19/11/2012
Frutta di stagione (Thinckstock).
Il pianeta è uno solo, le sue risorse non sono infinite. La qualità del futuro nostro e dei nostri figli dipende anche dall’attenzione con cui adoperiamo, limitando gli sprechi, le risorse che la natura ci ha messo a disposizione. Per meglio sensibilizzare il mondo a questo tema, l’Unesco ha intitolato la settimana che sta per cominciare all’Educazione allo sviluppo sostenibile, quest’anno dedicata in particolare all’alimentazione. Un modo per dire che la nostra propensione al risparmio e al rispetto delle risorse, cioè delle altre persone che condividono con noi le risorse della terra e di quelle che verranno dopo di noi, comincia sulle nostre tavole.
Ma in concreto che cosa significa mangiare in modo sostenibile?
Proviamo a spiegarlo, a partire dal decalogo di One planet food, programma del wwf che si occupa di educare alla gestione oculata delle risorse.
1. Compra frutta e verdura locale
(E' vantaggioso perché i prodotti sono freschi, e in pi si sostiene l'economia locale e si avvantaggiano le filiere italiane, riducendo le emissioni di Co2 necessarie a lunghi trasporti, a vantaggio di prodotti tipici, spesso ottimi e magari a rischio di estinguersi).
2. Scegli prodotti di stagione
(Che senso ha cercare zucche in
primavera, arance in estate e fragole in autunno? E' vero che con
l'importazione tutto è possibile, ma oltre al gusto e al portafogli ne
perde l'ecosistema: rispettare la stagionalità invece rispetta la
natura).
Mucche al pascolo (Thinckstock).
3. Ridurre in consumo di carne fa bene al pianeta e alla salute
(Per ogni chilo di carne ricavato da un animale, quell'animale consuma
10 kg di vegetali, coltivati a quello scopo, con un grandissimo spreco
di terreni fertili, energia e acqua e con maggiore inquinamento in
termini di sostanze chimiche ed emissione di gas serra).
4. Occhio al pesce
Meglio se pescato e locale, anziché d'allevamento, avendo cura di diversificare le specie e di evitare quelle in pericolo di estinzione. Attenzione: anche il pesce ha una stagionalità. Rispettiamola.
5. Sì ai prodotti biologici
Sono più sani e saporiti, evitano diserbanti e pesticidi e rispettano il terreno favorendo la sua capacità di assorbire carbonio dall'atmosfera).
6. Acquista solo quello che sei in grado di consumare
Non si tratta di ingozzarsi ovviamente, quanto di essere più attenti alle date di scadenza mentre si fa la spesa. In Italia ogni anno finiscono nella spazzatura 12 miliardi di euro e 20 tonnellate di cibo ancora buono: il motivo principale è la disattenzione. Si acquista più del necessario e non si conserva bene.
7. Limita gli imballaggi.
Ciascun italiano produce ogni anno oltre 540 kg di rifiuti, il 40% dei quali dovuti a imballaggi.
8. Riduci i cibi elaborati o pronti.
E' ovvio che qualche volta vinca la fretta, e che ci si affidi al piatto pronto o al surgelato già cucinato, ma negli ultimi 10 anni sono triplicati i consumi di verdure pronte. Troppo per il pianeta. Mettersi ai fornelli una volta in più fa bene al gusto e alla salute, nostra e della terra.
Bambino al rubinetto (Thinckstock).
9. L'acqua del rubinetto fa bene alla terra.
L'acqua del rubinetto delle nostre città è garantita e non ha imballaggi: a deviarci verso la bottiglia di plastica spesso è il gusto e più ancora la pubblicità che ci illude, attribuendo all'acqua di una certa marca proprietà che anche l'acqua del rubinetto ha.
10. Non sprecare ai fornelli
Pochi sanno che scegliere un fornello di dimensioni sproporzionate rispetto alla pentola, per esempio troppo grande, non è solo un modo efficace per bruciare i manici, ma anche uno spreco di energia: se la fiamma va oltre i bordi è inutile alla cottura, disperde soltanto calore.
E ora fai il test alla tua spesa: scoprirai quanto consumi
http://www.oneplanetfood.info/cosa-puoi-fare-tu/carrello-della-spesa.html
Elisa Chiari