30/04/2013
Tra cumuli di immondizia popolati da topi, volatili di ogni genere e cani randagi, nelle immense discariche a cielo aperto che sorgono ai margini degli slum di ogni grande città indiana, ogni giorno si aggirano decine e decine di bambini che frugano, esaminano, raccolgono spazzatura. Li chiamano rag-picker, letteralmente i cenciaioli.
Figli di famiglie talmente povere da fare affidamento sulle poche rupie guadagnate ogni giorno dai piccoli "cercatori" – 10, 20, 50 al massimo, come dire 0,70 euro al giorno nella migliore della ipotesi. I bambini raccolgono plastica, carta e qualsiasi cosa si possa rivendere per poi essere riciclata. Per non perdere questo contributo al bilancio familiare, minimo in termini assoluti eppure così necessario, i genitori non mandano i propri figli a scuola.
In tutto il mondo sono circa 215 milioni i minori costretti a lavorare, secondo l'ISO (International Labour Organisation). L'India detiene il triste primato del lavoro minorile: secondo l'Unicef, sono circa 35 milioni i bambini che non vanno a scuola, non hanno tempo per giocare e perciò, in sostanza, vivono una vita adulta in un corpo di bambino.
Tra le tante forme di lavoro minorile, l'attività del rag-picker è considerata dall'Unicef fra le più odiose, pericolose e disumanizzanti al tempo stesso, a causa dell'ambiente in cui si svolge.
Immaginate di trascorrere un'intera giornata in un luogo malsano, dove il rischio di contrarre malattie è elevatissimo. In queste condizioni, anche un piccolo taglio provocato da oggetti metallici appuntiti può degenare in tetano o in un'infezione, se la ferita come spesso accade non viene disinfettata.
Inoltre una parte consistente della spazzatura è rappresentata dai rifiuti ospedalieri: l'esposizione e il contatto con parassiti e batteri, medicinali scaduti, siringhe usate può avere conseguenze letali anche dove le condizioni igienico-sanitarie non sono disastrose come in uno slum indiano. Stesso dicasi per i rifiuti industriali, specialmente quelli metallici: basti pensare all'amianto, solo per citarne uno.
Nello Stato indiano del Jharkhand il problema dei rag-picker è particolarmente diffuso: vere e proprie squadre di bambini si aggirano tra le montagne di rifiuti della capitale Ranchi.
Per far fronte a questo dramma, negli anni sono sorti in tutto lo Stato dei centri educativi e di formazione professionale, ma la vera sfida è rappresentata dal lavoro di persuasione verso i familiari sull'importanza dell'istruzione, come afferma Pradeep Kumar Chanbey, soprintendente distrettuale all'educazione di Ranchi.
A Ranchi è attivo da tanti anni il Centro Reds (Ragpickers Education and Development Scheme, Programma di Istruzione e Sviluppo dei Cenciaioli): nato come una piccola stanza, con il pavimento di terra battuta e a disposizione per 60 bambini due sole lavagne e un cartellone con l'alfabeto, grazie al contributo costante di Fratelli Dimenticati Onlus ha visto allargare progressivamente la propria sfera d'attività.
Qui si presentano bambini coperti di stracci e sporchi che però, nonostante tutto, non hanno ancora perso la gioia di vivere e che, giorno dopo giorno, sono aiutati a comprendere l'importanza di un'istruzione per garantirsi un futuro migliore. Per esempio Anjali, una piccola rag-picker dagli occhi vivaci, dice che il suo più grande desiderio è poter studiare per diventare medico.
Al Centro Reds i bambini ricevono cibo e cure mediche, i più piccoli frequentano corsi di alfabetizzazione per poi essere iscritti a scuola, mentre per chi è più grande ci sono corsi di formazione professionale: imparare un mestiere per uscire da questa condizione di povertà estrema.
In Italia, Fratelli Dimenticati Onlus ha svolto un'importante opera di sensibilizzazione e informazione sul Centro Reds e più in generale sulle condizioni di vita dei rag-picker. Nel corso dell'anno scolastico 2012/13, ha proposto in giro per le scuole un laboratorio didattico che facesse conoscere ai nostri bambini la vita dei loro coetanei di
Ranchi, mostrando immagini e video che li ritraggono impegnati nella
quotidiana raccolta di spazzatura.
E fino al 5 maggio, presso la chiesa Santa Maria del Torresino a Cittadella (Padova), ha organizzato una mostra intitolata "Reds: Riciclo è diventare solidali", dove sono esposti numerosi oggetti ricavati dal riciclo di materiali di scarto. Un'occasione per conoscere meglio l'attività e per contribuire in prima persona al Centro Reds, dal momento che tutte le offerte raccolte alla mostra saranno devolute interamente al Programma.
Per maggiori informazioni consultare il sito: www.fratellidimenticati.it
Francesco Rosati