Hanno sfrattato Peter Pan

Chiesto un affitto esorbitante per l'associazione romana che accoglie genitori e bambini malati di tumore, in cura al Policlinico Gemelli e all'Umberto I.

08/02/2013

“Si chiede di liberare l'edificio di via san Francesco di Sales entro e non oltre i dieci giorni a decorrere dalla presente”, così, con una riga e mezzo alla fine di una lettera datata 30 gennaio 2013, è arrivato lo sfratto per Peter Pan, l'associazione onlus che offre accoglienza e servizi ai bambini malati di tumore in cura presso l'Ospedale Bambin Gesù. L'associazione (di cui Famiglia Cristiana si è occupata in un articolo pubblicato nel 2007) si trova fin dagli inizi in un edificio di Trastevere, ai piedi del Gianicolo, proprietà dell'ente assistenziale IRAI (istituti Raggruppati Assistenza Infanzia, dipendendente dalla Regione Lazio).

Nel 1997 la struttura, che aveva ospitato un liceo artistico, era fatiscente. “Lo abbiamo ristrutturato a nostre spese, investendo un miliardo e 700 milioni di lire, anche se poi circa metà della somma anticipata è stata gradualmente detratta dal canone di locazione. Fino al gennaio del 2012 abbiamo pagato un affitto di 3 mila euro al mese, dopo la scadenza del contratto è cominciata una trattativa, ma nel frattempo l'affitto è raddoppiato e lo abbiamo regolarmente versato. Ora si vuole adeguare il canone di affitto ai valori di mercato, ma noi, che non godiamo di finanziamenti pubblici, non possiamo pagare 20 mila euro al mese, così ci è arrivata la lettera di sfratto”, racconta Gian Paolo Montini, direttore di Peter Pan.

L'edificio di via San Francesco di Sales a Roma. Foto di copertina Thinkstock.
L'edificio di via San Francesco di Sales a Roma. Foto di copertina Thinkstock.

L'edificio di via San Francesco di Sales accoglie in stanze singole e in strutture comuni i bambini malati di tumore (provenienti da tutta Italia e anche dall'estero) che si sottopongono alle cure chemioterapiche al Bambin Gesù e al Policlinico Umberto I.  Nella casa di Peter Pan, i bambini possono stare insieme ai familiari e svolgere attività ricreative, assistiti dai 190 volontari dell'associazione. Prima che ci fosse questa struttura molte famiglie, non potendosi permettere l'affitto di una casa durante la cura dei figli malati, erano costrette a dormire in automobile.

 “Chiediamo di lavorare insieme, in base al principio di suddidiarietà”, chiede alla Regione il direttore di Peter Pan. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che si è detto “scandalizzato” dalla vicenda, ha promesso che si troverà una soluzione e che Peter Pan non se andrà dalla casa di Trastevere”. E' quello che chiedono anche i genitori dei bimbi ospitati nella casa. “Peter Pan”, dice una di loro, “ci accoglie con tutto il cuore”.

Roberto Zichittella
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Postato da LucianoT il 08/02/2013 20:13

E' appena stato trasmesso, sul TG3 Regionale del Lazio, un servizio su questa vergogna (quella dello sfratto). E' importante pubblicizzare il più possibile l'evento: l'ingiunzione di sfratto ad una realtà come quella di Peter Pan è degna della sceneggiatura di un film horror.

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