12/10/2011
Mamme somale con i loro bambini nel centro medico di Mogadiscio.
In Norvegia, ogni 10 mila abitanti ci sono 188 tra dottori, infermieri e ostetriche: un rapporto di 53 abitanti per un operatore sanitario. In Etiopia, per 10 mila persone si contano appena 2,6 operatori. Ancora peggiore è la situazione in Guinea, Somalia (che insieme al Ciad veste la maglia nera per curadell’infanzia) e Niger: un operatore ogni 7.143, 6.667 e 6.250 abitanti. Per assicurare un’assistenza sanitaria di base servono 23 operatori sanitari (medici, infermieri, ostetriche, operatori di comunità) ogni 10mila persone: eppure, 61 Paesi del mondo (di cui 41 in Africa) sono lontani da questa soglia.
A fotografare la drammatica situazione è il rapporto di Save the children (www.savethechildren.it) "Accesso vietato – perché la grave carenza degli operatori sanitari ostacola il diritto alla salute dei bambini". Quasi 8 milioni di bambini sotto i 5 anni muoiono per cause banali e malattie curabili, come complicazioni postparto, polmonite,diarrea. Morti che sarebbero evitabili con un’assistenza ostetrica e neonatale adeguata. In alcuni Paesi, gli operatori di comunità devono percorrere molti chilometri in bicicletta per raggiungere villaggi sperduti dove forniscono alle mamme informazioni di base sulla cura dei loro bambini (come il semplice allattamento).
Nel mondo c’è bisogno di 3 milioni e mezzo di operatori sanitari in più: Save the children torna a lanciare la campagna "Every One" che mira a salvare 2 milioni e mezzo di bambini entro il 2015 in più di 38 Paesi e raggiungere con programmi di salute e nutrizione 50 milioni di donne e bambini. Per sostenere la campagna fino al 6 novembre si possono donare 2 euro con un Sms al 45509 da cellulari Tim,Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce eTiscali o chiamando da rete fissa TeleTu. Si può contribuire con 2 o 5 euro chiamandoda rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastwebe Tiscali.
Giulia Cerqueti