30/11/2011
Laos - ©Unicef/Holmes
Chiunque può rivolgersi al suo ufficio telefonando al 114, un numero d'emergenza gratuito, segnalando rischi, pericoli, violazioni dei diritti. I bambini e i ragazzi hanno un difensore in più: è Vincenzo Spadafora, nominato titolare
dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza dal presidente del Senato, Renato Schifani, e dal presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini.
Nato ad Afragola (Napoli) il 12 marzo 1974, dal giugno 2008 Vincenzo Spadafora presiedeva il Comitato italiano per l’Unicef, incarico da cui s'e'prontamente dimesso. Diventa così per la prima volta operativa una figura istituzionale
definitivamente approvata dal Parlamento italiano lo scorso giugno dopo un
lungo e complesso percorso. Il Garante per l'infanzia e l'adolescenza, un ruolo previsto dalla Convenzione sui diritti dell'infanzia
dell'Onu varata nel 1991, è già presente da tempo in gran parte dei Paesi europei. Questa particolare Autorithy ha il compito di
assicurare la promozione e la piena tutela dei diritti dei minori, collaborando a tal fine con tutti i soggetti che, in ambito
nazionale e internazionale, operano in questo settore.
Italia - ©Unicef/P.Paternò
Esercita la sua azione a favore delle nuove generazioni anche mediante compiti di proposta, consultivi, di informazione e di
ascolto dei minori. Il Garante per l'infanzia e l'adolescenza ha funzioni di promozione,
collaborazione, garanzia, oltre a competenze consultive. Può inoltre esprimere
pareri sui disegni di legge e sugli atti normativi del Governo per la materia
di competenze; promuove, inoltre, a livello nazionale, studi e ricerche
sull'attuazione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, avvalendosi dei
dati e delle informazioni dell'Osservatorio nazionale sulla famiglia. Entro il
30 aprile di ogni anno, il Garante presenta una relazione sull'attività svolta durante l'anno precedente.
La nomina di Vincenzo Spadafora è stata accolta con soddisfazione dalle organizzazioni che
tutelano l'infanzia, dall'Unicef a Save the Children, a Telefono Azzurro.
Alberto Chiara