28/01/2013
Educazione e giovani. Sono gli ingredienti della ricetta messa a punto da Junior Achievement, associazione non profit che da dieci anni opera in Italia con proposte didattiche basate, in uno stile molto anglosassone, sull'esperienza diretta più che sullo studio dei libri di testo, con finestre sempre aperte sulle nuove tecnologiche e sull'evoluzione della realtà economica. Dal 2003 a oggi, sono oltre 137mila gli studenti tra i 6 e i 19 anni che hanno potuto usufruire dei "servizi" dell'organizzazione. Servizi che hanno come obiettivo l'affiancamento degli studenti per tutto quello che concerne l'orientamento e "l'ispirazione" nella realizzazione del loro potenziale personale e professionale.
Dato il difficile momento storico del Paese, Junior Achievement nel 2012 ha puntato forte sulla fascia 16-18 anni, nella convinzione che non sia mai abbastanza presto per preparare i ragazzi al mondo del lavoro, attraverso interventi di formazione imprenditoriale e camp per l'innovazione e lo sviluppo delle competenze tecniche e scientifiche. Da qui, la nascita di "Impresa in azione", un progetto che ha visto la realizzazione di una start-up gestita da 17-18enni e coinvolto 355 scuole: le oltre 30 imprese che sostengono l'iniziativa non si sono limitate a contribuire economicamente, ma sono state protagoniste dirette mettendo a disposizione esperienza e risorse umane per un totale di 6.800 ore di volontariato aziendale.
Dopo avere consegnato i JA Award 2013 alle imprese e alle persone che si sono distinte nel sostenere l’organizzazione, Stefano Scabbio, presidente di Junior Achievement e presidente di ManpowerGroup Italia e Iberia ha chiuso l’evento ricordando che «La ripresa va ‘costruita’, strutturata e sostenuta, a partire dalle fondamenta di una società che voglia guardare al futuro con sicurezza: i suoi giovani. In un Paese, l’Italia, dove l’espressione ‘giovane lavoratore’ suona ormai come un ossimoro, quasi un anacronismo, alla luce di quel 37,1% raggiunto dalla disoccupazione giovanile, è tempo di mettere mano a un vero e proprio Piano Straordinario Giovani. Incisivo, rivoluzionario, immediatamente attuabile, che parta dai banchi di scuola, che sia guidato da rinnovate didattiche e insegnamenti, che si nutra di informazione e orientamento, che sappia aprirsi senza pregiudizi a nuove pratiche contaminazioni, che si apra all’ascolto e al dialogo tra gli attori che concorrono, responsabilizzati, monitorati e incentivati, all’obiettivo finale di una crescita del sistema Paese che passa dalla buona occupazione e dalla qualità del lavoro. Junior Achievement sostiene con determinazione e lucidità strategica, con le sue attività lo sviluppo di competenze e di valori che attraverso i nostri giovani, producono innovazione di pensiero e azione, a partire dalla scuola, per una crescita consapevole, coerente e sostenibile dell'intera collettività».
Alberto Picci