25/05/2013
C’era una volta l’autostop. Figlio del Sessantotto, era un modo di viaggiare gratis avventuroso, a volte rischioso, un po’ da figli dei fiori e in definitiva socialmente marginale. Oggi la condivisione del viaggio torna alla ribalta, complici la crisi, l’ambientalismo e naturalmente il web, che ha reso possibile "alzare il pollice" a colpo sicuro, o quasi. Grazie alle piattaforme che mettono in contatto domanda e offerta di posti in auto. Protagonista assoluto del mercato italiano è il sito www.blablacar.it , che in un anno ha quintuplicato le offerte di passaggio. Nelle ultime vacanze pasquali, solo in Italia, sono stati offerti passaggi per 6 milioni di chilometri, ma si può viaggiare ovunque in Europa, attraverso le piattaforme di dieci Paesi, riunite in un network che ha superato da poco i tre milioni di iscritti.
Un successo dovuto sicuramente al fatto che il passaggio, qui, si paga. Tariffe ultracompetitive rispetto al treno, che abbassano però notevolmente il costo del viaggio per il proprietario dell’auto - un costo, tra carburante e autostrada, diventato pesante se si viaggia da soli. Insomma tutti ci guadagnano qualcosa, il servizio è totalmente gratuito e il pagamento avviene direttamente tra le persone interessate. La tariffa non deve andare oltre il contributo al costo, non deve insomma generare un profitto per il conducente, visto che non parliamo di attività commerciali. Non occorre fare noiosi calcoli: chi offre passaggi riceve automaticamente una tariffa consigliata, in base alla tratta, all’auto e al numero di posti messi a disposizione. Se poi alza il prezzo, il sito lo segnala con il carattere rosso (in verde i prezzo migliori): dunque, trasparenza totale.
Per i passeggeri, Blablacar offre il grande vantaggio di acquisire in tempi rapidissimi, dal computer o dallo smartphone, tutte le informazioni utili a scegliere il passaggio più adatto: non solo il prezzo e gli orari, ma un sacco di altre informazioni sul conducente. Se accetta animali a bordo, se ascolta musica, se è disponibile a una deviazione. Uno dei parametri più importanti di classifica delle persone è il "livello di chiacchiera" dal quale prende il nome il sito: da uno a tre "bla" per identificare il taciturno, il conversatore medio e quello che ti stordisce per tutto il viaggio…l’importante è saperlo prima!
Ancora più importante però, per gli utenti del sito, è la sicurezza, il sapere con chi hai a che fare: c’è una risposta anche a questo e si chiama recensione, uno strumento ben noto ai turisti online. Un giudizio indipendente che tutti i passeggeri e i conducenti sono invitati a fornire dopo ogni viaggio e che farà inesorabilmente scendere le quotazioni di chi non si comporta bene. Per le donne, c’è anche la possibilità del passaggio in rosa, un’opzione offerta dal sito che permette di visualizzare solo le offerte (o le richieste) da parte di altre signore. Con chiunque si viaggi, oltre a risparmiare, si conosce tanta gente. «Se la prima volta l’automobilista offre il passaggio per risparmiare, poi scopre che è molto meglio viaggiare in compagnia», dice Olivier Bremer, il country manager di BlaBlaCar per l’Italia. «Le vacanze estive si avvicinano e prevediamo di quadruplicare i volumi di traffico (su strada, non virtuali…) rispetto al 2012. Per fine estate poi uscirà la nuova versione della app per iPhone e Android».
L’uso del sito è gratuito per tutti, conducenti e passeggeri, e non c’è pubblicità. Chi sostiene i costi? «Al momento l’azienda è ancora in fase di startup ed è finanziata da diversi investitori, tra cui il fondo Accel Partners», conclude Bremer. «Per il futuro sono possibili vari modelli di business, tra cui advertising, accordi con aziende e una prenotazione online dei passaggi».
Ida Cappiello