglio alla volta della Repubblica Ceca, dove la "competizione" avrà ufficialmente inizio. Poi, Slovacchia, Ungheria, Romania, Moldavia, Ucraina Russia. E ancora Kazakistan, Uzbekistan, Kyrgystan, prima di arrivare al traguardo. Le regole del viaggio? Praticamente nessuna: non ci sono tappe prestabilite, non è previsto alcun servizio di assistenza lungo il percorso, è vietato l'uso di strumenti Gps e di gomme 4x4. In oltre ogni equipaggio si impegna a raccogliere prima del via un minimo di 1000 sterline da devolvere in beneficenza. Di questa somma, una metà va alla ong Coolearth che si occupa di tutela e protezione delle foreste pluviali; la restante parte verrà donata al Lotus Children's Center Charitable Trust che fornisce assistenza, sostegno, alloggio e istruzione ai bambini orfani, abusati, abbandonati in Mongolia.
«Crediamo - spiegano i ragazzi - che oltre al primario scopo di beneficenza questo viaggio possa rappresentare per noi una esperienza molto formativa e vogliamo condividerla il più
possibile, sfruttando tutti i mezzi a disposizione, con chi non ha la fortuna o l’incoscienza di farla in prima persona: tanto in fase di preparazione alla partenza
che durante il viaggio vero e proprio abbiamo intenzione di mantenere una presenza costante sia sul nostro sito che sui vari social network, aggiornandoli di volta
in volta con articoli, foto video e qualsiasi testimonianza riusciremo a riportare. In quest’ottica una eventuale collaborazione delle aziende potrebbe assumere forme diverse,
a seconda delle esigenze di comunicazione. Il brand sarà associato ad un evento internazionale di copertura mediatica molto ampia, il
cui obiettivo è la raccolta di fondi da devolvere in beneicenza».
«Possiamo offrire l’evidenziazione
del brand su tutti i nostri supporti di comunicazione: menzioni plurime sulla nostra pagina Facebook, un’area specifica e dedicata sul nostro blog, adesivi sulle
superifici dell’automobile, eventuali TShirt, eventuali menzioni in pubblicazioni o interviste... Forniremo anche documentazione fotografica e possibilmente
video che mostra il vostro brand o i vostri prodotti all’interno di paesaggi insoliti ed estremi (steppa kazaka, catene montuose, deserti, città, varie ed eventuali).
Eventuali modalità di sponsorizzazione da parte vostra potrebbero includere: un contributo economico diretto, una donazione per la ONG che supportiamo, la
fornitura di materiali ed equipaggiamento utili per il viaggio, la fornitura di servizi di manutenzione per la vettura prima della partenza e/o ricambi, una combinazione
delle voci sopra, varie ed eventuali compatibilmente con vostre esigenze specifiche».
Per seguire la loro avventura e sostenerli,
www.facebook.com/teamrougherdankhan e su Twitter @rougherdankhan
Alberto Picci