27/03/2013
Phuom Tmey, sobborgo di Sihanoukville, il più grande porto della Cambogia, meta del turismo sessuale: dei 63 bordelli "ufficiali" oggi ne sono rimasti 5 grazie a ECPAT Italia e Cifa onlus. Un risultato incredibile, ottenuto grazie a un capillare lavoro svolto, in collaborazione con il partner locale "Respect for children", famiglia per famiglia, persona per persona, bambino per bambino, per le strade dei quartieri a luci rosse. Quelle stese strade che oggi rappresentano il pericolo principale per i minori che sono stati strappati a questo traffico infame e disumano: oggi, infatti, molti dei soggetti "salvati" rischiano di perdersi nuovamente se non verranno offerte loro alternative efficaci e credibili.
Ci sono voluti tre anni perché le cose cominciassero a cambiare davvero: grazie al progetto "Via del campo", dal titolo di una celeberrima canzone di Fabrizio De Andrè, nel 2010 è nato un centro di accoglienza che offre ai figli di prostitute e bambini di strada istruzione, gioco e assistenza. Oggi la struttura ospita oltre 100 minori, a lungo fonte di reddito sicuro per le loro famiglie: anche 15-20 dollari al giorno...
Un altro dei punti di forza del progetto è stato il coinvolgimento diretto delle famiglie chiamate forse per la prima volta a una presa di coscienza determinante per la buona riuscita finale: ad alcuni rappresentanti è stata offerta la cogestione del centro, elemento che ha contribuito a riportare al centro la dignità dell'individuo e a restituire speranza nel futuro dei loro figli.
Tutto questo, però, rischia di diventare presto uno sbiadito ricordo: per offrire ai bambini attualmente presenti nel centro e ad altri che arriveranno nei prossimi mesi le stesse cure, la stessa assistenza, le stesse "prospettive" ECPAT Italia si è data l'obiettivo di raccogliere almeno 7.500 euro nel corso del 2013.
Abbandonare al loro destino i piccoli ospiti di quella che a tutti gli effetti è diventata una piccola grande comunità significherebbe, con buone probabilità, perderli per sempre. La strada è sempre dietro l'angolo, la strada è sempre la via di fuga più semplice.
Alberto Picci