Il volontariato corre sui binari giusti

Ferrovie dello Stato italiane, Rete ferroviaria italiana e CSVnet hanno firmato un'intesa che mette a disposizione circa 1.700 stazioni per progetti di solidarietà

21/03/2013

Circa 1.700 stazioni ferroviarie diventeranno spazi fruibili d'incontro e promozione del volontariato: è questo, in sintesi, l'accordo stipulato nei giorni scorsi da Ferrovie dello Stato italiane, Rete ferroviaria italiana e CSVnet, Coordinamento dei centri di servizio per il volontariato. Proprio la mancanza di luoghi in cui portare avanti i propri progetti, rendendosi "visibili" senza spendere cifre impossibili per il mondo del non profit, questo progetto assume un significato speciale. Tutte le stazioni coinvolte sono le cosiddette impresenziate, quelle cioè nelle quali non è più necessaria la presenza fisica del personale ferroviario in quanto sono gestite a distanza da sistemi altamente tecnologici.


In questi teatri particolari prenderanno così forma progetti di inclusione sociale destinati a soggetti a rischio, attività di protezione civile, azioni finalizzate alla valorizzazione delle peculiarità storiche, culturali, ambientali di un territorio. E, ovviamente, per tutte quelle iniziative di cui il volontariato ha bisogno per far sentire la sua voce, per incontrare i suoi sostenitori e conoscerne di nuovi, per garantire una cornice consona all'impegno di tutte quelle persone che prestano tempo ed energie per gli altri. Un comitato di valutazione, composto dai referenti di ciascuna delle tre parti chiamate in causasi occuperà di approvare i singoli progetti e definire condizioni e modalità di realizzazione.

L'accordo, della durata di quattro anni, con possibilità di rinnovo, è già entrato nel vivo a Napoli dove si stanno definendo le condizioni per la concessione degli spazi della stazione di Napoli Gianturco al CSV di Napoli perché vi trasferisca la sede. «Siamo lieti di rappresentare la "stazione di partenza" – afferma il Presidente del CSV Napoli Giuseppe De Stefano - di quest'esperienza. L'utilizzo di questi spazi ci permetterà, infatti, una volta siglato l'accordo e completata la ristrutturazione, di poter ammortizzare i costi di struttura che in un contesto di crisi rappresentano un risparmio non marginale. Allo stesso modo – conclude De Stefano – la messa in funzione della sede permetterà di riqualificare e valorizzare lo spazio a beneficio di cittadini e viaggiatori».


«Ringraziamo Ferrovie dello Stato Italiane per l'attenzione e la sensibilità dimostrata in modo così significativo per la nostra rete e per tutto il mondo del volontariato» dichiara Stefano Tabò presidente di CSVnet. E ancora: «L'apertura del volontariato a percorsi strutturati di collaborazione non solo genera nuove potenzialità operative ma stimola le nostre associazioni ad attivare ulteriori sinergie tra di loro, con le pubbliche istituzioni e con le realtà produttive del nostro paese. Ciò non può che migliorare la portata e la qualità delle azioni che il volontariato mette in campo ogni giorno per soddisfare i bisogni crescenti e complessi delle nostre comunità».

Alberto Picci
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