30 marzo 2011
E' un organo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e ha funzioni di consulenza nei confronti del Governo, del Parlamento e delle altre istituzioni. Esso è anche collegato ad analoghi organismi di altri Paesi, dell'Unione Europea e del Consiglio d'Europa. Possono rivolgersi al Comitato anche associazioni, centri di ricerca, comitati etici locali, studiosi e singoli cittadini per informazioni riguardanti la bioetica.
Al Comitato è affidata la funzione di orientare gli strumenti legislativi ed amministrativi volti a definire i criteri da utilizzare nella pratica medica e biologica per tutelare i diritti umani ed evitare gli abusi. Il Comitato ha inoltre il compito di garantire una corretta informazione dell'opinione pubblica sugli aspetti problematici e sulle implicazioni dei trattamenti terapeutici, delle tecniche diagnostiche e dei progressi delle scienze biomediche. La composizione del Comitato Nazionale per la Bioetica si avvale di studiosi provenienti da diverse aree disciplinari in coerenza con la natura intrinsecamente pluridisciplinare della bioetica. Tale composizione ha subìto, nel corso degli anni, diverse variazioni. Sono stati Presidenti del CNB Adriano Bompiani (1990-1992), Adriano Ossicini (1992-1994), Francesco D'Agostino (1995-1998) e Giovanni Berlinguer (1999-2001). L'istituzione del Comitato Nazionale per la Bioetica ha fatto seguito alla risoluzione n. 6-00038, approvata il 5 luglio 1988 dall'Assemblea della Camera dei Deputati al termine di un dibattito “sui problemi della vita”, nella quale il governo veniva impegnato a promuovere un confronto, anche a livello internazionale, sullo stato della ricerca biomedica e dell'ingegneria genetica nella prospettiva del rispetto della libertà e dignità umana. A tal fine veniva proposta l'istituzione di un apposito Comitato, istituito con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 28 marzo 1990, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.