12/07/2012
Roma. Un'immagine della Fraternità di San Francesco a Ripa. La fotografia di copertina è dell'agenzia Corbis.
S.P.Q.R. ovvero “Servizio Problema Quotidiano Risolto”. Così i Francescani, religiosi e credenti laici, del Convento di San Francesco a Ripa, a Roma, hanno battezzato la loro iniziativa per favorire il reinserimento lavorativo di chi è in difficoltà. Mai così utile ed efficace come in estate quando molti artigiani sono giustamente in ferie.
Può capitare di avere bisogno di piccole riparazioni, lavori di tinteggiatura, piccoli traslochi, notti in ospedale ed altro. Basta chiamare i francescani della Fraternità Feconda Ripa dei Settesoli (al numero 327/1790333 dalle 9:30 alle 17) che individuano la persona più adatta al compito e usufruire così del servizio, per il quale non è definito un prezzo, ma l’offerta è libera.
«Questa donazione contribuirà a ridare speranza e fiducia a tutti coloro che desiderano nella vita un'occasione, una chance per ricominciare. Da ottobre 2011 stiamo accogliendo persone, più o meno giovani, che contro la loro volontà, restano sventuratamente prigioniere della vita di strada perché hanno perso il lavoro, perché non hanno più una rete familiare, né sociale di sostegno, né talvolta alcuna speranza per il futuro. La presenza di questa amici in casa, la conoscenza personale del loro cuore e di ciò che sanno fare, ci ha spinto a lanciare un servizio di sostegno agli anziani, ma anche a famiglie, persone o aziende che ne hanno necessità, che abbiamo chiamato SPQR» spiegano a San Francesco a Ripa.
La Fraternità, infatti, è un luogo speciale, non un semplice dormitorio: agli ospiti non viene dato solo un tetto dove dormire ma anche la possibilità di essere seguiti in un percorso di fede, di riscoprire una realtà di vera fratellanza e di essere aiutati nella ricerca di un lavoro e di una sistemazione stabile. Il Convento di San Francesco a Ripa sorge sul fiume, a Trastevere, e nell'antichità fungeva da ricovero per i pellegrini che sbarcavano nel porto di Ripa: in questo ospizio alloggiò anche san Francesco d'Assisi, quando venne a Roma per chiedere al Papa l'approvazione della Regola. Nel 1229 tutto il complesso, con la bolla di Papa Gregorio IX, passò dai Benedettini ai Francescani e divenne così il santuario francescano più antico di Roma. Lo stesso san Francesco sembra che ci tornò diverse volte, almeno 4 o 5, e oggi sarebbe entusiasta della nuova missione alla quale è chiamato il convento.
Gabriele Salari