Sbarchi: una grande Sicilia generosa

Fioriscono in tutta l'isola le iniziative di solidarietà con i migranti sbarcati a Lampedusa. Dalla Caritas ai centri sociali, uno slancio generoso verso chi sbarca.

28/03/2011

La Sicilia del volontariato respinge il razzismo e tende la mano ai seimila immigrati presenti a Lampedusa. Da Palermo a Trapani, da Agrigento a Partinico, la generosità dei siciliani non conosce sosta. La solidarietà nei confronti degli immigrati di Lampedusa accomuna laici e cattolici, partiti e associazioni, movimenti e centri sociali. In prima linea nel coordinamento delle iniziative di assistenza, si distinguono la Caritas di Agrigento e il Forum Antirazzista di Palermo.   

     A livello nazionale, la Caritas italiana è in costante contatto con l’Arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, con il parroco di Lampedusa e con i volontari della locale sezione diocesana. Attraverso l’attivazione di un presidio fisso a Lampedusa, la Caritas di Agrigento distribuisce il vestiario, predispone le docce e dona generi di conforto, soprattutto a chi è costretto a vivere all’aperto; nello stesso tempo, intende promuovere servizi e attività di animazione, attraverso il coinvolgimento attivo della popolazione locale. Nei locali della Casa della Fraternità (con una capienza di circa 200 posti), l’Arcidiocesi di Agrigento ospita i minori stranieri non accompagnati.

     Dalla Caritas ai centri sociali

     Quanto al censimento delle strutture potenzialmente disponibili per fronteggiare l’afflusso straordinario dei migranti, la Caritas ha individuato quasi 2500 posti in 93 diocesi sparse nel territorio. In relazione  al “Villaggio della solidarietà” di Mineo (in provincia di Catania), la Caritas italiana, invece, ha manifestato la sua piena disponibilità per svolgere attività di tutela, ascolto, accompagnamento e orientamento nei confronti dei profughi. Di notevole importanza anche la mobilitazione del Forum Antirazzista di Palermo, che raggruppa, tra gli altri, storici centri sociali come il Laboratorio Zeta, rappresentanti del volontariato come i Laici Comboniani, militanti politici come i Giovani Comunisti, organizzazioni non governative come l’Arci e il Collettivo Malaussène.

     Alcuni operatori del Forum Antirazzista (in contatto con la Caritas di Agrigento e con le associazioni Askavusa e Meltingpot, già presenti sull’isola) si recheranno, nei prossimi giorni, a Lampedusa, al fine di portare gli alimenti, i prodotti per l’igiene, l’abbigliamento intimo, i vestiti, le scarpe, le coperte e gli altri generi di prima necessità destinati agli immigrati. Le offerte sono raccolte in varie zone di Palermo, nelle seguenti sedi: Laboratorio Zeta, Left, Circolo Vella di Rifondazione Comunista, Giardino di Madre Teresa, Malaussène, Libreria Garibaldi. A Trapani, la raccolta dei generi di prima necessità è promossa dal Circolo “Mauro Rostagno” e dalle Brigate della Solidarietà Attiva, mentre a Partinico la mobilitazione interessa il circolo “Peppino Impastato” di Rifondazione Comunista.

     Una campagna contro il razzismo

     Tornando a Palermo, anche il movimento “Sinistra Ecologia e Libertà” inizierà – dal pomeriggio di martedì - la raccolta di vestiario e generi di prima necessità per gli immigrati, denunciando “la solitudine in cui il Governo e la Regione hanno lasciato operatori, cittadini e migranti a Lampedusa”, con gravi rischi di “disastro umanitario e sanitario”. Infine, il Forum Antirazzista sarà presente a Lampedusa anche per la campagna Welcome, “contro detenzioni e confinamenti, per lo svuotamento dell’isola-carcere e per la libertà dei migranti”. La campagna politica e mediatica in difesa degli immigrati e contro il razzismo è promossa già dall’associazione Meltingpot, da una settimana presente a Lampedusa per prevenire eventuali abusi e istituire uno sportello legale di assistenza per gli immigrati.

Per ulteriori informazioni e dettagli:
www.caritasitaliana.it
www.selpalermo.org
www.meltingpot.org
www.controlacrisi.org

Pietro Scaglione
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Postato da antonel il 29/03/2011 17:51

LO DICEVANO BOSSI E MARONI....E GIU' IMPROPERI Sul ruolo dell'Italia e dell'Europa, anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ribadito in una intervista a un media americano che il problema dell'afflusso di immigrati sulle coste italiane dal Nord Africa «non è solamente nostro ma dell'intera Ue» e che per questo servono «politiche univoche sia sull'immigrazione che sull'asilo politico». «Speriamo che tutto ciò» sia possibile nelle prossime settimane, ha concluso il capo dello Stato. (CORRIERE.IT)

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