Bologna, scatta l'emergenza poveri

Le mense della città collegate alla Caritas servono più di 300 pasti il giorno, ma non riescono a soddisfare l'intera richiesta. Le famiglie in difficoltà sono in continuo aumento.

12/11/2012
(Ansa)
(Ansa)

Il menu è ancora garantito. Un primo, un secondo e la frutta. Garantita anche la fetta di carne o la stracchino. Forse salterà l’ambito dolcino di fine pasto, d’altra parte la pressione alle mense dei poveri aumenta di giorno in giorno, rasentando l’emergenza.
“E’ un fenomeno che non ha niente a che fare con l’immigrazione”, dichiara Paolo Mengoli, direttore della Caritas di Bologna, “aumentano i mendicanti, aumenta la pressione del nomadismo dei poveri, che un giorno sono a Milano e due giorni dopo te le ritrovi a Bologna o a Firenze, aumentano soprattutto e famiglie in difficoltà che non riescono a mangiare tutti i giorni”.
Le mense bolognesi collegate alla Caritas servono oltre 130.000 pasti caldi all’anno, più di 300 al giorno. E sono numeri che non coprono la richiesta. Sono in aumento le mense parrocchiali, chiamate a soccorrere le mense centrali. Prima di Natale ne aprirà un’altra. E poi ci sono i ristoranti. Ristoranti di lusso della città petroniana che hanno risposto all’appello della Caritas per un’esperienza pilota. Ogni giorno preparano una cinquantina di pasti per altrettante famiglie. “Ma il progetto più importante è la piattaforma dell’ortofrutta”, continua Mengoli, “una realtà unica in Italia che dovrebbe essere presa d’esempio”.

Attraverso la Regione, la Caritas ha stipulato un accordo con la Comunità europea. Tonnellate di frutta e verdura di prima scelta, anziché essere distrutte per mantenere le quotazioni, arrivano a Bologna e vengono smistate tra sette diocesi emiliano romagnole. “Quest’anno arriveremo a 23.000 quintali di ortofrutta, utilizzate per le mense, per le associazioni di volontariato e per le famiglie indigenti”, spiega, “solo nella diocesi di Bologna abbiamo garantito frutta e verdura a 5400 famiglie”.
Numeri da capogiro, destinati purtroppo ad aumentare. Aumenta l’indigenza e aumenta anche la richiesta di un volontariato qualificato. Per questo la Caritas bolognese ha attivato un corso di formazione per animatori, volontari dei centri d’ascolto e associazioni caritative, Sentinella, quanto resta della notte?, che si svolgerà da gennaio a marzo (Info: Caritas Diocesana di Bologna via Sant’Alò 9 tel. 051 221296 fax 051 273887 e-mail : caritasbo@libero.it)

Simonetta Pagnotti
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Postato da DOR1955 il 13/11/2012 09:44

Questo articolo, che condivido in quanto conosco questo tipo di realtà, è la prova provata dell'ipocrisia di questo governo, a guida di super-mario-fmi, che, al pari del suo predecessore-fuggitivo (e innominabile), racconta bugie, anche se in modo diverso, agli italiani. Ancora non capisco cosa intende dire quando dice che vede "luci in fondo ai tunnel"; visionario? O solo un "gran furbone" che finito il "giro di giostra" dirà che la colpa è della crisi e degli italiani che non "vogliono studiare"? Intanto, con le sue politiche di "rigore", metaforicamente parlando, manda "in panchina" (anzi, fuori dallo stadio) milioni di persone. E questo articolo lo conferma.

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