07/11/2012
Il destino di Maria, piccola bambina rwandese di 3 anni, è quello comune a tanti minori che vivono in un Paese che, nella sua storia recente, ha conosciuto l'orrore del genocidio e la drammatica coda che si è lasciato dietro.
300 mila orfani e un tasso di mortalità pari al 10 per mille.
Maria ha perso la madre. L'assistente sociale che l'ha presa in cura racconta la storia della bambina nelle lettere che, periodicamente, invia al sostenitore a distanza di Maria, Arrigo. Arrigo sente di dover fare qualcosa in più, come se l'aver già sottoscritto il programma di sostegno a distanza dell'Avsi non fosse abbastanza. Lettera dopo lettera, Arrigo pensa a un modo per allietare la piccola Maria: un regalo, insomma. Riflettendo su cosa possa essere adatto per una bambina di quest'età, gli vengono in mente gli occhi vispi, curiosi e felici di un bambino cui si racconta una favola.
E allora decide di inventarne una sua, di fiaba, appositamente per Maria.
Una storia semplice ma bella, che ha per protagonisti un panda e una mamma orso con una gonna rossa.
Dopo aver ideato la storia, Arrigo si rivolge alla brava illustratrice Federica Castagnoli, perché la scriva e abbelisca le sue pagine con tante immagini.
I disegni che realizza Federica sono bellissimi ed emozionanti.
Arrigo pensa anche a un ulteriore regalo, da allegare insieme al libro. E trova due pupazzi di peluche, un panda e un'orsetta, proprio come nella favola per Maria.
Maria ancora non lo sa, ma c'è un pacco destinato a lei che vola verso il Rwanda.
Chi ha assistito di persona alla scena della consegna del regalo, racconta che la felicità di Maria è stata indescrivibile. Gli occhi le si sono illuminati di gioia, esattamente come aveva sperato in origine Arrigo.
Da allora Maria non si separa mai dai suoi nuovi compagni di gioco, li mostra orgogliosa a tutti e a tutti fa vedere la storia che ha per protagonisti un panda, una mamma orso con una gonna rossa e una bambina del Rwanda di 3 anni, che si chiama Maria.
Per maggiori informazioni consultare il sito: www.avsi.org
Francesco Rosati