13/10/2012
L'uragano Katrina
Donne e bambine: la forza invisibile della resilienza: è il tema dominante della Giornata internazionale per la riduzione dei disastri, celebrata in tutto il mondo il 13 ottobre per porre l'accento sui cambiamenti climatici, l'urbanizzazione, la povertà e il degrado ambientale, cause principali dell'aumento del rischio di catastrofi naturali. Nel solo 2010, 373 disastri naturali hanno colpito più di 200 milioni di persone, ne hanno uccise quasi 270 mila e hanno provocato danni per un valore di circa 110 miliardi di dollari.
Nel decennio 2000-2010, più di 1 milione di persone ha perso la vita a causa di disastri naturali. "Intervenire prima che gli eventi naturali diventino catastrofi": è questo il monito lanciato da Marco Bertotto, direttore di Agire, che prosegue "Tutto ciò comporta non solo un risparmio di vite umane ma anche di risorse economiche".
Dal 1980 al 2010, il numero dei soli disastri connessi al clima è cresciuto in media del 4,1% all’anno. Nel 2011, questi disastri hanno ucciso 27 mila persone e sono costati 380 miliardi di dollari in perdite economiche. Il loro costo finanziario sta raddoppiando ogni 12 anni.
E si stima che i disastri connessi al clima colpiranno nel 2015 ben 375 milioni di persone, il 43% in più del 2010. Dal 1981, anche nei paesi OSCE i danni economici provocati dai disastri stanno crescendo più rapidamente del PIL pro capite. Ciò significa che il rischio di perdere la ricchezza in condizioni di disastri è ora superiore alla velocità con cui la ricchezza stessa si sta creando.
Il ruolo della prevenzione diventa allora cruciale anche in termini economici. L’Organizzazione Metereologica Mondiale ha evidenziato come per ogni dollaro investito nella prevenzione se ne potrebbero risparmiare circa 7 in assistenza umanitaria e ricostruzione. Nonostante questo ad oggi sui primi 40 paesi beneficiari di assistenza umanitaria, solamente l’1% degli aiuti viene destinato alla riduzione dei rischi da disastro. Per leggere l'intero dossier, consultare l'allegato.
Alberto Picci