PrimaVera volta da mamma e papà

Tata Lucia, del programma Sos Tata, è la testimonial di un bio-aperitivo solidale organizzato dal CBM Milano, Centro del bambino maltrattato, a Bottegas. Si parlerà di genitorialità

21/03/2013

Giovedì 21 marzo, primo giorno di primavera, dalle ore 19.00 presso Bottegas 'filiera minima', a Milano in via Colletta angolo via Friuli, tata Lucia (foto), volto simbolo del programma "Sos Tata" in onda su La7 e sulla piattaforma Sky, incontra i neogenitori e tutti coloro che sono interessati al tema della genitorialità nell'ambito di un bioaperitivo solidale organizzato dal CBM Milano, Centro per il bambino maltrattato e la cura della crisi familiare.


Tema della serata, appunto, la tenuta della coppia di fronte alla nascita di un figlio, anche quando questo sia desiderato, voluto e amato più di ogni altra cosa. Per affrontare, in linea generale, alcuni aspetti di questa complessa dinamica, abbiamo interpellato la psicoterapeuta del CBM Milano Paola Covini

«Nell'ambito dello sviluppo della famiglia "normale", prima della nascita di un figlio, la coppia che decide di stare insieme vive tendenzialmente una fase entusiasmante della vita in cui i due partner devono costruirsi come portatori di due storie familiari diverse. Ciascuno, dunque, si misura con l'esperienza dell'altro, e insieme danno vita a una storia nuova che non cancella le due precedenti ma le trasforma».  

«Quando arriva un bambino questo nuovo equilibrio, anche quello più felice, frutto della sintesi di due vissuti differenti, è messo in discussione sia nella "parte positiva" perché la coppia cerca e costruisce la nascita di un figlio, sia nella "parte negativa" perché questo, inevitabilmente, cambia le carte in tavola, costringendo i neogenitori a ridefinire i loro ruoli».


«C'è la generazione più anziana che diventa nonna, ci sono fratelli e sorelle che diventano zii, ci sono i due diretti interessati che diventano mamma e papà. Una trasformazione e un cambio di prospettiva che inevitabilmente incide sui destini della nuova famiglia».

«Rispetto a questi nuovi ruoli, cambiano anche i modi di vivere le relazioni: se, per esempio, prima della nascita la coppia è maggiormente libera di vivere la propria indipendenza, senza intrusioni da parte di genitori e suoceri, facilmente l'arrivo del nipote accorcia questa "distanza", questo rispetto dell' "intimità"».  



«Sul piano della coppia, invece, il neonato "chiede" che gli vengano dedicati degli spazi e tempi: è questa la sfida più grande che mamme e papà si trovano a dover affrontare. Per alcune questo passaggio avviene con fatica ma naturalmente, per altre diventa un ostacolo apparentemente insormontabile perché il legame di coppia che aveva permesso di trovare un solido prendersi cura reciproco viene in qualche modo spezzato. In sostanza, l'attenzione "esclusiva" a cui la coppia si era abituata va in crisi».


«Un altro tema da non sottovalutare riguarda il modo in cui la nascita di un bambino rischia di isolare la coppia dal suo contesto amicale e relazionale. Avere un figlio neonato significa ridurre spazi di vita "privati", come le uscite serale, o di organizzare intorno a lui il proprio tempo libero, vacanze incluse. In questo senso è determinante attivare reti di solidarietà intorno alle coppie con bimbi piccoli».


Alberto Picci
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