24/04/2012
Punti di partenza differenti ma un obiettivo comune: la salvaguardia
dei diritti umani e la realizzazione dei diritti economici, sociali e
culturali dei soggetti più vulnerabili. Va dunque accolta con
soddisfazione la sigla del protocollo d’intesa tra Amnesty
international, organizzazione non governativa che oggi conta solo in
Italia 70.000 soci (sono 2 milioni e 800 mila in tutto il mondo), e Aitr,
Associazione italiana turismo responsabile. La sinergia apre scenari
etici di grande interesse per tutto quello che concerne la
sensibilizzazione dei viaggiatori e, è bene ricordarlo, degli operatori
turistici, sui temi dei diritti umani. Anche la scelta delle località in
cui andare in vacanza e le modalità in cui affrontare un viaggio
possono essere di aiuto a Paesi spesso drammaticamente segnati dalla
negazione totale, o quasi, delle più elementari libertà civili e a quelli che dietro il turismo, è inutile negarlo, nascondono forme di abuso o strade illegali.
Primo
passo della collaborazione, la realizzazione a cura di Amnesty
international, di una lista contenente i “profili umanitari” di tutti i Paesi del
mondo, con un occhio di riguardo alle mete di turismo responsabile. A
corollario, campagne di sensibilizzazione ma anche informazione e
promozione turistica in cui il denominatore comune sia la consapevolezza
del viaggiatore. Dal canto suo, Aitr si assume l’impegno di presentare
con regolarità ad Amnesty le denunce su casi di violazione dei diritti
umani riscontrate dai turisti durante le loro esperienze. Per
rimanere costantemente aggiornati sulle iniziative di Amnesty
international Italia e Aitr consultate i rispettivi siti internet:
www.amnesty.it e www.aitr.org
Alberto Picci