Parte il censimento del non profit

L'Istat dà oggi il via al 9° censimento generale dell’industria e dei servizi. I risultati verranno resi noti nella seconda metà del 2013.

10/09/2012
Volontari a Roma in una tenda allestita per dare assistenza ai turisti (Ansa).
Volontari a Roma in una tenda allestita per dare assistenza ai turisti (Ansa).

Sono quasi mezzo milione le istituzioni non profit coinvolte nel 9° censimento generale dell’industria e dei servizi, avviato oggi dall’Istat con l’obiettivo di fornire una rappresentazione statistica ufficiale e affidabile di questo settore, aggiornata al 31 dicembre 2011. Si è dunque pressoché raddoppiato il numero degli enti coinvolti, rispetto ai 235.000 del censimento di un decennio fa.

I risultati, ha spiegato il presidente Enrico Giovannini, saranno comparabili con quelli delle precedenti edizioni, ma questa volta sono state introdotte novità di contenuto, inserendo quesiti sulla struttura organizzativa, le reti di relazioni, l’ambito territoriale di riferimento, le risorse umane, il settore di attività, la tipologia di utenza.

«Un’iniziativa molto importante, da non sprecare», ha auspicato Andrea Olivero, portavoce del Forum terzo settore, «perché contribuirà a far conoscere meglio un fenomeno che nel nostro Paese e in Europa è ancora in un cono d’ombra. Permetterà di mettere in luce le ricadute sociali del nostro impegno e di valorizzare il Terzo settore per lo sviluppo del nostro Paese».

La lista precensuaria, realizzata utilizzando ventisette diverse fonti, include 474.765 istituzioni non profit, circa un terzo delle quali sono associazioni sportive. Gli altri enti maggiormente rappresentati sono le associazioni artistiche e culturali (18,2%), le associazioni ricreative (7,2%), le associazioni di tutela dei diritti e di protezione civile (5,2%), le cooperative sociali (4%), le organizzazioni di volontariato (2,9%). Dal punto di vista geografico, il Lombardia risiede il 14% delle realtà precensite, seguita da Lazio, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Sicilia.

Sette sono le sezioni in cui è suddiviso il questionario: dati anagrafici e stato di attività, struttura organizzativa, risorse umane, risorse economiche, attività, struttura territoriale, notizie relative al compilatore. Entro il 20 dicembre dovranno essere inviate, anche on-line, le risposte, che verranno poi elaborate dagli esperti dell’Istat, in modo da poter diffondere i risultati entro la seconda metà del 2013.

Saverio Gaeta
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