13/06/2013
La foto-simbolo della giornata di Microsoft per le Ong
Dotazioni tecnologiche per 1 milione e 400 mila dollari sono a disposizione gratuitamente, entro la fine dell'anno, per il mondo del non profit italiano. I fondi ci sono, mancano le richieste. Microsoft Italia, infatti, quest'anno destina 3 milioni di dollari in software di ultima generazione (gli stessi venduti alle aziende) a Ong e Onlus del nostro Paese: 1,6 milioni sono già stati distribuiti, per i rimanenti c'è un espresso invito dell'azienda alle associazioni che vogliano migliorare la propria dotazione informatica, perché si facciano avanti.
Oggi nessuno può più fare a meno della tecnologia e "Aiutare chi aiuta" è dal 2008 l'impegno di Microsoft verso il mondo della solidarietà. Commenta Roberta Cocco, direttore della Responsabilità sociale dell'azienda in Italia: "Nei primi mesi del 2013, anche grazie alla tecnologia che abbiamo donato, 380 realtà non profit italiane hanno portato avanti progetti strategici per la crescita e lo sviluppo nel nostro Paese".
Ad esempio, Emergency ha migliorato le comunicazioni con i volontari sul campo, risparmiando per di più su costi e tempi. La Fondazione Europa Donna, che difende le necessità delle donne colpite da tumore al seno, ha aumentato il dialogo con le associate e sta mettendo in rete 20 unità di senologia di ospedali italiani. La piccola e preziosa onlus ABC "Cri du Chat", che riunisce le famiglie di bambini e giovani affetti dalla rara malattia genetica chiamata del "Cri du Chat", è diventata facilmente raggiungibile in rete, ha creato una banca dati scientifica e cartelle cliniche digitalizzate.
Roberta Cocco, direttore della Responsabilità sociale in Microsoft Italia.
Alcuni giorni fa, Microsoft Italia ha organizzato una giornata di discussione su e con alcune Ong italiane, dal titolo "La tecnologia aiuta chi aiuta". Tra gli intervenuti, don Armando Zappolini, presidente di Cnca, il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza. Da alcuni anni, con la collaborazione di Microsoft Italia e Fondazione Adecco per le pari opportunità, il Cnca organizza formazione informatica nelle proprie strutture sia per giovani nei centri di recupero, sia per altri che non abbiano particolari disagi personali o sociali.
Spiega don Zappolini: "Quest'anno abbiamo raggiunto 3.000 giovani in 11 regioni, e diversi vengono da situazioni di disagio: per loro, la formazione informatica, l'alfabetizzazione digitale incide in modo positivo sui diritti, perché la mancanza di preparazione in questo campo li rende ancora più invisibili. Per esempio, a Perugia abbiamo fatto un intervento con i giovani rifugiati, a Vicenza tra ragazzi con disagio psichico: possedere queste conoscenze, permette loro di relazionarsi in modo diverso con il mondo circostante".
Inoltre, oltre 60 operatori del Cnca, preparatissimi nel loro lavoro ma con esperienze non strettamente legate al mondo digitale, sono stati aggiornati in campo informatico da 20 dipendenti Microsoft, nelle due giornate annue che l'azienda prevede per ogni lavoratore perché siano destinate ad attività sociali. Aggiunge Roberta Cocco: "In realtà, poi molti di loro si appassionano e destinano al volontariato anche parte delle ferie, o i sabati e le domeniche".
Rosanna Biffi