Nuovi stili, sfida all’ultima sporta

Quattordici comuni virtuosi hanno sei mesi di tempo per dimostrare di essere i primi della classe. Vincerà il Comune con più acquisti effettuati senza consumo di sacchetti usa e getta.

02/11/2012

Sei mesi per dimostrare di essere i primi della classe: l'associazione Comuni virtuosi promuove, a partire dal 1° novembre 2012 la competizione nazionale "Sfida all'ultima sporta" che vede coinvolti 14 Comuni italiani che già si sono distinti nella classifica dei più meritevoli alla voce raccolta differenziata. Valore aggiunto dell'iniziativa, il patrocinio del ministero dell'Ambiente e dell'Anci. La manifestazione non intende essere soltanto un evento simbolico dato che saranno impegnati sul campo, quotidianamente, ciascuno secondo il proprio senso civico e di responsabilità, qualcosa come 170mila cittadini e 130 punti vendita.

Ogni gesto diventa potenzialmente decisivo perché a laurearsi campione, e ad aggiudicarsi il montepremi di 20mila euro, sarà il Comune che registrerà più acquisti effettuati nei negozi aderenti senza consumo di sacchetti usa e getta. Con una ulteriore garanzia di serietà: il premio in denaro sarà vincolato a un utilizzo per progetti di riqualificazione e messa in sicurezza di edifici scolastici locali, per il miglioramento della loro efficienza energetica, in alternativa, per mettere a punto al loro interno piani innovativi di riduzione del consumo di plastica.


«Questa iniziativa vuole dimostrare che per orientare i nostri stili di vita verso una maggiore sostenibilità ambientale serve un lavoro di squadra e a lungo termine. Tutti i soggetti che possono ridurre il proprio impatto ambientale, dalle istituzioni alle aziende ai cittadini devono assumersi il compito di fare la propria parte senza attendere oltre. E' necessario fare il possibile per rallentare il degrado dei sistemi naturali del pianeta per le future generazioni e investire nella loro educazione ambientale. Ecco perché il montepremi andrà alla scuola locale, un settore pubblico in cui si è invece progressivamente disinvestito» spiegano gli organizzatori in un comunicato.

E a chi crede che queste iniziative siano piccolezze di fronte alle emergenze attuali del Paese, va ricordato che la Commissione Europea ha ufficialmente l'Italia alla Corte di Giustizia per le discariche abusive presenti sul territorio chiedendo il saldo di un'ammenda forfettaria pari a 56 milioni di euro, cui si andrebbero ad aggiungere altri 256,819 euro di multa ulteriore per ogni giorno alla seconda sentenza fino al giorno della regolarizzazione dell'infrazione. È vero che si fa riferimento alle discariche che contengono rifiuti pericolosi ma per tutto quello che concerne l'ambiente, non bastano neanche le politiche più illuminate fino a quando non si assiste a un salto culturale degli individui di un Paese.

Alberto Picci
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